Nota
per il suo costante impegno sul fronte della ricerca in ambito
vitivinicolo, la cantina Librandi ha fatto da sempre del tema della
sostenibilità un argomento di centrale importanza. Questo impegno
sociale, economico e ambientale si è consolidato lo scorso anno con
l’ottenimento della certificazione Equalitas e con la pubblicazione del
primo Bilancio di Sostenibilità. “Nel
corso del 2021 e del 2022 - spiega Paolo Librandi - abbiamo realizzato
significativi investimenti con l’obiettivo di un maggiore efficientamento energetico
e tecnologico dell’area di cantina: nuove macchine e l’ammodernamento
degli impianti di refrigerazione, con il proposito di ridurre il consumo
di energia elettrica del 10% e ottimizzare il rapporto tra immissione
di energia e rendimento. Parallelamente abbiamo avviato un percorso di
conversione del packaging mediante l’impiego di materiali ecosostenibili
e portato avanti delle iniziative di sostenibilità sociale, tra cui un
progetto per il riciclo del sughero che verrà a breve lanciato”. Ulteriore
impulso a questo importante percorso, accanto alla realizzazione di
attività culturali come il completamento del museo del vino VI.TE.S, è
stato inoltre dato nel corso del primo semestre del 2022, con la
riconferma della certificazione Equalitas e l’avvio di nuovi progetti: “In un’ottica di costante automiglioramento - continua Raffaele Librandi - in questi mesi abbiamo concluso il calcolo e l’analisi degli indicatori di Carbon Footprint (emissioni di CO2 e altri gas serra) e Water Footprint (impatto
idrico), con il fine di impostare un percorso di compensazione delle
emissioni prodotte dall’azienda. Il tutto con l’obiettivo di acquisire
informazioni e dati utili per la formulazione di futuri progetti e
iniziative concrete per la riduzione dei consumi e dell’impatto che,
come azienda, abbiamo sull’ambiente. Si tratta di primi ma
importantissimi passi che stanno dando forma e sostanza a un percorso in
cui crediamo molto e che mira a raggiungere la carbon neutrality, ossia la neutralità climatica". Il
calcolo degli indicatori è stato realizzato a seguito della raccolta di
dati aziendali, come indicato nello Standard Equalitas; tali dati sono
poi stati analizzati da un team di esperti e i risultati mettono in luce
le aree di miglioramento su cui l’azienda si concentrerà nei mesi a
venire: Dall’analisi degli indicatori di Carbon Footprint emerge come le
principali voci di consumo siano costituite dalla produzione di energia
elettrica, dalla produzione indiretta del packaging (bottiglie, tappi,
etichette, ecc.) e dal loro trasporto. Sul fronte della Water Footprint,
invece, oltre ai consumi diretti di acqua in cantina, ad essere
chiamate principalmente in causa sono le voci relative alla produzione
degli imballaggi e dell’energia elettrica. "È nostra responsabilità - conclude Teresa Librandi -
assumerci questi impegni e lavorare per raggiungere gli obiettivi
assunti nel nostro bilancio di sostenibilità mossi dal comune desiderio
di rispettare e tutelare il nostro patrimonio ambientale, bene
inestimabile per le presenti e future generazioni” |
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