Magrè, Novembre 2020.”Questo
è stato davvero un anno di alti e bassi. È interessante notare che ciò
vale anche per l’andamento della vegetazione: non è stato un anno
facile. Spesso sono gli anni difficili che ricordiamo a lungo, per
quanto caratterizzati da eventi speciali e imprevedibili. Aspettiamo e
vediamo come si sviluppano i nostri vini", questo il pensiero di Alois Clemens Lageder in merito alla vendemmia 2020.
Sicuramente
un anno impegnativo anche in vigna: il periodo vegetativo è stato
caratterizzato da condizioni metereologiche altalenanti tra l'inverno e
la primavera. L'inverno è iniziato con temperature miti e pochissime
precipitazioni, seguito poi da un marzo piovoso e fresco. I mesi di
aprile e maggio si sono presentati con temperature superiori alla media,
con giornate per lo più luminose. Il sole, le alte temperature e la
siccità hanno fornito un inizio da record per la fioritura. A questo è
seguito un giugno con precipitazioni decisamente superiori alle medie
del lungo periodo. I mesi estivi di luglio e agosto sono stati
caratterizzati da giornate calde senza raggiungere record di caldo
estremo e con temperature notturne piacevolmente fresche. Tutti questi
fattori hanno portato ad un inizio della raccolta più anticipato
rispetto al solito. Durante la vendemmia la pioggia ha interferito più e
più volte, ma la Tenuta è riuscita comunque a “porre in cantina” in
tempo i vitigni critici.
Anche Lucas Pfister, responsabile dell’agricoltura, riconosce la particolarità di questo 2020: “Le
sfide di quest'anno non hanno certo reso facile il nostro lavoro. È
importante per noi essere riusciti comunque a garantire le nostre misure
di qualità. La difficoltà maggiore di quest’anno è stata quella di
occuparsi intensamente della salute delle piante, minacciata
ripetutamente dal pericolo di infestazioni fungine. Grazie all’impegno
di tutta la squadra, siamo riusciti a gestirle bene. Con orgoglio posso
riconoscere che i nostri sforzi degli ultimi tre anni nel campo della
potatura e della coltivazione del suolo stanno davvero mostrando il loro
effetto.” Ora si lavora in cantina con lo stesso rigore e puntando
dritti all’obiettivo che è quello di proporre al mercato vini freschi
ed eleganti che incarnano tutta la diversità dell’Alto Adige.
L’enologo Jo Pfisterer entra così nel dettaglio: “Sono
soddisfatto della vendemmia 2020, nonostante le condizioni fossero
molto impegnative. Da anni perseguiamo la strategia di un raccolto
anticipato. Quest'anno, è stata una mossa ancora più vincente. Non siamo
stati colpiti dallo scoppio delle bacche, in quanto abbiamo scelto il
momento ideale giocando tra i vari vitigni e varietà. L’annata sarà
caratterizzata da valori di zuccheri più alti e acidità più bassa. Per
mantenere la freschezza dei nostri vini, lavoriamo con una vinificazione
che prevede il contatto con le bucce e i raspi. Continueremo a
sviluppare questi metodi. Ci aspettiamo un anno entusiasmante in cantina".
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