Paolo Dalla Mora, ceo e founder di Gin Engine, sottolinea: «Il debutto di Leonardo al Bamboo di Bologna non è casuale. Volevamo due “B” importanti per celebrare la sua prima guest shift. Due ”B” che rimandassero a The Engine “B” Manifesto. Il nostro ideale aziendale che mette al centro il fattore B. B come BE Human, B come Human Being, B come Well-Being, B come benessere del pianeta, B come biologico. B come realtà che ha avviato il processo per diventare la prima B Corp certificata del mondo spirits. Non da ultimo B come Bartender, categoria di professionisti che, mai come in questi ultimi anni, si è dimostrata in grado di influenzare e far crescere il settore beverage». Nel corso della serata “Call to the Wild” allestita nel locale bolognese il neo Gin Engine Brand Ambassador ha presentato quattro cocktail inediti Fuel Colada è una rivisitazione dello Champagne Piña Colada, modern classic ideato da Chris Moore al Coupette di Londra. Nella nostra interpretazione viene creato con Gin Engine, cordiale all’ananas “zero waste”, idrococco (liquore di cocco) e bollicine. Chicane è un sour che cambia forma repentinamente al palato preparato con Gin Engine, Fernet, Pimento, honey mix, salvia, succo di limone e spray tornato. Baklava, ispirato al White Negroni, unisce Gin Engine con un amaro infuso con luppolo, bitter bianco e bitters al pompelmo, servito con una scorza di pompelmo rosa. Paddock Soda è un simil Gin Tonic, a basso numero di ottani, leggero e rinfrescante, che tra gli ingredienti ha Gin Engine, cordiale al litchi, pino mugo, fake lime e soda.
Se volete contattare Leonardo Todisco, nuovo brand ambassador di Gin Engine, inviateci una mail. Potrà parlarvi degli elementi più innovativi del nuovo Gin Engine cocktail menu; delle tecniche che guidano i suoi cocktail (sì, compresa la shakerata "molleggiata"); delle principali tendenze nel mondo della miscelazione, ma anche delle mille domande curiose ricevute sulla latta di Engine e sul suo contenuto. |
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