Milano, 20 novembre 2020. A marzo 2020, Carolina Sandretto ha passato il primo lockdown da sola nella sua casa di famiglia in Toscana, circondata da oggetti del passato, legati alle donne della sua vita: le sue due amatissime nonne, e sua madre, che in quel periodo era lontana.
Ha iniziato a fotografare gli oggetti della casa – arredi, porcellane e minuzie – catalogandoli per forma e per colore, perché potessero rivelare le persone cui erano appartenuti e le loro diverse personalità, materializzando una presenza che riempisse il silenzio e la solitudine di quelle settimane.
In quegli stessi giorni, al tramonto saliva in terrazzo e fotografava la vista sul mondo esterno: la cupola del Duomo, la torre del campanile e le case intorno alla sua. Anche in questo caso la fotografia diventava una disciplina, per continuare a uscire, ammirare il paesaggio, riflettere sul tempo. Le fotografie – polaroid che l’artista ha sovraesposto più volte – sottolineano lo scorrere del tempo, lo rendono visibile, fisico, in quei giorni in cui sembrava immobile.
Così è nato Internal Memories | External Memories, un doppio libro d’artista, in edizione limitata, prezioso, poetico e a tratti struggente: due volumi tenuti insieme da un elastico in cui Internal Memories affronta i temi della memoria e delle eredità personali di ognuno, mentre External Memories racconta il passare del tempo, la percezione che ne abbiamo e l’illusione che la fotografia possa fermarlo.
Carolina Sandretto. Internal Memories| External Memories Edizione limitata: 199 copie | Stampa Fonte Grafica Milano
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