L’estate sul Garda ha i profumi di lavanda, quelli del mosto e i colori
della vendemmia anticipata. In questo contesto Almavite, Wine Resort
& Spa agriturismo immerso nel verde delle colline moreniche a due
passi da lago di Garda, ha lanciato la prima edizione del festival
dell’Acino: tutti i mercoledì e il sabato sera, dall’aperitivo alla cena
e dopocena, la musica sarà protagonista insieme al territorio. Il primo
appuntamento di agosto è previsto per mercoledì con “estate italiana
–Moramur“ dalle 20: le musiche italiane più celebri del passato e del
presente, interpretate da voce femminile e chitarra dal duo Moramur.
Un’esperienza a 360 gradi di gusto, suoni, profumi e sensazioni in pieno
stile italiano. Sabato 6 agosto sarà la volta di “vigna del mar –
Simone Mor“ in una serata in stile italo-latina con la voce del
musicista del polistrumentista che accompagnerà la serata con la sua
chitarra flamenco. Mercoledì 10 agosto sarà invece “lavanda lounge“ con
live dj set dj mauri dalle 19 e 30 alla mezzanotte. Sabato 13 agosto
protagonista “wine, food &.. smooth mood – smooth mood“ dalle 20 con
cena by Acino restaurant e music by smooth mood. Un duo di giovani
ragazzi che segue la filosofia “ogni posto ha il suo suono”, creando in
base alla situazione, musica di diverse atmosfere utilizzando la loro
loop station e strumenti elettronici. Il lbis del gruppo è previsto poi
per sabato 27 agosto. Lunedì 15 agosto andrà in scena il “ferragosto
party @ Almavite – dj Mauri & Simone Mor“ che accompagnerà l’inizio
della serata con voce e chitarra e successivamente live dj set dj mauri
per il party fino mezzanotte.
“Il cibo è molto di più della lista di
piatti che leggiamo in un menu - ha spiegato Ilaria Prandelli, manager
di Almavite -. Da sempre ci è difficile dividere il cibo e i calici del
vino dalla storia, dall’arte, dalla lingua e dalla cultura in generale.
All’Acino, grazie allo chef Mattia Marini, la grammatica del gusto si
coniuga con la lingua e i tesori del territorio“. L’evoluzione del cibo
ha portato all’affinarsi del concetto di convivialità e anche di
ospitalità che nella cultura è segno distintivo. In questo senso
Almavite guarda al futuro unendo tradizione, cibo, enogastronomia e
musica. “La cucina non può essere intesa diversamente da una storia
d’amore - ha chiuso Prandelli -. E, come tutte le storie che meritano di
essere raccontate, richiede tempi e modi adeguati, è impossibile
improvvisare. Il produttore, inteso come artigiano del gusto, intesse il
suo operato sulla cura. Prendersi cura è un atto di amore. È la cura
che si mette e il tempo che si impiega nel dedicarsi: questi sono gli
elementi che fanno la differenza e questa regola si applica in tutto.
Nasce così il festival dell’Acino, per unire i gusti sotto un unico
grande palato“.
Nessun commento:
Posta un commento