Francesco & Francesco, due
imprenditori, due giovani imprenditori, due cugini uniti dall’amore per la
propria terra, dalla passione per il mondo enologico, dalla voglia di fare: di
fare bene! E allora eccoli protagonisti di un progetto operativo, dinamico e
innovativo, che li colloca in prima linea nella produzione di vini tipici del
territorio su cui lavorano.
Siamo in Irpinia, la zona è
quella legata ai Comuni di Partenopoli, Taurasi, Tufo, terre note per l’alta
vocazione vitivinicola nel vero cuore della DOCG Greco di Tufo. Qui i due
cugini De Stefano, dopo un’accurata e attenta selezione dei vigneti, portano
avanti la loro filosofia aziendale: produrre grandi vini partendo da un buon
lavoro in vigna. Solo da grandi terroir si ottengono vini pregiati, autentici e
decisamente gradevoli. Quel rapporto fondamentale che unisce un vitigno alle
condizioni del microclima e alle peculiarità della terra su cui cresce e matura
offrono determinate caratteristiche ai vini che troviamo in bottiglia.
Ed è proprio con un Greco di Tufo
DOCG che i due giovani hanno dato vita alla loro avventura, un vitigno storico
dalle origini che si perdono nel tempo, che dai piedi del Vesuvio ha trovato
nei secoli la sua giusta collocazione in Irpinia. Una scelta più che coraggiosa
e impegnativa che da subito è stata ottimale per identificare gli obiettivi e
il posizionamento del marchio della Cantina Vini De Stefano.
Parliamo di un vino fresco,
delicato e armonioso, elegante e di buona struttura, dai piacevoli profumi,
ideale per accompagnare il pesce, specialmente se grigliato, ma anche i
formaggi a pasta filata come la celebre mozzarella di bufala.
Dopo il Greco di Tufo per i due
Francesco è stato il momento di un rosso ovvero l’Irpinia Campi Taurasi DOC. Un
Aglianico prodotto con uve della sottozona Campi Taurasi. Un vino dal buon
corpo e ben strutturato, la sua eleganza la si percepisce subito ed è decisamente
atto ad invecchiare nel tempo.
E’ stata poi la volta di un altro
bianco di cui spesso ho scritto anche nelle declinazioni di altri territori e
di altre regioni d’Italia: la Campania Falanghina IGT, fresca e morbida, un
bianco che amo in modo particolare; e di un altro rosso: l’Aglianico Campania
IGT, che si presenta al palato vellutato e delicatamente avvolgente.
Vendemmia dopo vendemmia il
lavoro e gli intenti procedono. Due anni dopo infatti i De Stefano hanno dato
forma alla realizzazione di un Irpinia Aglianico DOC denominato Corticì, nome
che prende spunto da una precisa zona della collina Irpina: Corticimolo. E’ un
vino importante per la Cantina, ha richiesto molto lavoro e impegno ma che oggi
regala quelle soddisfazioni che i giovani produttori speravano di ottenere.
Corticì si presenta vero, presente, energico e vigoroso, armonico al contempo
vivace.
Anche l’Aglianico è un vitigno
storico che riserva grandi emozioni, né si ottengono vini importanti da gustare
per il semplice piacere di bere un buon bicchiere o da abbinare a piatti importanti
di carni rosse, alle pregiate ricette a base di selvaggina, ai formaggi
stagionati e saporiti.
Greco di Tufo, Falanghina,
Aglianico, uve e vini di una terra molto interessante dal punto di vista
enologico e agricolo. Due ragazzi che hanno le idee chiare, che vogliono
offrire al mercato prodotti identificativi della loro porzione di Campania,
vini che possano soddisfare i palati più esigenti, quelli degli intenditori per
capirci, ma anche le bocche di chi semplicemente ama bere bene. Un buon
bicchiere dunque che altro non è che il frutto del lavoro, della passione, di
una filosofia di vita e di produzione di due giovani che nel vino sognano il
loro futuro. A me non resta che augurargli di crescere sempre, costantemente, e
di non mollare mai anche nei momenti più impegnativi che non sono mancati e non
mancheranno. La produzione attuale si aggira sulle 30 mila bottiglie.
Fabrizio Salce
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