Sarà Luigi Ontani a inaugurare la nuova Ala Irnerio dell’Accademia di Belle Arti di Bologna: 2.000 metri quadrati distribuiti su quattro piani ricavati dagli spazi dell’ex liceo artistico. L’inaugurazione di lunedì 28 ottobre seguirà la cerimonia di conferimento all’artista del primo Diploma accademico honoris causa assegnato nella storia dell’Istituto bolognese.
Accademia di Belle Arti di Bologna Via delle Belle Arti, 54, Bologna |
Ala Irnerio, Accademia di Belle Arti di Bologna. Ph. Martina Platone |
Lunedì 28 ottobre 2024 alle ore 12, dopo oltre un anno di intenso lavoro di restauro, l’Accademia di Belle Arti di Bologna inaugura la sua nuova Ala Irnerio: circa 2.000 metri quadrati di superficie distribuiti su quattro piani, di cui tre fuori terra e uno seminterrato. Disegnata nel 1956 da Farpi Vignoli e Melchiorre Bega, l’area è stata interamente riqualificata dallo Studio Architetto Egidio Lomi e consiste in una manica lunga che delimita il corpo storico dell’Accademia sul lato ovest e termina affacciandosi di testa a nord su via Irnerio.
All’inaugurazione presenzierà l’artista Luigi Ontani, a cui nella stessa giornata sarà conferito il Diploma accademico honoris causa in Pittura Arti Visive (Aula Magna, ore 11; accesso esclusivamente su invito). Il titolo accademico onorifico è il primo mai assegnato nella storia dell’Accademia di Belle Arti di Bologna.
Il fabbricato oggetto di intervento – precedentemente denominato “ex Liceo” in quanto sede, fino ai primi anni Ottanta, del liceo artistico cittadino – mostra i segni compositivi tipici dell’architettura modernista ed è il risultato della collaborazione tra lo scultore Fabio Farpi Vignoli, ideatore anche del teatro dell’Accademia eretto nel 1957 sul retro della sede storica dell’Istituto come aula sperimentale per l'insegnamento di scenografia, e l’architetto Melchiorre Bega. La struttura – annessa all’Accademia di Belle Arti di Bologna durante la direzione di Quinto Ghermandi (1981/1984) – non era mai stata oggetto di ristrutturazione presentando condizioni di criticità diffuse dovute sia al degrado di alcune sue parti sia in generale all’obsolescenza delle componenti e degli impianti.
Il nuovo progetto dell’Ala Irnerio non ha alterato i tratti architettonici e il carattere stilistico della struttura ma ha agito in maniera conservativa dotando l’intera nuova area non solo dei requisiti igienico edilizi necessari, ma anche delle caratteristiche di agibilità e sicurezza, oggi indispensabili per poter svolgere le attività didattiche, laboratoriali e di studio che contraddistinguono l’Istituto. A tal fine sono stati trasformati gli spazi del corpo principale – la manica lunga – nel rispetto della compagine muraria preesistente, per ospitare su tre piani le aule dei Trienni di Decorazione - Arte e ambiente, Design grafico, Didattica e comunicazione dell’arte, Fashion design e Scenografia e dei Bienni di Didattica dell’arte e mediazione culturale del patrimonio artistico, Fashion design, Decorazione per l’architettura, Scenografia e allestimenti degli spazi espositivi e museali, Graphic, Interaction e Videogame design. In testa all’edificio, affacciato su via Irnerio, è stata ridisegnata un’ampia sala a piano terra di circa 170 metri quadrati destinata alle attività studentesche, attraverso la chiusura con ampie pareti vetrate del vecchio portico di accesso. Il piano seminterrato, in precedenza utilizzato come deposito, è stato completamente ristrutturato e portato a norma per diventare sede del corso di Design del prodotto, con l’inserimento di tavoli-laboratorio ideati all’interno del corso Product Design 3 e realizzati in collaborazione con la ditta Mobilferro, specializzata in arredo scolastico.
La Direttrice dell’Accademia Cristina Francucci ha commentato: “Dall’inizio del mio mandato ho investito molto sull’ambiente, con la convinzione che la qualità dello spazio costituisca un valore aggiunto nella formazione; un contesto estetico e armonioso diventa parte integrante del processo creativo e sviluppa una maggiore sensibilità verso la cura del patrimonio artistico. Oltre alla ristrutturazione delle aule è stato creato un grande spazio comune dove studentesse e studenti possono incontrarsi, mangiare e condividere momenti di quotidianità, promuovendo la vita in comunità, il rispetto reciproco e per l’ambiente. La bellezza, la sicurezza e la sostenibilità dei luoghi contribuiscono non solo alla formazione individuale, ma anche al benessere collettivo. Con questa ristrutturazione abbiamo voluto compiere un passo importante per rendere sempre di più la nostra Accademia un luogo dove poter crescere e vivere insieme in armonia”.
Accademia di Belle Arti di Bologna Via Belle Arti 54, Bologna |
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