«Le perdite di produzione ci sono ma non sono così rilevanti come in altre zone del Nord Italia anche perché fortunatamente il territorio che comprende la realtà di Montalbera (135 ettari) non è stato colpito dalle grandinate e speriamo ovviamente che non lo sia in futuro. Per quanto riguarda la nostra zona del Monferrato Astigiano, avremo una diminuzione circa del 15% della produzione dell'uva. Anche perché lo scorso anno si è prodotto molto e quindi, come afferma anche un tipico detto piemontese, quando la vigna un anno produce molto, come accaduto nel 2022, l'anno successivo subisce un calo che è anche fisiologico. Questo 15% in meno non è quindi tutto da ricollegare al maltempo ma ai normali avvicendamenti naturali». Lo dichiara Franco Morando, Direttore Generale di Montalbera, tenuta che si estende fra i territori del Monferrato e della Langa piemontesi. «Per quanto riguarda nello specifico Montalbera - continua Morando - con la nostra cantina abbiamo puntato su un eccesso di produzione qualitativa portando in essere dei diradamenti sulle denominazioni Ruché, in particolare "Laccento" e "Limpronta", sulle Barbera d'Asti, ovvero la "Nuda", così come sullo Chardonnay "Nudo" prodotto a Castiglione Tinella e anche sul Viognier».
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