L’Accademia
di Belle Arti di Bologna espone
negli spazi della stazione Alta Velocità di Bologna
31 luglio - 7 agosto 2025
in collaborazione con Gruppo FS Italiane
In occasione del 45° anniversario della strage alla
Stazione di Bologna, l’Accademia di Belle Arti di Bologna propone ABABO
HUMAN PER 2 AGOSTO 1980, un grande progetto espositivo, realizzato in
collaborazione con il Gruppo FS Italiane, l’Associazione tra i Familiari delle Vittime
della Strage della Stazione di Bologna del 2 Agosto 1980, il Comitato di Solidarietà alle Vittime
delle Stragi e il Comune di Bologna. Composto da quattro distinti interventi
artistici, è allestito nella Hall AV della stazione sotterranea di Bologna
Centrale, dove resterà fino al 7 agosto, accompagnato da testi di Mili Romano e Carlo Branzaglia.
Non è la prima volta che l’Accademia di Bologna si impegna
a commemorare il drammatico attentato di matrice neofascista che il 2 agosto
1980 causò la morte di 85 persone e il ferimento di oltre 200. Dal 1997 al
2005, infatti, la storica istituzione bolognese è stata promotrice del progetto
di public art Accademia di stazione, a cura di Mili Romano e Roberto
Daolio. Dal 2014, inoltre, alla strage di Bologna sono dedicati una
serie di manifesti sviluppati per il Comune di Bologna dal corso di Design
grafico dell’Accademia, nell’ambito del progetto Poster for the City,
ideato da Danilo Danisi.
“L’Accademia
di Belle Arti di Bologna apre una nuova e profonda riflessione sul drammatico
evento del 2 agosto 1980 – ha dichiarato Enrico Fornaroli, Direttore
dell’istituto di formazione artistica bolognese – grazie a una significativa
collaborazione con il Gruppo FS Italiane. L’arte diventa uno strumento
di memoria storica e impegno civico in una mostra che intreccia molteplici
linguaggi espressivi, trasformando un luogo di transito quotidiano per migliaia
di persone in uno spazio espositivo carico di significato”.
Si rinnova la collaborazione tra Gruppo FS e Accademia di Belle Arti di
Bologna. Già in passato infatti la stazione di Bologna ha ospitato opere degli
allievi in occasione delle commemorazioni del 2 agosto 1980. L’edizione di
quest’anno coinvolge però per la prima volta gli spazi della stazione Alta
Velocità, con una mostra capace di coniugare impegno civico e linguaggi
contemporanei in un luogo dal forte impatto simbolico e funzionale. Il progetto
si inserisce nel percorso che vede Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS) impegnata
nella valorizzazione delle stazioni, non più solo nodi di mobilità, ma spazi
pubblici dove accogliere cultura, memoria e inclusione.
Quest’anno, sono quattro gli interventi pensati per
celebrare ciò che nella memoria collettiva è diventato uno degli eventi più
drammatici della storia nazionale. La stazione, nucleo nevralgico della
mobilità quotidiana di un flusso continuo di individui, si trasforma così
luogo di cultura e coscienza civile: un punto di passaggio trasformato in
un’esperienza di ricordo attivo.
Venti ritratti per la memoria: 2
agosto 1980
Triennio
di fumetto e illustrazione e biennio di Linguaggi del fumetto
A cura di Sara Colaone e Gianluca
Costantini
Ritrarre
le vittime significa restituire dignità e voce, dare occhi al presente, portare
le storie fuori dall’anonimato dei numeri. Significa trasformare il ricordo in
presenza viva nella nostra società.
In questo progetto artistico, venti ritratti raccontano venti vite, ma le
vittime della strage del 2 agosto 1980 alla Stazione di Bologna
furono ottantacinque. Disegnare i volti è un estremo ringraziamento, un rituale
collettivo d’espiazione, un desiderio di non lasciare andare chi ci è caro,
anche se mai l’abbiamo conosciuto. Ogni disegno è un atto di ascolto e
restituzione. Ogni storia diventa un passo verso una cittadinanza più
consapevole, capace di riconoscere le ingiustizie e difendere la libertà.
Ricordare è un impegno verso il futuro, perché la memoria diventi ogni giorno
un atto di giustizia.
Un caro amico
Biennio di Fotografia
A cura di Paola Binante e Tommaso Bonaventura
Il 2 agosto 1980, l’autobus 37 divenne veicolo di soccorso,
ma soprattutto simbolo dell’unione dei cittadini, che in quel tragico giorno
hanno deciso di non stare ai margini. L’opera prende forma in una stampa
fotografica in bianco e nero in scala 1:1, in cui il bus è visibile nella sua
interezza, come corpo che riaffiora nello spazio espositivo, così come il bus
originale che ritorna ogni 2 agosto in Piazza Medaglie D’oro. A questa
imponente presenza si affianca una seconda installazione: sulla carta sono riportate le parole,
tratte da un’intervista, dell’uomo che quel giorno ne prese il volante, Agide
Melloni, colui che oggi ricorda il 37 come un “caro amico”. Si ringrazia TPER per la sensibilità
dimostrata nell’aver messo a disposizione l’autobus matr. 4030 diventato per
tutti Autobus37, aver reso possibile il dialogo con chi l’ha restaurato e se ne
prende cura quotidianamente e con chi si mise alla sua guida in quel tragico
giorno.
Voglio un paese
Trennio di Scenografia e biennio
di Scenografia del teatro dell'opera e spettacolo musicale
A cura di Nicola Bruschi e Marco Cesare Consumi
Sabato 2 agosto, in due repliche alle
ore 16 e alle ore 18, quattro
studentesse della Scuola di Scenografia interpreteranno una lettura sonorizzata
da Marco Cesare Consumi, tratta dal testo Voglio un paese scritto nel
2013 da Andreas Flourakis, poeta e drammaturgo greco contemporaneo (traduzione
di Gilda Tentorio per Eurodram Italia).
L’opera esprime una
profonda ricerca di identità, sia personale che collettiva. L’autore indaga su
cosa significhi appartenere a un “paese” e come questa appartenenza influisca
sulla vita degli individui. Il titolo stesso suggerisce un forte desiderio di
un paese ideale, un luogo in cui si possa vivere in pace, giustizia e armonia; un
auspicio che un nuovo e migliore ordine sociale possa scaturire anche in
reazione a una tragedia immane innescata dal terrorismo.
A partire da Voglio un paese, è stato realizzato
anche uno spettacolo teatrale nato dalla collaborazione tra la Scuola di
Scenografia dell’Accademia e il Conservatorio G. B. Martini di Bologna, che ha
debuttato all’interno del Teatro dell’Accademia di Bologna lo scorso 28 giugno
in occasione di OPENTOUR.
Poster for the City
Triennio di Design Grafico
A cura di Danilo Danisi
Il progetto,
realizzato in collaborazione con il Comune di Bologna, coinvolge il corso
triennale di Design Grafico per l’elaborazione di manifesti dedicati a una
serie di ricorrenze istituzionali, tra cui la strage di Bologna. In oltre 10
anni, sono stati prodotti circa 400 poster, selezionati da una giuria per
essere affissi pubblicamente, e nel 2023 presso il Palazzo D’Accursio di
Bologna è stata realizzata una mostra dedicata al progetto, accompagnata da un
catalogo edito da Pendragon.
Per celebrare il 45° anniversario della strage, quest’anno
saranno affissi nell’area pedonale sotterranea della Stazione di Bologna i 12
poster 70x100 cm scelti per rappresentare il drammatico evento della
strage di Bologna dal 2014 al 2025, oltre che le proposte non selezionate di
questa edizione. Il percorso espositivo si propone come momento di
riflessione visiva e collettiva e testimoniando l’approccio contemporaneo della
nuova generazione al tragico evento: un equilibrio tra rigore storico e sensibilità̀
attuale nella memoria civile.
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