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martedì 25 agosto 2020

Lezioni di geografia

 

C’è in Friuli una pianura singolare, completamente circondata da rilievi: monti a est e a ovest che si elevano d’improvviso, colline a sud. Si chiama Campo di Osoppo-Gemona, non va confusa con la Pianura friulana. Ha alle spalle una storia di ghiacciai, laghi e depositi fluviali che ha alimentato leggende. È pure l’ambito di azione dell’Ecomuseo delle Acque, che si è proposto di raccontare la piana osservandola dall’alto, decifrandone i segni, cogliendo i suoi aspetti più intriganti.

Domenica 30 agosto alle 11.30 sul Colle di San Martino ad Artegna, in collaborazione con il Gruppo Scout, l’Ecomuseo terrà una lezione di geografia intitolata “Interpretare il paesaggio: la piana si racconta”. Da est, il Campo verrà raccontato in modo originale: i monti Brancot e San Simeone, l’altopiano di Mont di Prât, Monte di Buja, le cerchie moreniche, saranno solo alcuni dei riferimenti visivi in grado di raccontarsi, basta solo saperli leggere. L’incontro verrà riproposto domenica 6 settembre, sempre alle 11.30, cambiando punto di vista: la balconata di piazza del Ferro a Gemona, da nord. Prenotazione obbligatoria.

 

Il Campo di Osoppo-Gemona è una pianura alluvionale che ha la forma di un triangolo, compresa tra le Prealpi Giulie e le Prealpi Carniche ai lati e l’Anfiteatro morenico a sud. Costituisce la testimonianza di eventi geologici recenti ma assai rilevanti: l’area è stata prima sottoposta alla potente azione abrasiva esercitata dal ghiacciaio tilaventino, per poi trasformarsi in un vasto lago riempito negli ultimi 9.000 anni dai sedimenti provenienti, oltre che dal Tagliamento, dai torrenti Vegliato e Orvenco. Si andrà alla ricerca (visiva) delle tracce più evidenti che ancora oggi documentano la storia di questo territorio.

 

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