La Scuola di specializzazione in beni demoetnoantropologici dell’Università “La Sapienza”, in collaborazione con l’Ecomuseo delle Acque, organizza un seminario on line dedicato al libro “L’ecomuseo singolare e plurale” di Hugues de Varine. L’incontro, in programma martedì 15 marzo dalle 15 alle 19, è aperto a tutti e si terrà sulla piattaforma Meet al link: https://meet.google.com/hyj-hdta-xie. Hugues de Varine è considerato il “padre” degli ecomusei e dei musei comunitari. Nel 2017 ha pubblicato in Francia, per l’editore L’Harmattan, il saggio L’écomusée singulier e pluriel che riporta le sue considerazioni e le esperienze professionali vissute in tutti i continenti. Del libro è uscita da poco la versione italiana. Il volume è stato curato da Maurizio Tondolo e Michele Jalla, la traduzione è di Alessandra Boccalatte. L’editore è Utopie Concrete, la cooperativa culturale che nel 2000 ha avviato con il Comune di Gemona il processo partecipativo finalizzato alla realizzazione dell’Ecomuseo delle Acque.
Scrive l’autore nell’introduzione: «Ho inventato la parola “ecomuseo” per caso. Mille altri le hanno dato un contenuto, o meglio più contenuti ogni volta diversi. È dunque naturale che, dopo cinquant’anni di trasformazioni della parola in concetti, io faccia omaggio di questa testimonianza ai veri inventori del fenomeno mondiale che l’ecomuseo è diventato. È attraverso la pratica, la collaborazione e l’osservazione partecipativa che ho imparato a riconoscere l’esistenza di questa creazione collettiva, singolare e plurale, che è l’ecomuseo, manifestazione esemplare della resistenza dei territori e dei loro attori locali alla globalizzazione».
Hugues de Varine (Metz, 1935) è un archeologo, storico e museologo francese. Dopo aver studiato storia, archeologia e storia dell’arte alla Sorbona e alla Scuola del Louvre, ha intrapreso numerosi viaggi nei Paesi Arabi. È stato uno dei protagonisti del movimento della Nuova Museologia, ha diretto l’International Council of Museums (ICOM) dal 1965 al 1976 ed è stato uno dei padri fondatori degli ecomusei. In seguito ha ricoperto in Francia diversi incarichi locali (Syndicat Mixte pour d’Aménagement du Sud de la Picardie) e nazionali (responsabile degli studi presso il Ministero della Cultura). Dal 1982 al 1984 ha diretto l’Istituto Franco-Portoghese a Lisbona, diventando successivamente consulente tecnico nel gabinetto di Jean Gatel, Segretario di Stato per l’Economia Sociale (1985-1986), e responsabile di progetto presso la Commissione Nazionale per lo Sviluppo Sociale dei Quartieri (1986-1989). Oggi lavora come consulente indipendente sui temi dello sviluppo locale e del patrimonio culturale, in particolare in Francia, Portogallo, Italia e Brasile.
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