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lunedì 16 settembre 2024

«Modigliana è un modello per la promozione del vino, contenuti e qualità sono le sfide del futuro.”

 


Le parole dell’agronomo Francesco Bordini, produttore con Villa Papiano e presidente dell’associazione Modigliana Stella dell’Appennino, sottolineano la visione che guida questo gruppo di produttori. Un bilancio positivo per la due giorni dedicata ai vini di Modigliana.

 

Grande interesse per l’evento dedicato ai Modigliana, i vini che stanno portando la Romagna in giro per l’Italia e per il mondo. Tanti i giornalisti presenti nei giorni scorsi, arrivati da tutta Italia per toccare con mano la piccola rivoluzione che questo territorio sta esprimendo.

Modigliana è un modello per la promozione del vino, contenuti e qualità sono le sfide del futuro. Sono arrivati qui i più autorevoli giornalisti del vino italiani e il programma che coinvolgeva cuochi e vini in un gioco sui temi dell’identità ha espresso contenuti di livello assoluto.”, le parole di Francesco Bordini, Presidente dell’Associazione Modigliana Stella dell’Appennino e produttore con Villa Papiano, traccia la strada per il futuro di questa denominazione che è una delle più attive in regione. A sottolineare il ruolo di Modigliana ci ha pensato Francesco Falcone, notissimo scrittore di vino e degustatore di livello nazionale: “La rivoluzione del vino romagnolo d’autore ha il suo epicentro in Modigliana: per una questione cronologica (le radici affondano nella storia di Castelluccio e dei suoi Ronchi), ma soprattutto per le idee, i contenuti, le condivisioni e i tanti vini buoni che in quella comunità oggi si vanno producendo. Vini ogni anno sempre più in sintonia con le istanze dei luoghi, con le necessità degli appassionati, con le esigenze del mercato. Altrove non mancano affatto i vignaioli bravi che realizzano vini di valore, la Romagna è una realtà piena di vita un po’ ovunque: da Imola a Rimini ci sono decine di opportunità per il bevitore esigente, con rilevanti margini di crescita. Ma in nessun altro distretto c’è un senso di partecipazione altrettanto forte, una lingua del vino altrettanto condivisa: Modigliana da anni ha innescato un percorso stimolante per i produttori che di quel territorio fanno parte, ma anche per i vignaioli che lavorano altrove: questa vitalità emulativa la considero non solo preziosa, ma necessaria per il futuro della regione.”.

Lorenzo Frassoldati, giornalista del QN-Quotidiano Nazionale specializzato in agroalimentare e filiera del vino, sottolinea l’anima militante del gruppo di Stella: “Ho partecipato in questo mese a due bellissime iniziative del vino in Romagna, territori di eccellenza che si rilanciano partendo dal basso, dai produttori che si organizzano e collaborano e che hanno nel gruppo di Modigliana un riferimento. Le loro sono voci preziose in un territorio che ha fame di qualità".

È sensibile a questo movimento l’Assessore Regionale all’Agricoltura Alessio Mammi, rappresentato a Modigliana da Manuela Rontini, consigliere regionale e politica molto attenta a ciò che accade sul territorio. “Il futuro della filiera del vino è legato alla capacità di posizionamento, che vuole dire marginalità, ed eventi come questo che parlano di territorio, storia e identità sono strategici. Piccoli numeri, per ora, e grandi potenzialità.”

A sottolineare il modello virtuoso di promozione è anche Alessandro Liverani, dottore forestale e rappresentante della più antica istituzione culturale di Romagna, l’Accademia degli Incamminati di Modigliana, fondata nel 1660 e ancora attiva sul territorio, da sempre vicina all’associazione dei vignaioli: “Il lavoro di Stella esprime un modello di agricoltura nuovo del quale l’Appennino ha bisogno, una lettura del territorio che ne esalta l’originalità e porta l’agricoltura di montagna in una dimensione moderna. Siamo un territorio straordinario penalizzato da una concentrazione di sforzi e risorse sull’asse della via Emilia. Stella è una speranza e un esempio e per questo l’Accademia degli Incamminati sostiene questo gruppo.”.  

In entrambi i giorni i banchi d’assaggio delle nove aziende presenti —Casetta dei Frati, Fondo San Giuseppe, Lu.Va., Menta e Rosmarino, Mutiliana, Pian di Stantino, Il Pratello, Il Teatro, Villa Papiano— sono stati affollati di appassionati e ristoratori. Grande successo anche per “Panem et Circenses” il calendario di eventi dove i grandi cuochi della regione si sono confrontati con i temi dell’identità dei vini di Modigliana. Sono stati presenti: Fabrizio Mantovani (Fmarket, Faenza), Sebastiano Caridi (Pasticceria Caridi, Faenza e Bologna), Giuseppe Gasperoni (Povero Diavolo, Torriana), Omar Casali (Maré, Cesenatico), Francesco Vincenzi (La Franceschetta, Modena), Gianni e Federico D'Amato (D'AMATOSTERIA, Castello di Arceto Scandiano), Gianluca Gorini (da Gorini, San Piero in Bagno) ed Edoardo Tilli (Podere Belvedere, Pontassieve).

 

SAMSONITE AFFIDA A KEREN AVNI PR & COMMUNICATION LE ATTIVITA’ DI PR E UFFICIO STAMPA

 

AUTUNNO AL GELLIVS: INCONTRI E NUOVE COLLABORAZIONI PER FESTEGGIARE VENT’ANNI DI STELLA MICHELIN

 Rum & Tapas nella Terrazza con il bartender Andrea Pomo e un doppio appuntamento nel ristorante con gli chef David Fiordigiglio e Accursio Craparo, ospiti di Alessandro Breda

 

Vent’anni di stella Michelin e una struttura che si reinventa: Gellivs, rinomato ristorante di Oderzo (Treviso), per celebrare il suo importante anniversario apre le porte a incontri e contaminazioni, annunciando gli eventi in calendario per l’autunno. Le date da segnare in agenda sono: giovedì 19 settembre in Terrazza Gellivs con il primo appuntamento tra cocktail e tapas di Explore Gellivsvenerdì 11 ottobre e giovedì 7 novembre con Rincontri, le cene a quattro mani in cui lo chef Alessandro Breda ospita grandi nomi del panorama culinario italiano. ​

 

Agli appuntamenti in programma si aggiungeranno nei prossimi mesi molti altri eventi che racconteranno la nuova anima di Gellivs: un luogo contemporaneo, poliedrico, suddiviso in tre aree principali. Con vista sulla Piazza Grande di Oderzo, la Terrazza Gellivs è dinamica, fresca e conviviale, un locale dove assaporare aperitivi, cocktail d’autore e piatti sfiziosi. Spazio Gellivs è invece un ambiente multifunzionale, ideale per programmare esperienze e appuntamenti speciali, organizzati con cura sartoriale. Infine il ristorante sorge in un castello medievale ed ex carcere, arricchito dagli antichi reperti di un’abitazione patrizio-romana. Qui la storia si fonde con l’architettura contemporanea, un sito archeologico diventa dimora dell’eccellenza culinaria trevigiana. ​ ​

 

Proprio nella nuova terrazza, giovedì 19 settembre dalle ore 19.00 alle 23.00, i miscelati a base di rum realizzati dal resident barman Lucas Kelm e da Andrea Pomo, brand ambassador di Santa Teresa 1796, saranno i protagonisti della serata assieme alle quattro creazioni elaborate dalla brigata del ristorante Gellivs. Un appuntamento aperto a tutti, che vuole avvicinare gli amanti degli spirits e della cucina gourmet ad abbinamenti innovativi, fuori dagli schemi ed estremamente deliziosi. ​

 

A ottobre torna invece Rincontri, la serie di appuntamenti ideata dal padrone di casa Alessandro Breda e iniziata lo scorso 6 marzo con Terry Giacomello, chef del Ristorante Nin* di Brenzone sul Garda (Verona). L’ospite d’eccezione di venerdì 11 ottobre sarà il giovane talento David Fiordigiglio. Nato nel bergamasco con origini napoletane, lo chef emergente vanta nel suo percorso collaborazioni in ristoranti pluristellati – come Da Vittorio, Joia ed Enrico Bartolini al Mudec in Italia e DiverXO in Spagna – e partecipazioni in importanti trasmissioni televisive dove con il suo sorriso trasmette la sua grande passione per il mondo della cucina. Giovedì 7 novembre, invece, Gellivs ospiterà “il cuoco delle due Sicilie” Accursio Craparo: lo chef stellato nel suo ristorante di Modica (Ragusa) propone un’esperienza culinaria che unisce la Trinacria dell’est a quella dell’ovest attraverso le ricchezze della natura, di mare e di terra. In entrambi gli incontri a quattro mani verrà presentato ai commensali un menu da sei portate, in cui i piatti di Alessandro Breda troveranno la giusta sinergia con quelli degli chef ospiti, che di volta in volta porteranno la loro esperienza, il loro territorio e le loro tradizioni gastronomiche. ​

 

Per informazioni, prenotazioni e costi scrivere a info@gellivs.it o contattare il numero 0422 713577.

Il “Serralunga Day” a Fontanafredda giunge alla sua terza edizione. Un anno all’insegna delle novità per la prima giornata mondiale dedicata al Barolo del Comune di Serralunga d’Alba, con un risvolto sempre più internazionale e i produttori al centro: presentata in anteprima l’annata 2021.

 


Si è svolto, nella splendida cornice del primo Villaggio Narrante d’Italia, nel cuore delle Langhe Patrimonio Unesco, il “Serralunga Day”. A 33 anni dalla nascita della menzione comunale, lo scorso 13 settembre il clou della stampa specializzata e dei critici italiani e internazionali si è nuovamente riunito assieme ai produttori per celebrare questa denominazione. Una giornata all’insegna della condivisione, con la degustazione in anteprima e il confronto sull’annata 2021.
 
Serralunga d’Alba (CN), 16 settembre 2024 – Ha avuto luogo venerdì 13 settembre la terza edizione del “Serralunga Day”, progetto voluto dai produttori del Barolo del Comune di Serralunga d’Alba per celebrare e valorizzare questa importante menzione. Il “Serralunga Day” nasce dal desiderio di tutti i produttori della denominazione di dare vita a un momento di confronto e scambio sulle diverse interpretazioni del territorio e delle annateconcretizzandolo in una presentazione dei loro Barolo più iconici a critici, stampa e ristoratori: un’iniziativa che mette al centro una menzione comunale unica, sinonimo di qualità e apprezzata in tutto il mondo.
 
Fontanafredda è riuscita a riunire 27 produttori di Barolo del Comune di Serralunga d’Alba, un numero sempre in crescita per la presentazione in anteprima assoluta dell’annata 2021 di questo grande vino, introducendo al contempo ulteriori novità rispetto alle edizioni passate: tre Master of Wine alla guida della grande degustazione per questa terza edizione dell’evento in cui si è deciso di tornare alla modalità “alla cieca”, decontaminando da ogni possibile pregiudizio o commento esterno l’assaggio dei vini. Ferma la presenza dei ristoratori di Alba, Langhe e Roero, a cui è stato dedicato un intero momento della giornata. Dopo la degustazione del mattino riservata alla stampa, quest’anno in lingua inglese, il pomeriggio è stato dedicato ai ristoratori, con l’introduzione di un nuovo format, il Round Table del Serralunga Day: solo su prenotazione, uno “speed date” del vino, 15 minuti a tavolo con 3 produttori a turno.  
 
produttori presenti sono stati, in ordine alfabetico: Alessandro Rivetto, Angelo Negro, Bersano, Franco Boasso, Cantina del Nebbiolo, Cascina Adelaide, Diego Rivetti, Domenico Clerico, Enrico Serafino, Ettore Germano, Famiglia Anselma, Fontanafredda, Garesio, Giovanni Rosso, Luigi Baudana, Luigi Vico, Mauro Veglio, Palladino, Pico Maccario, Podere Gagliassi, Principiano Ferdinando, Schiavenza, Tenuta Cucco, Tenuta Rocca, Viberti Osvaldo, Villadoria, Vite Colte.
 
La giornata è stata introdotta da un ospite speciale ormai affezionato all’evento, il primo Master of Wine italiano e brand ambassador di Vinventions Gabriele Gorelli, che ha anche guidato la degustazione, insieme a Annette Scarfe, Master of Wine di Singapore, e Justin Knock, Master of Wine Australiano. Al termine di questa, una super giuria composta da Gorelli stesso e 4 rappresentanti di categoria (stampa italiana, stampa estera, Master of Wine e produttori), ciascuno eletto dagli appartenenti al medesimo gruppo, ha assegnato un punteggio all’annata 2021 e ne ha redatto il Ritratto, un commento approfondito che ne rivela le molteplici sfumature e le caratteristiche che la contraddistinguono. Forte anche la presenza delle istituzioni, nelle personalità di Sergio Moscone, sindaco di Serralunga d’Alba, e Sergio Germano, nuovo Presidente del Consorzio di Tutela del Barolo e Barbaresco, alla sua prima inaugurazione di quest’ importante giornata: «siamo soddisfatti del successo della manifestazione, che ha raggiunto la terza edizione a riprova dell’importanza del territorio di Serralunga e dei suoi produttori. La menzione di Serralunga è anche la più rivendicata tra quelle comunali, che iniziano a essere sempre più riconosciute e apprezzate, in primis dalle cantine e dal mercato. La comunale, infatti, riesce a esprimere bene, grazie al lavoro di concerto dei produttori, il territorio: la sua potenza, la struttura e la longevità» afferma Germano.
 
I cosiddetti “Serralunga writers”, pool selezionato di giornalisti e critici, al termine della degustazione hanno elaborato un manifesto descrittivo dell’annata, intitolato “Barolo Serralunga d'Alba 2021, il ritratto del presente che guarda al futuro”: “L'annata 2021 celebra un'individualità audace che nasce dall’incontro tra uno spirito solare e una struttura importante. Da un lato i colori vibranti dell'impressionismo, dall’altro la geometria del cubismo. Un’annata che non va semplicemente valutata, ma contemplata in prospettiva, come un’opera d’arte. La sua missione è l’evoluzione. Coniuga l’armonia delle grandi vendemmie del passato con la capacità di esprimersi piacevolmente nel presente. Tra le sue peculiarità, energia, sostanza, eleganza e forza. L’annata 2021 è interprete fedele del nostro tempo. Offre freschezza, tannini dinamici e frutto intenso. Vive la contemporaneità accettando pienamente la sfida, propria della denominazione, dello scorrere del tempo. Con densità e rigore il Barolo di Serralunga d’Alba si prende cura con consapevolezza del potenziale e del valore del suo terroir”.
 
Per concludere, le novità sperimentate lo scorso anno in occasione della tradizionale Cena di Gala sono state mantenute: la serata durante la quale è possibile degustare i Barolo del Comune di Serralunga d’Alba dei migliori produttori della menzione ha aperto ancora una volta al pubblico 100 posti, e si è optato nuovamente per una cena a 10 mani: questa ha coinvolto, dall’aperitivo all’ultima portata, 5 ristoratori di Serralunga (Vinoteca Centro Storico, Tota Virginia, Osteria Tre Case, La Rosa dei Vini e, naturalmente, Guido Ristorante). Il ricavato della cena verrà devoluto, come avvenuto lo scorso anno, a un’associazione territoriale che propone un progetto dedicato alle famiglie con bambini malati di cancro che hanno ultimato le terapie e iniziato il loro percorso di recupero: LA COLLINA DEGLI ELFI di Govone.
  

FIERA DEI VINI 2024: A PIACENZA TRA I FILARI DI VITI PER SCOPRIRE I TESORI DELL’ENOLOGIA ITALIANA



Il terzo weekend di novembre nel capoluogo emiliano tre giorni dedicati al vino dove degustare, acquistare, partecipare a masterclass e focus dedicati. Prevendite online già attive

 

Dal 16 al 18 novembre 2024 a Piacenza Expo torna la Fiera dei Vini. Oltre 200 le aziende – da tutte le regioni d’Italia e anche oltreconfine – che alla data attuale sono state selezionate per partecipare all’evento. Nell’edizione 2024 la mostra mercato presenterà un programma ancora più ricco per i visitatori che potranno muoversi tra gli stand per scoprire nuove realtà vitivinicole ma anche fare acquisti in vista delle festività, prendere parte alle masterclass condotte da esperti degustatori di vino e di olio, seguire approfondimenti sul rapporto tra vino, turismo e territorio, scoprire nuovi progetti e interessanti pubblicazioni nell’arena dedicata e partecipare a mostre collaterali. La giornata del lunedì sarà come da tradizione dedicata a sommelier, operatori e addetti ai lavori con proposte studiate appositamente.
​Le masterclass, due per giornata e acquistabili online a 25 euro cadauna, con focus su diverse categorie, saranno l’occasione per scoprire alcune eccellenze dei produttori presenti in fiera. I partecipanti verranno accompagnati in queste suggestive esplorazioni da quattro ambasciatori del gusto: Antonello Maietta, Former President di AIS (Associazione Italiana Sommelier), giornalista e divulgatore enogastronomico, Roberto Donadini, Presidente di FISAR (Federazione Italiana Sommelier Albergatori e Ristoratori), Vito Intini, Presidente di ONAV (Organizzazione Nazionale Assaggiatori Vino) e Luigi Caricato, scrittore, giornalista e direttore del magazine Olio Officina.
​Tra le attività dell’esposizione, che si propone di promuovere anche l’aspetto culturale del settore vitivinicolo, da segnalare – forte del successo raccolto l’anno scorso – il ritorno di Filari di Libri, lo spazio riservato alle presentazioni di volumi nel padiglione principale della fiera. Finestre di 30 minuti saranno a disposizione di autori indipendenti che vogliano presentare pubblicazioni sui temi del vino e dell’enoturismo, di case editrici e librerie specializzate in enologia, gastronomia, viaggi, storia del vino e agricoltura, per confrontarsi con un pubblico di appassionati.
​La biglietteria online per l’ingresso alla Fiera dei Vini 2024 è già attiva al link piacenzaexpo.vivaticket.it/it/tour/fiera-dei-vini-2023/3582in prevendita fino al 30 ottobre al prezzo scontato di 20 euro per il biglietto giornaliero. Il costo del ticket giornaliero senza riduzioni è di 25 euro, ma è possibile anche optare per la soluzione di un biglietto cumulativo, al prezzo di 40 euro per l’accesso a due giorni di evento. Per coloro che sono affiliati alle associazioni di settore AIS, ONAV, FISAR, ASSOSOMMELIER è riservato un biglietto ridotto giornaliero al costo di 15 euro, che può essere richiesto scrivendo a ufficio.commerciale@piacenzaexpo.it.

 

Piacenza, Fiera dei Vini in breve

 

Quando: sabato 16, domenica 17 e lunedì 18 novembre 2024
Dove: Piacenza Expo
Orario di apertura al pubblico:
​sabato e domenica dalle 11.00 alle 19.00 – lunedì dalle 10.00 alle 16.30
Ingresso: 25,00 euro comprensivo di bicchiere per degustazioni – ridotto 15,00 euro per convenzioni con associazioni di settore. I minorenni non pagano l’ingresso e non possono effettuare degustazioni
Parcheggio: gratuito
Info utili: carrelli disponibili per gli acquisti; sconti ai visitatori per ingresso a musei cittadini
Segreteria Organizzativa: Piacenza Expo Alessandra Bottani fieradeivini@piacenzaexpo.it – 0523.602711


Credits Foto Sara Fenu

 


 



 

20 settembre Giornata Nazionale per il Sociale di AIS a Mestre

 


Ore 10 Novotel Venezia Mestre Castellana, via Ceccherini 21

 

Il 20 settembre 2024 alle ore 10 presso il Novotel Venezia Mestre Castellana (via Ceccherini 21) si svolgerà la seconda Giornata Nazionale AIS per la Sostenibilità e il Sociale, intitolata “AIS ETS. Fondare valori futuri su basi sostenibili e solidali”.

Inclusione, solidarietà, attenzione ai diritti dei più fragili e sostenibilità rappresentano il fil rouge della Giornata che AIS, la più grande associazione di professionisti del vino nel mondo con oltre 40.000 soci, ripropone anche quest’anno dopo il grande successo del 2023.

L’iniziativa, che si avvale del patrocinio della Regione Veneto, vedrà i saluti di Sandro Camilli, Presidente AIS Italia, e Gianpaolo Breda, Presidente AIS Veneto. È poi prevista la partecipazione di Gianluca Cornelio Meglio, esperto nel settore agroalimentare, che illustrerà come un modello organizzativo sostenibile possa mettere al centro le persone, promuovendo il benessere dei lavoratori e delle comunità coinvolte nella filiera produttiva; Carlos Veloso dos Santos, che condividerà il progetto etico di Amorim Cork Italia, dimostrando come la produzione di sughero possa essere un esempio virtuoso di economia circolare e rispetto per l’ambiente; Enrico Tacchini, esperto di comunicazione, guiderà i partecipanti attraverso il passaggio dall’editoria tradizionale a quella digitale evidenziando i vantaggi ambientali di questa transizione e le opportunità per il settore del vino. Infine, Raffaele Massa, sommelier e formatore, porterà la sua testimonianza relativa al progetto “Il Sommelier Astemio” e la sua esperienza nell’ambito della disabilità nella ristorazione e nell’accoglienza.

La mattinata proseguirà con la presentazione del progetto “Adotta una vigna con AIS Veneto” da parte di Piero Pellegrini e Gianpaolo Breda, in cui si unisce la formazione dei sommelier al sostegno della Fattoria Sociale Casa di Anna, che promuove l’inclusione sociale attraverso il lavoro agricolo, piantando un vigneto di uve resistenti (PIWI) gestito da persone fragili. “Adotta una Vigna” è un esempio concreto di come la passione per il vino possa essere un veicolo di inclusione e sostenibilità.

La Giornata si concluderà con l’intervento di Camillo Privitera, responsabile Area Eventi di AIS. L’iniziativa è promossa sotto l’insegna di AIS4AID che esprime la volontà e l’impegno dell’Associazione Italiana Sommelier nel campo del sociale, della solidarietà, dell’inclusività: AIS, infatti, è un’Associazione Ente del Terzo Settore (ETS) che svolge un impegno attivo e concreto nella valorizzazione dei territori e delle buone pratiche investendo risorse a favore delle comunità, con una grande attenzione alla sostenibilità economica, sociale ed ambientale.

Tutti i progetti e le iniziative solidali di AIS4AID attualmente in corso sono consultabili sul sito web dell’Associazione Italiana Sommelier.

Nel pomeriggio, inoltre, si svolgerà il Concorso “miglior Sommelier del Veneto”, con proclamazione del vincitore e assegnazione dei premi.

 

LA CARICA DEI DUECENTO VINI TOP PER GOLOSARIA

 




 Lo storico riconoscimento Top Hundred da 23 anni firmato da

Paolo Massobrio e Marco Gatti porta sul palco della rassegna
 i 100 migliori vini d’Italia novità (+ 100 storici)

 

Alessandria, 16 settembre 2024

 

Il 2024 è l'anno della conferma per questa nuova formula dei Top Hundred che, accanto ai 100 migliori vini italiani novità assolute, dallo scorso anno annovera le Top Storiche, ovvero 100 cantine già premiate negli anni precedenti, ma con la scommessa di esserci con un vino diverso da quello delle edizioni passate. Duecento produttori si daranno quindi appuntamento domenica 3 novembre alle ore 11.00 sul palco di Golosaria, in un'edizione che si preannuncia ricca di novità a cominciare dalla sede. Quest'anno infatti la fiera occuperà un padiglione di Fiera Milano Rho e il vino sarà nel cuore dello spazio espositivo a celebrare l'unicità del gusto italiano che si specchia anche nelle tre diverse guide pubblicate dalla casa editrice omonima: IlGolosario prodotti e negozi, IlGolosario Wine Tour con 1.300 aziende che offrono un’esperienza e IlGolosario Ristoranti con quasi 4 mila segnalazioni giudicate coi faccini più o meno sorridenti. Tutte riunite anche in un'unica app: IlGolosario Totale.

 

Anche quest'anno – dice Paolo Massobrio – i Top Hundred forniscono la fotografia di un settore in continuo movimento dove sono sempre di più le etichette bio, per esempio, ma anche quelle che scommettono su vitigni autoctoni che rischiavano l’oblio. E poi l’inarrestabile ascesa dei giovani”.

 

La doppia selezione dei Top Hundred – spiega Marco Gatti – è il frutto di un anno intenso di degustazioni, in sede con la commissione che si riunisce ogni settimana e nelle diverse Anteprime in tutta Italia. Anche quest'anno sono migliaia le etichette assaggiate, dove le novità hanno sempre un posto di rilievo”.

 

Un quadro enoico unico, dunque, che quest’anno conferma le 21 etichette premiate in Piemonte fra le novità e 22 fra le storiche, segnando un vero e proprio record; a seguire la Toscana (16 novità e 10 storiche). La Lombardia, poi, registra una clamorosa impennata nelle novità (11), ma le sorprese arrivano anche dalla Calabria che con 4 cantine novità e 5 storiche raggiunge uno dei giganti della viticoltura nazionale come la Sicilia che, a sua volta, annovera 6 storiche e 3 novità.


Come ogni anno, il riconoscimento dei Top Hundred comprende anche i Top dei Top, ovvero l’eccellenza per ogni categoria, che in questa edizione registra alcuni dati curiosi. Partiamo dalla spumantistica dove si impone un piemontese fuori dalle grandi rotte: lo Spumante Brut Blanc de Blancs "Cin Cin Nato" (da uve baratuciat) della cantina Agriforest Giuliano Bosio di Almese, in Val di Susa (To). Anche il Top dei Top dei rossi segna una piccola rivoluzione: andiamo sì in Toscana, ma a salire sul podio è la denominazione Montecucco con il Montecucco Riserva Bio "Impostino" 2018 della Tenuta l'Impostino di Civitella Paganico (Gr). Il Top dei Top dei vini bianchi è pescato invece fra le cantine storiche, ovvero la Collina dei Ciliegi di Grezzana, che è uscita con il Veneto Bianco “Prea” 2021 (da uve garganega, pinot bianco e chardonnay). Per il Rosato si va al Sud: il Calabria Gaglioppo Rosato "Ligrezza" 2022 di Terre di Balbia di Altomonte (Cs). Infine, Top dei Top tra i passiti è una gloria della viticoltura lombarda: il Moscato di Scanzo di Pagnoncelli Folcieri di Scanzorosciate (Bg).


La selezione, con la descrizione dei vini, è pubblicata su ilGolosario.it, dove si può consultare la lista completa dei 100 + 100 Top Hundred, che saranno premiati ufficialmente domenica 3 novembre sul palco di Golosaria Milano, negli spazi della Fiera di Milano Rho. E qui le informazioni sono su golosaria.it

 

 

Adelisa Selimbašić Dust Bunny

 

Tra convivio e festeggiamenti all’insegna del buon bere. Il Collio accoglie le celebrazioni per il 60° anniversario della tradizione enologica della famiglia Livon.

 


In pieno clima di vendemmia e festa, l’11 e il 12 settembre, la famiglia Livon ha aperto le sue porte ad illustri ospiti, collaboratori e forza vendita per celebrare la ricorrenza del 60° anniversario dall’anno di fondazione.


Era infatti il 1964 quando Dorino Livon inaugurò la prima cantina di famiglia aprendo la strada a ben tre future generazioni di vignaioli.

Protagonista indiscusso delle celebrazioni è il Collio, il fil rouge e la terra che hanno permesso alla famiglia di raggiungere importanti traguardi nel mondo del vino.

La sensibilità di interpretazione e la passione che da 60 anni contraddistingue il loro “far vino” è il risultato più sincero del legame profondo con un territorio ineguagliabile, unico e generoso.


Sono stati due giorni dedicati proprio a questo territorio, ai vini Livon, all’accoglienza e alla convivialità ricordando la storia di questa realtà fondata da Dorino Livon, che sin dall’inizio, percepisce il potenziale enorme della sua amata regione.

Dorino Livon ebbe un richiamo profondo verso la Terra e ne nacque la volontà di ravvivare lo stretto rapporto con le colline del Collio, inimitabili per biodiversità, patrimonio culturale e caratteristiche pedoclimatiche.

Dopo 60 anni si può affermare a gran voce che la visione era talmente lungimirante ed appassionata,  che le generazioni future ne hanno ereditato i valori, coltivandoli anche in altri territori viticoli vocati al di fuori del Friuli.


Valneo Livon ricorda i passi compiuti dalla sua famiglia e gli obiettivi raggiunti con sacrifici e dedizione: “Siamo partiti dal Collio e anche se oggi i nostri vini sono distribuiti e conosciuti in più di 50 paesi del mondo ci piace mantenere sempre vivo il legame con questa terra e il ricordo del primo vigneto e della prima cantina Vencò a Dolegna, da cui tutto è partito”.


Matteo Livon parla di nuovi progetti e di prospettive future: “Entro fine anno porteremo a compimento la nuova cantina con cui abbiamo voluto omaggiare la nostra terra natia, Dolegnano. Qui dedicheremo ancora più attenzione all’ospitalità di alto livello e all’accoglienza al fine di regalare ai nostri visitatori esperienze indimenticabile in perfetto stile friulano”.


La cantina prevede una zona dedicata all’affinamento in botti di rovere selezionato ed anfore, gli uffici commerciali ed infine un’enoteca aziendale e locali adibiti alle degustazioni.


La profonda tradizione, i valori della continuità e la filosofia produttiva etica e sostenibile firmano da 60 anni gli investimenti dell’Azienda Agricola Livon nel Collio e non solo. Nelle prestigiose terre del “Gallo Nero”, nel cuore del Chianti Classico fondano Borgo Salcetino.


Anche il fascino genuino dell’Umbria ha rapito il loro cuore, dal 2001 gli investimenti nella terra natia del Montefalco Rosso e patria del Sagrantino investono in enologia di eccellenza e ospitalità di qualità. Progetti in crescita esponenziale e sfide continue che senz’altro puntano a completare ancor più una collezione di vini di qualità e stimolanti per tecnici del settore ed enoappassionati.


sabato 14 settembre 2024

Borghi d'Europa e la collaborazione informativa con il Parlamento Europeo – La presentazione a Casa al Traghetto a Baiana di Torviscosa

 





La presentazione del progetto 'Borghi d'Europa e la collaborazione informativa con il Parlamento Europeo', si è svolta a Baiana di Torviscosa, presso il ristorante Casa al Traghetto.


Il locale è situato ai margini della bassa pianura friulana, inserito in una tenuta agricola oggi di proprietà delle famiglie Andretta e Doris. Affacciato sul fiume Aussa, vicino allo sbocco sulla Laguna di Marano, ex casa di caccia della famiglia Ferruzzi, un tempo proprietaria delle campagne circostanti, venne trasformato in ristorante nel 1998 ed è tuttora gestito dalla famiglia Missio.



L'intervento di Laura Panizutti, consulente finanziario e patrimoniale, partner di informazione di Borghi d'Europa sui temi della finanza etica e sostenibile, ha tracciato un ricordo vivo e commosso di Ennio Doris.




Enrico Monticolo, sindaco di Torviscosa, ha raccontato la partecipazione del suo Comune al progetto, in particolare alle iniziative che intendono collegare i borghi e le città di fondazione. Renzo Lupatin, giornalista, presidente di Borghi d'Europa ha già visitato la Città




Carlo Ballarin, consiliere comunale di Cervignano del Friuli, delegato per i rapporti con la rete BELC del Parlamento Europeo, ha confermato l'interesse per le azioni del Percorso Borghi della Storia, che coinvolgerà il suo Comune.


Il Percorso Internaziona Aquositas, le Vie d'Acqua, toccherà il Comune di Palazzolo dello Stella, che ha già iniziato a documentare la propria storia con un dossier informativo curato dall'Assessore alla Cultura Antonella Zanello.


Vi sono stati poi gli interventi di alcune Aziende del territorio, a conferma che le iniziative di informazione si rivolgono ai protagonisti della vita sociale culturale e produttiva.



Massimo Bassani, in un lucido e commovente intervento, ha raccontato la storia della sua Azienda (Isola Augusta) e della amicizia e collaborazione con il grande giornalista enogastronomo Luigi Veronelli. Le parole di Bassani hanno avuto subito un risultato : a fine ottobre si terranno nel Basso Friuli gli incontri di Veronelliana, il percorso che Borghi d'Europa dedica a Luigi Veronelli, con 10 tappe inserite nel progetto di collaborazione informativa con il Parlamento Europeo.




Da Torviscosa non potevano mancare la voce e la testimonianza di Damiano Ghini, Presidente PROMETA

PROMETA partecipa e controlla aziende che svolgono principalmente attività per il mondo alberghiero e ristorativo, attraverso servizi di qualità e ad alto tasso di innovazione.

“ Il nostro gruppo crea un presente affidabile, performante e innovativo, in cui le persone e la tecnologia rappresentano la chiave del nostro successo ”.




L'Enologo Roberto Marcolini, direttore della Tenuta Ca' Bolani di Cervignano del Friuli e Presidente del Consorzio Tutela Vini Doc Friuli Aquileia, ha raccontato i vini della propria Azienda. "La verdeggiante e rilassante tenuta Ca' Bolani, sorge nel cuore della Doc Aquileia: una prestigiosa area in provincia di Udine che si affaccia sulla Laguna di Grado e prosegue a nord, verso Aquileia e Cervignano del Friuli, fino a raggiungere la storica fortezza di Palmanova.Con una superficie totale di 890 ettari, di cui circa 570 vitati, Ca' Bolani è la più importante estensione a vigna del Nord Italia ed è nota, tra le eccellenze del Made In Italy, grazie ai suoi prestigiosi vini che vengono sovente premiati durante importanti competizioni a livello internazionale. "




Alessio Dalla Barba, giornalista e sommelier Ais di Milano, ha guidato poi la degustazione dei vini di Isola Augusta e Ca' Bolani, degustazione che ha accompagnato la cucina di Casa al Traghetto, che mantiene, nel tempo, la linea di patron Livio : "..predilige le padelle, la piastra e il forno. Padelle sulle quali distende le capesante, gli scampi, le cappelunghe, e si fa aiutare soltanto dal sale e da un filo d’olio crudo versato al momento del servizio. Lo stesso tipo di cottura per i calamari, le sogliole, il rombo, il branzino. Con una scelta particolarmente attenta della materia prima, che Livio si procura ai mercati del pesce di Grado (GO) e di Marano Lagunare UD). E, a volte, anche a Caorle (VE) per quanto riguarda i prodotti ittici particolari, come gli ‘zotoli’, i piccoli calamari, e le ‘moleche’, i granchi che perdono la struttura cheratinica, il guscio esterno, al tempo della mutazione. "


Con sede a Udine in Friuli Venezia Giulia, PROMETA opera attraverso le aziende del gruppo in Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna e Sardegna.Con sede a Udine in Friuli Venezia Giulia, PROMETA opera attraverso le aziende del gruppo in Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna e Sardegna.Con sede a Udine in Friuli Venezia Giulia, PROMETA opera attraverso le aziende del gruppo in Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna e Sardegna.Con sede a Udine in Friuli Venezia Giulia, PROMETA opera attraverso le aziende del gruppo in Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna e Sardegna.