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giovedì 6 febbraio 2025

g. olmo stuppia KATASTERISMÓS a cura di Giuseppe Amedeo Arnesano, Elena Cera e Giulia Gelmi

 

Un progetto espositivo site specific dedicato al film Sposare la notte Ep.V

nato nell’ambito del Public Program del Padiglione Italia della Biennale Arte 2022

 

Insieme al film, sculture e fotografie esplicitano le scelte di colore e forma di Stuppia operate nel corso della realizzazione del lungometraggio

 

 

21 febbraio – 30 marzo 2025

 

Opening venerdì 21 febbraio 2025, ore 18.00

ingresso libero

 

 

SPUMA Space for the Arts

Giudecca 800/R, Venezia

 

www.veniceartfactory.org

 

g. olmo stuppia, Sposare la notte Ep.V - making off. Still da video IIC New York, 2024


Venezia, 5 febbraio 2025. Dal 21 febbraio al 30 marzo 2025 gli spazi di SPUMA Space for the Arts, ex birrificio sull’isola della Giudecca a Venezia, ospitano Katasterismós una mostra site specific di g. olmo stuppia (Milano, 1991) dedicata al film Sposare la notte Ep.V, realizzato nel 2022 per il Public Program del Padiglione Italia alla 59. Esposizione Internazionale d'Arte della Biennale di Venezia, a cura di Eugenio Viola.

 

Prodotto da R Platform Venezia, D&D Collection, Orsini Collezioni insieme all’Istituto Italiano di Cultura di New York, in collaborazione con VeniceArtFactory e Contemporis ETS, Sposare la notte Ep.V viene presentato in mostra con un ciclo di sculture e fotografie, in un ambiente dai forti contrasti di luce e ombra.

 

Una mostra che rende evidenti le scelte di colore e forma compiute dall’artista nel quinto episodio di Sposare la notte che, come una rapsodia elegiaca, viene considerato da Stuppia un catasterismo, una generazione mitologica di stelle.

 

Sculture in tessuto, fotografie, un ciclo di stampe prodotte per l’occasione, e opere nate dalla collaborazione con gli artisti Gerardo Brentari, Diego Gelosi, Arianna Marcolin, Francesca Marconi, Cristina Nuñez e Raqs Media Collective, compongono un percorso espositivo intenso, curato da Giuseppe Amedeo Arnesano, Elena Cera e Giulia Gelmi, che vuole immergere il pubblico in un ambiente popolato da presenze e dall’opera-video.

 

Il progetto riflette sulle ragioni profonde della massiccia emigrazione da tutti i Sud, d’Italia e del mondo, di ieri e di oggi. Attraverso l’archetipo mitologico del viaggio e dell’approdo all'isola, cuce all’èthos europeo le speranze di un “nuovo mondo” comunque irraggiungibile: approdo e libertà si raggiungono solo dopo la deriva, cucendo insieme, ogni giorno, le lacerazioni di comunità socialmente ed emotivamente emarginate che trovano nel viaggio una risposta alla loro domanda di un’esistenza migliore, compiendo un atto di resistenza e rinascita.

 

La mostra è accompagnata dal volume Katasterismós. Una deriva dentro “Sposare la notte” edito da Postmedia Books Milano in italiano e in inglese.

Dopo Venezia, Katasterismós farà tappa a Parigi, Palermo, Milano e New York.

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