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venerdì 27 dicembre 2024

A Torino una Befana eccezionale, al Caffè Al Bicerin

 


Lo storico locale torinese prosegue una vecchia tradizione, a chiusura delle festività, con il taglio di un gianduiotto gigante offerto alla cittadinanza, con le maschere Gianduja e Giacometta della Famija Turinèisa.
Appuntamento alle 15.00 del giorno dell’Epifania: Lunedì 6 gennaio 2025
in Piazza della Consolata 5 a Torino

Torino, 27 dicembre 2024 - E’ in arrivo un’Epifania d’eccezione al Caffè Al Bicerin di Torino che, proseguendo una vecchia tradizione a chiusura delle festività natalizie, lunedì 6 gennaio 2025, a partire dalle ore 15.00, offrirà alla cittadinanza un gianduiotto gigante da 10 chili. Saranno anche presenti le maschere Gianduja e Giacometta della Famija Turinèisa.
L’iniziativa intende celebrare i 262 anni di attività del Caffè Al Bicerin.

Un traguardo straordinario per il locale, affacciato su Piazza della Consolata, di fronte al Santuario, che conserva intatto il suo fascino con un’atmosfera ed un’accoglienza tipica delle cioccolaterie ottocentesche.

Il bicerin, la storica bevanda torinese, composta da cioccolata, caffè e crema di latteè nata proprio in questo caffè che ne porta il nome e ne conserva gelosamente la ricetta originale, tramandata di generazione in generazione in grande riservatezza.

Al Bicerin nella sua lunga storia è stato punto di riferimento di grandi personalità: da Cavour a Soldati, da Pina Bausch a Susan Sarandon, da Merz alla Famiglia Agnelli, senza dimenticare la regina Maria Josè e Umberto II, solo per citarne alcuni.

Il famoso locale è stato trasformato spesso in set cinematografico per molte produzioni nazionali e internazionali ed è stato protagonista di un’importante pagina della storia piemontese e  della narrativa italiana.

Il grande semiologo e scrittore Umberto Eco ha ambientato alcune pagine del famoso romanzo “Il Cimitero di Praga” proprio al Bicerin.

Un mondo intatto, preservato con grande cura grazie a Maritè Costa, prematuramente scomparsa nel 2015, che ha sviluppato un minuzioso lavoro di archeologia del cioccolato e dell’accoglienza Sabauda avviando anche un’importante opera di restauro delle strutture e degli arredi originali.

Da sempre in mani femminili, oggi il Caffè Al Bicerin è gestito, nel segno della continuità, dalla famiglia di Maritè Costa che, in quasi mezzo secolo di gestione, si è impegnata perché il suo valore venisse riconosciuto a livello nazionale e internazionale.

Anche per il 2025 la Guida dei Bar d'Italia del Gambero Rosso ha attribuito al Caffè il prestigioso punteggio di "3 tazzine e 2 chicchi".

Questo prestigioso riconoscimento è l’ultimo di una lunga serie di premi come il Diploma d’onore dei Caffè Storici Europei del 2004, il premio del Gambero Rosso. Che nella prima edizione della Guida ai Bar, nominò nel 2001 il Caffè Al Bicerin come Miglior bar d’Italia del 2000.

Più di recente Maritè Costa, nel 2013, ha vinto il Premio Bogianen, il riconoscimento con cui il centro congressi della Camera di Commercio "Torino incontra" premia i piemontesi che più si sono distinti nella vita o nella carriera.

Il Caffè Al Bicerin è infine membro di prestigiose Associazioni nazionali e internazionali come l’Associazione dei Locali Storici d’Italia (www.localistorici.it) e Association des Cafés Historiques et Patrimoniaux d’Europe ed è presente nelle guide più autorevoli.

Il patrimonio dolciario piemontese del Bicerin anche online

Al Bicerin oltre alla cioccolata in tutte le sue declinazioni (bicerin, cioccolata in tazza, giandujotti, cioccolatini, tavolette, toast al cioccolato, crema gianduja, etc.) ci si può perdere tra tre tipi di zabaionetorte tradizionali, la Torta Bicerin e molte altre prelibatezze.

Un patrimonio di gusto e arte cioccolatiera tramandata nel rispetto della tradizione ma con un occhio attento all’innovazione.

I prodotti dello storico caffè, infatti, sono disponibili anche nel negozio online, tramite il  sito www.bicerin.it, con un ricco catalogo permette di acquistare le pregiate cioccolate insieme ad una selezione di prodotti tipici piemontesi di qualità.

lunedì 23 dicembre 2024

ATALANTA: UNA VITA DA DEA

 

IL NUOVO DOCU-FILM DEDICATO

ALLA STRAORDINARIA SQUADRA DI BERGAMO

IN ARRIVO AL CINEMA NEL 2025

 


 

 

Ieri, 22 dicembre, il Gewiss Stadium di Bergamo è stato teatro di un momento magico: in anteprima, durante il match Atalanta-Empoli, è stato svelato il teaser trailer di ATALANTA: UNA VITA DA DEA. Un docu-film emozionante, diretto da Beppe Manzi e prodotto da Oki Doki Film, Officina Della Comunicazione e Atalanta B.C., che arriverà nelle sale italiane nel 2025, distribuito da Nexo Studios (presto tutti i dettagli su nexostudios.it).

 

ATALANTA: UNA VITA DA DEA è molto più di un documentario: è un viaggio intenso e travolgente dentro il mondo Atalanta, la “regina delle provinciali” trasformatasi in “regina d’Europa”, che prende vita durante la settimana più importante e decisiva della Dea. È la settimana della Finale di Coppa Italia con la Juve e dello scontro impossibile con gli “invincibili” del Leverkusen, nella storica finale di Europa League di Dublino, per abbracciare momenti storici e iconici del Club. Un viaggio esclusivo e romantico, per chi ama il calcio, lo sport e la libertà di sognare.

 

Prodotto da Oki Doki Film, Officina Della Comunicazione e Atalanta B.C., ATALANTA: UNA VITA DA DEA è diretto da Beppe Manzi e scritto da Beppe Manzi e Massimo Vavassori. La distribuzione commerciale worldwide è affidata a Rai Com e in Italia il film arriverà al cinema nel 2025, distribuito da Nexo Studios.

SABATI DI GUSTO IN CANTINA : CUSTOZA DOC E BROCCOLETTO

 


Un viaggio nei sapori autentici delle Terre del Custoza tra calici e prelibatezze locali

 

L'inverno veronese si accende di sapori con l'iniziativa "Sabati di Gusto in cantina: Custoza Doc e Broccoletto", un appuntamento che celebra l'unione tra l'eccellenza enologica del territorio e il suo prodotto agricolo più caratteristico. Per cinque sabati consecutivi - 4, 11, 18, 25 gennaio e 1 febbraio 2025 - otto prestigiose cantine delle Terre del Custoza invitano i residenti di Verona e provincia, ma non solo, a scoprire i tesori enogastronomici locali attraverso un'esperienza sensoriale unica. L’evento diffuso si inserisce in un più ampio calendario di eventi organizzati da Pro Loco di Custoza, Associazioni dei Produttori e dei Ristoratori, che, dal 3 gennaio a metà febbraio valorizzerà tutte le sfaccettature gastronomiche delle Terre del Custoza.

 

Le cantine Albino Piona, Aldo Adami, Antica Corte Bagolina, Cantina di Custoza, Gorgo, Monte del Frà, Tabarini Damiano e Silvio e Villa Medici apriranno le loro porte per un'esperienza immersiva nel mondo del Custoza DOC, proponendo visite guidate con degustazioni sia in orario mattutino che pomeridiano, permettendo ai visitatori di inserire l'esperienza in una giornata più ampia alla scoperta del territorio. Il format prevede un'ora di full immersion nel mondo del vino: una breve ma coinvolgente visita guidata seguita dalla degustazione di tre vini selezionati, sapientemente abbinati a specialità locali che esaltano le caratteristiche del broccoletto di Custoza, presidio Slow Food. Un'occasione unica per apprezzare la versatilità di questo vino territoriale e la sua perfetta armonia con i prodotti della terra, magari concludendo con una cena presso i ristoranti locali che aderiscono alla manifestazione.

 

<<Questa iniziativa rappresenta perfettamente la nostra visione del territorio>>, afferma Roberta Bricolo, Presidente del Consorzio Tutela Vino Custoza DOC. <<Il Custoza non è solo un vino, ma è l'espressione di una terra ricca di tradizioni e sapori. La sinergia vino - broccoletto di Custoza dimostra come i nostri prodotti si esaltino a vicenda, creando un'esperienza gastronomica autentica e originale. Siamo particolarmente orgogliosi di poter offrire ai veronesi l'opportunità di riscoprire le eccellenze del proprio territorio in un periodo dell'anno così suggestivo>>.

 

L'evento diffuso, pensato per valorizzare un periodo di minor affluenza turistica invitando i residenti di Verona e provincia a scoprire le cantine e le Terre del Custoza anche in inverno, è proposta al prezzo promozionale di soli 15 euro a persona. Una proposta accessibile che si rivolge sia ai wine lovers più esperti che ai neofiti curiosi per scoprire le eccellenze del proprio territorio, nonché alle aziende locali interessate a organizzare experience team building originali e dal forte legame con il territorio.

 

La partecipazione è solo su prenotazione, contattando direttamente le cantine via telefono o e-mail. Si consiglia di prenotare con anticipo, dato il numero limitato di posti disponibili per ogni degustazione. Per maggiori informazioni e prenotazioni, si invita a contattare direttamente le cantine partecipanti:

 

Albino Piona: info@albinopiona.it (min. 2 persone)

Aldo Adami: accoglienza@cantinaaldoadami.com (min. 4, max. 8 persone)

Antica Corte Bagolina: tel. 347 1134072 (min. 4, max. 16 persone)

Cantina di Custoza: info@cantinadicustoza.it

Gorgo: visit@cantinagorgo.com (min. 2, max. 20 persone)

Monte del Frà: tel. 045 510490 / 348 2996347 (min. 2, max. 20 persone)

Tabarini Damiano e Silvio: info@cantinatabarini.com (min. 2, max. 14 persone)

Villa Medici: silvia@cantinavillamedici.it (min. 2, max. 20 persone)

 

Per il programma completo delle attività:

https://www.instagram.com/vinocustoza/ - https://www.facebook.com/vinoCustoza/

sabato 21 dicembre 2024

Il menu speciale per il Capodanno di Gong Oriental Attitude


 




Un percorso gastronomico pensato per il Capodanno e dedicato agli ospiti che festeggeranno a Milano la sera del 31 dicembre 2024. Un menu di alta cucina cinese che racconta tradizioni antiche in modo contemporaneo, per entrare nel 2025 con gusto e positività. Icona di quest'anno, le Tagliatelle di riso con ragù di Peking Duck, che interpretano in modo nuovo il piatto degli Imperatori. Finale di serata con musica, DJ set, brindisi, allegria e taglio del panettone da accompagnare con una golosa crema al tè matcha.

 

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Capodanno, momento di rinnovamento, ma anche gioia e voglia di stare insieme. Per l'occasione, il ristorante Gong Oriental Attitude di Milano ha pensato a un menu speciale, che comprende brindisi finale, panettone con crema al tè matcha. Per stare svegli fino a tardi, musica e DJ set per tutta la serata e divertirsi ben oltre mezzanotte.

 

«Il Capodanno è sempre un momento speciale che racconta un rinnovamento, prima di tutto interiore - sottolinea la titolare Giulia Liu -. Il menu di San Silvestro ci impegna per molti mesi. È un momento importante sia per noi che per i nostri ospiti e lo affrontiamo con la giusta cura. Il Capodanno, infatti, con la sua carica simbolica e la sensazione di speranza che porta con sé, è una festa a cui teniamo molto e non arriviamo mai all’ultimo momento nella sua preparazione. Mi piace pensare che, il 31 dicembre la “famiglia allargata” di Gong festeggi davvero con coloro che ci scelgono per celebrare l’arrivo dell’anno nuovo. Ci prepariamo come se fosse una grande festa tra amici, che ci godiamo anche noi, seppur nella massima concentrazione che il nostro lavoro richiede. Devo dire, con gioia e soddisfazione, che alcuni ospiti prenotano più di due mesi prima, per assicurarsi un tavolo con noi. Nel menu non manca mai la pasta lunga che, per la tradizione cinese, è simbolo di lunga vita e augurio di ricchezza, abbondanza e prosperità. Piatto icona di quest'anno, le Tagliatelle di riso con ragù di Peking Duck, che interpretano in modo nuovo il piatto degli Imperatori cinesi, che per primi abbiamo portato a Milano in tre servizi, come vuole il rito.

Questo Capodanno, per noi di Gong, sarà solo l'inizio dei festeggiamenti, visto che siamo già in fase di preparazione del menu speciale per il Capodanno Cinese che sarà il prossimo 29 gennaio 2025».

 

Il team di Gong è ormai solido e più che "rodato", visto che nel 2025 si festeggeranno i 10 anni di attività: al fianco della titolare Giulia Liu, ci sono sempre lo chef Guglielmo Paolucci, classe 1984, da anni appassionato di Oriente, e lo chef Zuo Cuibing, “Maestro del wok” con esperienze in alcuni dei più importanti ristoranti di Pechino. In sala, a vegliare sulla serenità e sul comfort degli ospiti, Massimo Francescato, sommelier e direttore di sala.

 

Ed ecco cosa comprenderà il menu speciale per Capodanno di Gong Oriental Attitude.

 

Benvenuto di Gong

 

La cena speciale di Capodanno inizierà con un ricco benvenuto che comprende vari amouse-bouche come il Bacio di Dama Orientale, cioè una leggerissima meringa alla barbabietola con salsa allo sriracha e gli Involtini di gamberi ed edamame. Non manca mai il pane con farina integrale di segale e semi di lino, simbolo di ospitalità all'italiana, ma accompagnato con il burro alle alghe, dal tocco asiatico.

 

Tartare di gambero

Tartare di gambero rosso di Mazara del Vallo, la cui dolcezza è bilanciata dal carattere salsa tosazu, con asparagi e bacche di goji marinate nel takara, un vino tipico vino asiatico a base di prugne, dal sapore aromatico e fruttato.

 

Salmone Loch Fyne

Dalle acque purissime dei mari scozzesi, Loch Fyne è un produttore di alta qualità attento alla sostenibilità e all'impatto ambientale che affumica le carni pregiate del pesce con fumo ottenuto dalla combustione di botti esauste, usate per l’invecchiamento di whisky scozzese. Il sapore, quindi, è deciso e molto particolare. Da Gong, il Carpaccio di salmone Loch Fyne incontra i toni agrumati della salsa ponzu e il sapore deciso del furikake, un composto di soia disidratata. Il tocco finale è il peperoncino jalapeño, per un gusto piacevolmente piccante.


Carpaccio di Wagyu

Tra gli antipasti, anche il Carpaccio di Wagyu condito con glassa di soia e kizami wasabi, cioè rafano a pezzi marinato in salsa di soia e fermentato per aumentarne la palette gustativa. Il Carpaccio viene servito con una sfera al foie gras marinata nel miso e tartufo nero pregiato italiano.

Chang Fung di astice

Novità per il Capodanno il Chang Fung di astice, cioè un cannellone delicato di pasta di riso, farcito con ragù di astice, uova di aringa affumicate e yuzu kosho, pasta fermentata di peperoncino verde con sale e scorze di yuzu.

 

Tagliatelle di riso con ragù di Peking Duck

Una "nuova veste" per uno dei piatti più amati di Gong. La Peking Duck, in questo caso, viene interpretata come un ragù di anatra e incontra le tagliatelle, pasta lunga, secondo la tradizione cinese antica, simboleggia un augurio di lunga vita e prosperità.

 

Seppia in fiore con shiso verde
La seppia viene lavorata secondo un'antica tecnica cinese che la trasforma in un "fiore". Il mollusco viene lavorato con maestria, tenendo la lama del coltello inclinata a 45° per formare una "griglia", poi laccata con dressing asiatico, riempita con foglie di shiso verde, avvolta su sè stessa e cotta sulla fiamma. Una volta cotta, si taglia come un roll e si serve con salsa al miso e ricci di mare.

 

Guancia di manzo con salsa hoisin

La Guancia di manzo, molto morbida, diventa intensa e saporita grazie alla hoisin - letteralmente "frutti di mare" - una salsa densa e profumata che nella cucina cinese viene utilizzata come glassa per la carne. Per un tocco autunnale, la guancia è accompagnata con ragù di funghi asiatici e crema parmantier.

 

 

Divertimento, DJ set e panettone di mezzanotte

 

Il percorso gastronomico creativo sarà accompagnato da un piacevole DJ set che regalerà musica, divertimento e intrattenimento agli ospiti per tutta la serata e ben oltre mezzanotte. Allo scattare del nuovo anno, brindisi con Franciacorta e taglio beneaugurante di Panettone artigianale, che sarà accompagnato da una crema al mascarpone al tè matcha.

 

Il menu di San Silvestro è proposto a 250 € a persona (bevande escluse). È disponibile anche un abbinamento vini a 150 € euro a persona.

 

 

 

 

Informazioni utili

 

Ristorante Gong Oriental Attitude

Corso Concordia 8, Milano

Telefono: 02 7602 3873

 www.gongoriental.com

info@gongoriental.com

 

Per prenotazioni: https://www.gongoriental.com/prenota/

 

Il ristorante sarà aperto tutto dicembre. Chiusura eccezionale per Natale dal 23 al 26 dicembre compreso. Si riapre il 27 dicembre per il servizio della cena.

venerdì 20 dicembre 2024

Sky Arte presenta THE SQUARE 5 ALL YOU CAN ART

 


La serie prodotta e realizzata da TIWI e nata per raccontare la cultura contemporanea in tutte le sue forme giunge alla sua quinta edizione.

 

Un progetto realizzato in collaborazione con

MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo

e con Deloitte

 

 

IL GIOVEDÌ ALLE 20.40, OGNI DUE SETTIMANE,

IN ESCLUSIVA SU SKY ARTE E IN STREAMING SOLO SU NOW

 

 

GIOVEDÌ 26 DICEMBRE,

NEL TERZO EPISODIO DELLA QUINTA STAGIONE:

lo studio visit con lo scultore Nunzio,

la mostra Retinal Rivalry di Cyprien Gaillard in corso alle OGR di Torino,

la visita dalla Collezione Paneghini a Busto Arsizio, interessante esempio

di corporate art collection,

la nuova rubrica in animazione Mica male, quanto vale?

e tanto altro ancora…

 



 

 

 

Torna su Sky Arte The Square. All You Can Art, la serie prodotta e realizzata da TIWI. Il trolley giallo di Nicolas Ballario continua a esplorare l’arte da ogni punto di vista, primo fra tutti quello di chi la fa: in ogni puntata un artista apre le porte del suo studio per raccontare aneddoti, riflessioni e work in progress che spaziano dall’arte contemporanea al design, in collaborazione con il MAXXI – Museo delle arti del XXI secolo.

Non mancheranno i migliori eventi e le mostre di tutta Italia, raccontati attraverso le voci degli addetti ai lavori e la consueta agenda finale con gli appuntamenti da non perdere. E per conoscere l’arte contemporanea davvero a 360° arriva una nuova rubrica in animazione, in collaborazione con Deloitte: se il mercato dell’arte spesso ci appare come una selva oscura, con Mica male, quanto vale? ne sveleremo dinamiche e segreti.

 

 

TERZO EPISODIO DELLA QUINTA STAGIONE: GIOVEDÌ 26 DICEMBRE 2024

Il terzo episodio ci porta a Torino in una ex falegnameria diventata oggi lo studio di uno scultore: Nunzio, nato vicino L’Aquila, dopo diversi anni a Roma che lo hanno visto tra le altre cose protagonista della Scuola di San Lorenzo, ha scelto di spostarsi nella città piemontese e passare qui la maggior parte del proprio tempo. Il suo lavoro è un’esplorazione della sostanza della materia - che sia gesso, legno o piombo - che punta a mettere insieme gli opposti mirando all’essenzialità.

Alle OGR di Torino va in scena Retinal Rivalry di Cyprien Gaillard, un film che è al tempo stesso una scultura, in cui momenti di apparente quotidianità sono resi attraverso un approccio alla visione, tecnico e concettuale, non privo di contraddizioni. A seguire, visitiamo la Collezione Paneghini a Busto Arsizio, interessante esempio di corporate art collection che ha preso forma negli spazi dell’ex cotonificio oggi sede di Campus Reti.

Con la rubrica in animazione Mica male, quanto vale?, in collaborazione con Deloitte, vediamo i record del mercato dell’arte e quali sono le opere più desiderate dai collezionisti.

In chiusura, l’ormai immancabile agenda con gli appuntamenti da non perdere!

 

DOMANI SERA A STRISCIA LA NOTIZIA NELLA RUBRICA “CAPOLAVORI DEL MONDO IN CUCINA” IL “CHRISTSTOLLEN” DI ERNST KNAM

 


Domani sera a Striscia la notizia (Canale 5, ore 20.35) torna la rubrica enogastronomica di Paolo Marchi “Capolavori del mondo in cucina”. Paolo Marchi, fondatore nel 2005 con Claudio Ceroni di Identità Golose, incontra Ernst Knam. Classe 1963, nato a Tettnang, in Germania, da anni trapiantato a Milano, Knam è uno dei più famosi e premiati pasticceri in Italia, nonché noto volto televisivo. La sua carriera inizia come chef nelle cucine di prestigiosi ristoranti di tutto il mondo, da Parigi a Londra, passando per Berlino e Vienna, fino all’arrivo in Italia: nel 1989 entra nella brigata di Gualtiero Marchesi, del quale apprende la filosofia di lavoro e lo stretto rapporto tra estetica e gusto. Nel 1992 inizia la sua avventura imprenditoriale, aprendo la pasticceria “Knam”, in via Anfossi a Milano, diventata subito celebre per la ricercatezza che caratterizza le sue creazioni. Spaziando tra ingredienti tipici della pasticceria come cioccolato e frutta, abbinati a spezie e altri elementi. 

Per il pubblico di StrisciaErnst Knam propone la ricetta del “Christstollen”, tradizionale dolce natalizio tedesco a base di frutta secca, uvetta e canditi, perfetto da portare sulle tavole delle feste

 

La ricetta completa, così come tutte le altre della rubrica di Paolo Marchi, sarà consultabile da domani sera sul sito di Striscia la notizia www.striscialanotizia.mediaset.it.

 

STRISCIA LA NOTIZIA - CANALE 5 - ORE 20.35

@Striscia - INSTAGRAM @striscialanotizia - FACEBOOK @Striscia - TIKTOK @striscialanotizia

SITO UFFICIALE DEL PROGRAMMA
www.striscialanotizia.mediaset.it

Anticipazioni delle grandi mostre di Arthemisia per il 2025

 Il 2 aprile del 2000 nasceva Arthemisia.

In quasi 25 anni sono state fatte più di mille mostre in tutto il mondo, visitate da circa 120 milioni di visitatori.
Arthemisia, che oggi è la prima azienda internazionale per numeri e qualità delle grandi mostre d’arte e sempre ai primi posti delle classifiche mondiali, si prepara a festeggiare il 25esimo anniversario con un anno ricco di proposte.

Ecco qualche primissima anticipazione:
 




MUNCH A ROMA
Si parte l’11 febbraio a Palazzo Bonaparte di Roma con la mostra dell’anno: MUNCH. Il grido interiore, con 100 capolavori provenienti dal Munch Museum di Oslo.

Presentata in anteprima a Palazzo Reale di Milano, dove chiuderà il prossimo 26 gennaio attestandosi come la mostra più visitata in Italia nel 2024, la mostra giunge a Roma – a distanza di oltre 20 anni dall’ultima esposizione – e sarà presentata con un nuovo allestimento fino al 2 giugno.

Edvard Munch (Adalsbruk, Norvegia, 1863 – Oslo, 1944), uno dei maggiori protagonisti del Novecento, interprete assoluto delle più profonde inquietudini dell’animo umano, le cui opere sono raramente esposte nelle mostre per le difficoltà legate ai prestiti, viene celebrato con una magnifica retrospettiva, la più grande mai realizzata sino ad oggi in Italia.

Prodotta e organizzata da Arthemisia in collaborazione con il Munch Museum di Oslo, curata da Patricia G. Berman (una delle più autorevoli studiose al mondo di Munch), con il patrocinio del Ministero della Cultura, della Reale Ambasciata di Norvegia a Roma, della Regione Lazio, del Comune di Roma – Assessorato alla Cultura. Partner principale della mostra è la Fondazione Terzo Pilastro Internazionale.

In mostra ci saranno i capolavori più noti di Munch, tra cui Despire, Malinconia, Danza sulla Spiaggia, Le ragazze sul ponte, La morte di Marat, Notte Stellata e anche una delle versioni de L’Urlo.




BOTERO A BARCELLONA
Spostandoci in Spagna, dal 14 febbraio al 29 giugno, presso lo storico Palau Martorell di Barcellona, apre la prima grande antologica mai realizzata nella città catalana dedicata al maestro colombiano FERNANDO BOTERO (Meddelin,1932 – Monaco, 2023).

Dopo il successo della mostra romana a Palazzo Bonaparte, che chiuderà il prossimo 19 gennaio, le oltre 120 opere arriveranno a Barcellona per raccontare l’eccezionale e grande maestria di Botero, noto in tutto il mondo per la dilatazione delle forme dei suoi personaggi e per l’assoluta dominanza del colore nelle varie tecniche artistiche  dalla pittura alla scultura  ripercorrendo allo stesso tempo il suo intero percorso artistico, un universo esuberante e magico. Un racconto di oltre 60 anni di carriera a cura della figlia Lina Botero e di Cristina Carrillo de Albornoz, grande esperta della sua opera.







L’ARTE CONTEMPORANEA A MILANO
Dal 7 marzo al 4 maggio, verrà presentata in anteprima internazionale a Palazzo Reale di Milano la mostra DA CINDY SHERMAN A FRANCESCO VEZZOLI. 80 ARTISTI CONTEMPORANEI. Opere dalla Collezione Iannaccone, un progetto espositivo che mette in dialogo più di 150 opere e 80 grandi artisti contemporanei di tutto il mondo.

Da Cindy Sherman a Lynette Yiadom-Boakye, da Nan Goldin a Nicole Eisenman, da Kiki Smith a Marc Quinn, da Lisetta Carmi a Francesco Vezzoli, gli artisti presenti nell’inedita e prestigiosa sezione contemporanea della Collezione Giuseppe Iannaccone saranno legati e collegati da un confronto sui più importanti temi sociali come il rapporto con il corpo, l’evoluzione dell’identità, il multiculturalismo e le complesse interazioni tra Oriente e Occidente.

La mostra, che è un viaggio nell’arte contemporanea internazionale, intende rispondere alle domande: “Qual è il ruolo dell’artista nell’era contemporanea? “Qual è il modo in cui oggi l’arte può raccontare i temi social più rilevanti?”

Prodotta da Palazzo Reale di Milano e Arthemisia, in collaborazione con la Fondazione Giuseppe Iannaccone, a cura di Daniele Fenaroli con il supporto scientifico di Vincenzo De Bellis, la mostra rappresenta un’occasione unica per esplorare, attraverso gli occhi di artisti che hanno sempre dimostrato di saper vedere oltre, i cambiamenti sociali e culturali che plasmano e identificano il nostro presente.




Sempre a Milano, c’è grande attesa per la prima grande mostra dedicata all’artista italiano VALERIO BERRUTI.

Da giugno a ottobre, infatti, a Palazzo Reale continua la proposta dedicata agli artisti contemporanei con una personale di Berruti dal titolo Not just kids, prodotta e organizzata da Arthemisia con la collaborazione di Piumapromossa dal Comune di Milano e dalla Fondazione Ferrero e curata da Nicolas Ballario.

Valerio Berruti, nato ad Alba nel 1977 e le cui opere sono state esposte in decine di musei internazionali, è uno degli artisti contemporanei italiani più riconoscibili e apprezzati a livello internazionale.
A Milano viene presentata un’esposizione fatta da grandi installazioni, interattive e scenografiche, accompagnate da sculture, proiezioni, “meccanismi” scenici per creare immagini essenziali, ispirate al mondo sospeso dell’infanzia, tema prediletto dall’artista e che ne ha segnato tutta l’attività artistica: un momento che tutti abbiamo vissuto e l’artista, con le sue opere, ci riporta emozionalmente all’esperienza infantile, in cui tutto deve ancora avvenire e ciascuno può riconoscersi nei suoi bambini ai quali toglie tutto ciò che può renderli riconoscibili, di modo che lo spettatore proietti se stesso, il suo passato e la sua intimità nell’immagine che sta osservando.

Una mostra in cui saranno protagoniste le sue note bambine fuori misura, la famosa Giostra, le video installazioni e tutto ciò che attiene all’universo creativo di Berruti, ma dove saranno anche presentate in anteprima nuove opere site specific.





MUCHA E BOLDINI A FERRARA

Il trionfo della bellezza a Ferrara.
Ferrara, città del Rinascimento, vedrà protagonisti – dal 22 marzo al 20 luglio – i volti, le forme, l’eleganza e la grazia delle eterne figure femminili immortalate da due grandi, seppur diversi, protagonisti dell’arte europea tra Otto e Novecento, che più degli altri hanno saputo cogliere la magia del femminile: ALPHONSE MUCHA, il padre dell’Art Nouveau, e GIOVANNI BOLDINI.
Palazzo dei Diamanti dedica una grande monografica ad ALPHONSE MUCHA (Ivancice, 1860 – Praga, 1939), artista di origini ceche che raggiunse fama internazionale nella Parigi fin de siècle. Sebbene sia noto in tutto il mondo per i manifesti degli spettacoli della celebre attrice Sarah Bernhardt, Mucha fu straordinariamente poliedrico e versatile: oltre che pittore, disegnatore e illustratore, fu anche fotografo, scenografo, progettista d’interni creatore di gioielli e packaging designer. Le sue opere divennero presto emblematiche della nascente Art Nouveau, alla cui affermazione contribuì elaborando uno stile inconfondibile e seducente (detto appunto “Le style Mucha”). Quando nel 1904 visitò per la prima volta gli Stati Uniti la stampa lo celebrò come «il più grande artista decorativo del mondo».
In mostra opere iconiche come Reverie (1897), la serie The Seasons (1896), Gismonda (1894), Médée (1898) e Job (1896).

L’esposizione, organizzata da Arthemisia e Fondazione Ferrara Arte in collaborazione con la Mucha Foundation, racconta la biografia, il percorso artistico  e i molteplici aspetti della produzione di Mucha, il quale era fermamente convinto che la bellezza e la forza ispiratrice dell’arte potessero favorire il progresso dell’umanità e garantire la pace e l’unione dei popoli.




Donne aggraziate ed eleganti furono indiscusse protagoniste non solo delle opere di Alphonse Mucha, ma anche di quelle di Giovanni Boldini (Ferrara, 1842 – Parigi, 1931) che, come lartista ceco, risiedette stabilmente a Parigi, dove si affermò come ritrattista mondano, ricercatissimo da una facoltosa clientela internazionale. Le sale dellala Tisi di Palazzo dei Diamanti ospiteranno una significativa selezione di dipinti, disegni e incisioni dedicati al tema del ritratto e della figura femminile provenienti dal Museo Giovanni Boldini, la più importante raccolta pubblica di opere del grande maestro ferrarese, che riaprirà nel rinnovato complesso ferrarese di Palazzo Massari nel 2026. Accanto a capolavori come La signora in rosa (1916) e Fuoco dartificio (c. 1890) saranno presentati studi di donne a figura intera e di singoli volti femminili che documentano il rapporto iperattivo dellartista con la realtà circostante, nonché la sua abilità e prontezza nel registrare pose e attitudini che gli sarebbero poi serviti per conferire vitalità e dinamismo alle protagoniste dei suoi dipinti, contraddistinti da quella peculiare scrittura rapidissima e insieme controllata che rende inconfondibile, e unico, il suo stile.





 
L’ANTICO EGITTO A RAGUSA E ROMA
Il Museo della Cattedrale di Ragusa, monumento del barocco siciliano, ospiterà una esposizione dedicata a uno dei periodi storici che più di ogni altro continua a incantare, incuriosire e affascinare il pubblico di ogni età: L’ANTICO EGITTO.
Dal 13 aprile al 26 ottobre Gli Egizi e i doni del Nilo, un progetto estremamente formativo e dal forte impianto didattico, intende raccontare la storia dell’Antico Egitto, la società, la religione, l’arte, il rapporto con l’aldilà, la vita dei Faraoni e molto altro, offrendo ai visitatori una disamina degli elementi fondamentali che hanno caratterizzato la lunga storia della civiltà egizia attraverso l’esposizione di piccole ma significative opere d’arte.

Nel percorso di visita verranno offerti diversi approfondimenti sulle arti dell’antico Egitto, ossia dall’architettura, alla scultura alla pittura, nonché alle arti minori quali la coroplastica, l’ebanisteria, la gioielleria e alla materialità. Il periodo storico di riferimento è imponente e va dall’Epoca Predinastica (3600-3200 a.C.) all’Epoca Greco-romana (330 a.C.-642 d.C.), raccontato da una selezione di reperti provenienti dal Museo Egizio di Torino.
L'arte dell'antico Egitto ci è nota solo dalla esperienza archeologica diretta, per questo i veri protagonisti del percorso sono i reperti, intesi come testimonianze materiali di concetti, idee e tecniche.
La storia dell'arte egiziana non porta nomi propri, sono i sovrani che si assumono la responsabilità di ispiratori del gusto figurativo dell'epoca di cui essi sono eponimi. Tuttavia, alcuni eventi storici e sociali, hanno portato singole personalità a distinguersi in ogni caso, mentre la ricerca archeologia ha permesso la ricostruzione della vita professionale di singoli artigiani. Alcuni di questi, inoltre, si legano indissolubilmente a reperti oggi diventati iconici.
La mostra è composta numerosi reperti, ciascuno dei quali sarà accompagnato da testi che hanno l’obiettivo di contestualizzarli, descriverli e di sfruttare le loro caratteristiche per approfondire uno o più focus.

La mostra, promossa dal Comune di Ragusa, è prodotta e realizzata da Arthemisia in collaborazione con il Museo Egizio di Torino.




In autunno, da settembre, sarà ancora l’ANTICO EGITTO ad appassionare il pubblico con una grande mostra a Palazzo Bonaparte di Roma, prodotta e organizzata da Arthemisia in collaborazione con il Museo Egizio di Torino, il più importante al mondo dopo quello del Cairo.

Le Piramidi, i Faraoni, il Nilo, le mummie, i misteri…l’Egitto, con i suoi tremila anni di storia, significa magia e anche conoscenza indispensabile di una civiltà che ha condizionato per sempre l’arte e le civiltà di tutto il mondo.

In occasione del Giubileo, Palazzo Bonaparte offre un tema di interesse universale attraverso l’esposizione di oltre 300 capolavori provenienti dal prestigioso Museo Egizio di Torino.


Da quando Howard Carter, l'archeologo inglese, che scoprì negli anni '20 la tomba di Tutankhamon, a Luxor nella Valle dei Re, è scoppiata in tutto il mondo una vera passione per la storia di questo popolo, per gli splendidi e - per certi aspetti - affascinanti e misteriosi oggetti venuti alla luce.
Con l’intento di far intraprendere al pubblico un viaggio alla scoperta dell'antico Egitto e della sua straordinaria civiltà durata oltre 3.000 anni, la mostra rappresenta un evento eccezionale, sia per la quantità di reperti archeologici (come papiri, manufatti votivi e corredi funerari rinvenuti in alcune delle tombe più importanti ma anche sarcofaghi di grandi dimensioni, oggetti di culto e della quotidianità, imponenti sculture delle divinità venerate e dei re delle varie dinastie) che per i temi affrontati che spazieranno dalla vita sociale, all’arte, all’oltretomba, alle dinastie dei faraoni, alla mummificazione e molto altro ancora.






L’ARTE PROIBITA
Per la prima volta in Italia e in anteprima internazionale, dal 20 settembre 2025 al 22 febbraio 2026, a Palazzo Albergati di Bologna sarà la volta della mostra “L’Arte proibita” che espone e racconta la storia di tantissime opere d’arte che, per un motivo o per l’altro, sono state contestate, cancellate, eliminate, oggetto di prime pagine e di dibattiti mondiali.
L’arte è anche questo: è denuncia sociale, attacco, manifestazione del dissenso.
Questa esposizione, inedita e densa di significati, intende mostrare l’arte non solo sotto il profilo della creazione estetica, ma anche sotto quello fortissimo del valore sociale.
Molto spesso è più potente un’immagine di tante parole, e le opere esposte nella mostra di Bologna hanno avuto un potere dirompente.

La mostra è prodotta e realizzata da Arthemisia in collaborazione con il Museu de l'Art Prohibit di Barcellona.