Andrew Howe, Marcell
Jacobs, Roberto D’Amico e Alice Volpi premiati per il loro impegno
come ambassador dell’Italia nel mondo, per la promozione dei valori
sportivi legati alle buone pratiche alimentari.
Che performance
sportive e corretta alimentazione siano legate a doppio filo è ormai
cosa risaputa. Ciò che ancora oggi resta fumoso è quale sia il
reale fabbisogno di chi allo sport ha dedicato la vita. I dubbi sono tanti,
così come le fake news più accreditate: “E’ meglio fare sport
di mattina?”, “Se siamo a digiuno bruciamo più calorie?”, “Per
scolpire il muscolo, nella dieta solo bianco d’uovo crudo e petti
di pollo?”. E via discorrendo.
Per dare risposta a
queste e a tante altre domande è nato il premio “Food&Sport”,
promosso dal Consorzio Cacciatore Italiano.
Un’occasione per sfatare i falsi miti e diffondere corretta
informazione su salute, alimentazione e sport, insieme ad un esperto
d’eccezione: il professor Michelangelo Giampietro, Medico
Chirurgo, specialista in Medicina dello Sport e Scienza
dell'Alimentazione.
Ma
non si può parlare di sport senza interpellare gli atleti. Quelli
che hanno dato lustro al nostro Paese nel mondo. Per questo abbiamo
voluto premiarli, per essersi distinti nella loro disciplina nel
mondo. Non solo: hanno dato anche il loro contributo per promuovere
corrette pratiche alimentari.
I
PREMIATI
Andrew Howe,
punta di diamante dell’atletica azzurra, record italiano di lungo,
ventenne campione d’Europa a Goteborg 2006 e vicecampione del mondo
a Osaka 2007. Dopo un periodo difficile, oggi, a 35 anni, torna in
pista e punta sulla velocità, 200 e soprattutto 400 metri. Il sogno
ora sono i giochi di Tokyo 2020.er raggiungere i suoi
obiettivi, Howe è sempre stato attento all’alimentazione, non
rinunciando però al giusto apporto calorico e ai nutrienti
necessari. Ha creato una linea di pane proteico, il pane degli
atleti, perfetto ingrediente base da farcire con salumi e verdure
fresche, in porzioni bilanciate, per un corretto apporto di nutrienti
e sali minerali per il recupero post attività.
Lamont Marcell
Jacobs, nato in Texas da mamma italiana e padre statunitense, è
tornato in Italia quando era ancora bambino. È entrato nel mondo
dello sport prima con il basket, seguendo le orme paterne, poi si è
lasciato tentare dallo sprint quando aveva 10 anni. Nel 2019, dopo
aver brillato ai Mondiali di staffette di Yokohama, si è dedicato
solo ai 100, stampando prima 10'10 a Trieste il 6 luglio e poi 10'03
a Padova il 16. Terzo italiano di sempre alle spalle di Tortu (9'99)
e Pietro Mennea (10'01). Prossimo obiettivo: abbattere il muro dei
10’.
Per farlo ci vuole un fisico “bestiale”,
che a Marcell Jacobs non manca di certo. I tempi per la
qualificazione alle Olimpiadi di Tokyo2020 ci sono, quindi ora è il
momento di dedicarsi alla preparazione atletica, in tutti i sensi,
anche dal punto di vista alimentare, con un regime di cui ha
condiviso con i presenti tutti i segreti.
Finalmente, in
occasione di Tokyo 2020, anche il surf farà il suo ingresso alle
Olimpiadi. È questo il motivo del premio speciale che è stato
assegnato a Roberto D’Amico, uno dei volti storici del surf
italiano, tra i più titolati di sempre: ben 7 volte campione
d’Italia Juniores, 3 volte Campione Italiano Assoluto, un nono
posto nella finale Mondiale del Sunset Pro Junior alle Hawaii ed un
settimo agli Europei in Marocco nel 2015. Ha partecipato all’evento
con la sua inseparabile tavola da SUP, e ha coinvolto i presenti
in dimostrazioni e prove di equilibrio.
Infine,
Alice Volpi,
nata a Siena, classe ‘92, da padre senese e madre brasiliana, di
Rio De Janeiro. Entra nelle Fiamme Oro e, a 14 anni, diventa subito
Campionessa Italiana Allieve, intraprende il percorso dei mondiali
under 20 e poi under 23, che la portano a conquistare ben 3 ori, un
argento e un bronzo in soli 3 anni. Entra quindi in nazionale
irrompendo con l'argento individuale in Coppa del mondo a Shanghai,
argento a Budapest 2013-2014, bronzo al Grand Prix di Shanghai
2014-2015. Ad Alice va, invece, la menzione
speciale “Tokyo2020”, perché solo un mese fa, il 12 gennaio, a
Katowice, ha staccato il pass per i Giochi Olimpici 2020,
insieme alle altre tre colleghe del Dream team azzurro di fioretto
femminile: Elisa Di Francisca, Arianna Errigo e Francesca Palumbo.
LO SPUNTINO DEI
CAMPIONI
Al termine della
premiazione, i ragazzi dell’Istituto Professionale per
l'Enogastronomia e l'Ospitalità Alberghiera di Roma Vincenzo
Gioberti hanno presentato i Panini dello sportivo, tre ricette
gustose e bilanciate a livello nutrizionale:
- Panino al basilico con semi di papavero con Cacciatore Italiano DOP, zucchine grigliate alla menta e olive nere di Gaeta - Il panino - di circa 90/100 gr - viene realizzato con foglie di basilico fresco frullato all’interno dell’impasto.
- Panino al profumo di pomodoro e sesamo con Cacciatore Italiano DOP, mango fresco, lattughino e pesto agli agrumi - Il panino viene realizzato con del concentrato di pomodoro aggiunto all’interno dell’impasto. Il pesto di agrumi è composto da arance fresche, mandorle tostate, basilico fresco e olio extravergine di oliva. La quantità utilizzata nel panino è di circa un cucchiaino da caffè pieno.
- Panino integrale o ai cereali con Cacciatore Italiano Dop, puntarelle, datterino confit e maggiorana.
“Gli
atleti che praticano attività sportiva, sia per scopi agonistici che
ricreativi, sono spesso alla ricerca di un programma nutrizionale che
garantisca un miglioramento della prestazione. Per raggiungere questo
scopo, molti sportivi utilizzano integratori, senza pensare che ciò
comporti spesso uno squilibrio nutrizionale a causa di apporti
eccessivi di macro-, micro-nutrienti e di altre sostanze
fisiologicamente attive. Oltre a essere una scelta irrazionale –
spiega il dott.Giampietro - questo può comportare conseguenze
svantaggiose sulla condizione fisica, sul rendimento e, se prolungato
nel tempo, anche sulla salute. In realtà, nessuna sostanza o pozione
magica potrà mai sostituirsi alla predisposizione genetica, agli
anni di allenamento e all’alimentazione ottimale. Nel caso di
attività fisica intensa, l’apporto proteico deve aumentare,
specialmente nei periodi in cui l’obiettivo ricercato è il
potenziamento delle masse muscolari. L’apporto giornaliero di
proteine dovrà provenire per due terzi da cibi di origine animale e
per un terzo da fonti vegetali. Questo poiché negli alimenti di
origine animale si trovano proteine di più ‘alto valore biologico’
per la composizione in amminoacidi e per la loro biodisponibilità,
ovvero la capacità dell’organismo di assorbirli e utilizzarli”.
Uno
spuntino gustoso, dopo un allenamento intenso, suggerisce il prof.
Giampietro “potrebbe
essere un
panino (100 g di panino tipo rosetta, circa 270 kcal) con 5-6 fette
di Salamini Italiani alla Cacciatora DOP (comunemente conosciuto come
Salame Cacciatore Italiano, 35 g per 140 kcal), nel rispetto della
corretta associazione tra carboidrati complessi e proteine, in
rapporto pari a 3:1. Tale
rapporto è esattamente quello che serve dopo un allenamento/gara per
incrementare la massa muscolare. Inoltre, la quantità di sale
presente può essere utile per ripristinare le perdite avvenute con
il sudore”.
Consorzio
Cacciatore Italiano
Dal
2003, il Consorzio Cacciatore Italiano svolge le funzioni di
informazione, tutela e valorizzazione dei Salamini Italiani alla
Cacciatora DOP. Dispone inoltre di poteri di vigilanza, in grado di
contrastare abusi, imitazioni, atti di pirateria e contraffazione, su
tutto il territorio nazionale e non solo.
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