Spessa, giugno 2024 - Annalisa Zorzettig, storica azienda vitivinicola del Friuli Venezia Giulia, sarà anche per quest’anno mecenate al Mittelfest 2024, festival della cultura dell’Europa centrale in programma dal 19 al 28 luglio a Cividale del Friuli (Udine). La collaborazione sottolinea ancora una volta l'impegno della produttrice nel promuovere l'arte, la cultura e le tradizioni del suo territorio, progetto che porta avanti anche attraverso i suoi vini, piena espressione dell’identità friulana.
Le etichette della riserva Myò, ognuna dedicata a un vitigno icona dell’enologia friulana, si potranno degustare in occasione di diversi momenti del Mittelfest, in particolare durante l’inaugurazione del 20 luglio alla Chiesa di San Francesco a Cividale del Friuli.
Il Mittelfest si svolgerà dal 19 al 28 luglio 2024 a Cividale del Friuli (UD), città ricca di storia e tradizione. Il festival è un crocevia di incontri culturali, teatrali, musicali e di danza, che coinvolge artisti di fama internazionale e pubblico di tutte le età. Ogni anno, il Mittelfest esplora tematiche di rilevanza contemporanea, favorendo il dialogo interculturale e arricchendo il panorama culturale europeo. Quest’anno il tema, che completa la “trilogia del Caos”, è quello del Disordine, inteso come l’insieme degli elementi caotici venuti a galla dalla storia recente e meno recente, offrendo, nel modo in cui può farlo l’arte, visioni future.
“Quella di questa edizione è una tematica davvero appassionante, che mi ha fatto riflettere su come ordine e disordine siano applicabili a ogni aspetto della nostra vita e a come siano inscindibili tra loro - spiega Annalisa Zorzettig, titolare dell’azienda. Come produttrice di vino, intendo l’ordine come l’esperienza, il buonsenso e l’impegno che ricerchiamo ogni giorno per le nostre vigne, in contrapposizione all'imprevedibilità del disordine, tanto insidioso quanto affascinante e dalle mille potenzialità, che ritroviamo nell’ambiente in cui viviamo, nel cambiamento del clima, nella società.”
Annalisa Zorzettig, con la sua lunga tradizione nella produzione di vini di qualità, rappresenta un'eccellenza del territorio friulano. Questa profonda connessione tra l’azienda, la sua produttrice e la terra natia la portano a comunicare valori di convivialità e cultura, che nel Mittelfest trovano una forte espressione legata a questo territorio di confine qual è il Friuli.
“Essere parte del Mittelfest 2024 come mecenate è per noi un grande onore. Sono fortemente legata a questo festival perchè io stessa mi sento mitteleuropea, vicina a questa “cultura di confine” che è un elemento imprescindibile nelle radici della nostra comunità. Sostenere il Mittelfest significa investire nel futuro di questo territorio e nella bellezza delle sue espressioni artistiche e, grazie alla grande risonanza di questo evento, possiamo fare conoscere a tutto il mondo il nostro meraviglioso Friuli" ha dichiarato Annalisa Zorzettig, titolare dell'azienda.
Nato oltre trent’anni fa, il Mittelfest è luogo di incontro tra le diverse lingue e culture dell’area centro europea e balcanica e promuove il dialogo tra Albania, Austria, Belgio, Bielorussia, Bosnia ed Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Estonia, Germania, Grecia, Italia, Kosovo, Lettonia, Lituania, Macedonia del Nord, Moldavia, Montenegro, Paesi Bassi, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Svizzera, Ucraina e Ungheria.
***
La storia di Zorzettig inizia 150 anni fa a Spessa di Cividale; oggi la cantina è nelle mani di Annalisa Zorzettig, vignaiola che ha raccolto l’eredità del padre rinnovando l’azienda e acquisendo nuovi vigneti fino ad arrivare ai 120 ettari attuali. Le vigne si estendono dai Colli Orientali del Friuli fino a quelli di Ipplis e di Prepotto: tre terroir unici e particolarmente vocati alla viticoltura, protetti dalle Alpi dalle fredde correnti del Nord e baciati dalla brezza del mare Adriatico. Linea di punta di Zorzettig è Myò: vini che nascono prevalentemente da vitigni autoctoni e vogliono essere una celebrazione dei Colli Orientali del Friuli e della loro biodiversità, storia e cultura.
Nessun commento:
Posta un commento