Terzo appuntamento di FURLA SERIES #01
Time after Time, Space after Space
A cura di Bruna Roccasalva e Vincenzo de Bellis
Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria, fino a esaurimento posti
Le prenotazioni verranno aperte mercoledì 10 gennaio
Le prenotazioni verranno aperte mercoledì 10 gennaio
Registrazioni su www.eventbrite.it
Museo del Novecento e Fondazione Furla presentano Adelita Husni-Bey, artista italo-libica che per il terzo appuntamento di Furla Series #01 - Time after Time, Space after Space presenta Frangente/Breaker, una performance in tre atti che si snoda lungo un percorso all’interno e all’esterno degli spazi museali.
I
rapporti di potere, le dinamiche relazionali e la pedagogia sono
tematiche centrali nella ricerca di Adelita Husni-Bey che si declina in
vari media e spesso si avvale di collaborazioni multidisciplinari.
Basandosi su un’idea partecipativa di performance, l’artista organizza
articolate situazioni laboratoriali, indagando il rapporto tra
dimensione individuale e collettiva.
Frangente/Breaker
è una performance in tre atti che mette insieme un intervento
site-specific, la rielaborazione in chiave performativa di un lavoro
sonoro del 2013 e un’azione pubblica del 2011 per creare un unico
momento di riflessione sull’autorità, sull’idea di barriera e di
confine, sul concetto di nazionalismo e la percezione dell’altro.
Il primo atto, Cementarmato
(2018), è una performance di natura partecipativa che coinvolge il
pubblico attivando una sua interazione con la collezione del museo.
Invitando gli spettatori all’osservazione e alla lettura di una
selezione di opere esposte, l’artista declina il suo interesse per la
pedagogia anarco-collettivista e per il teatro, coinvolgendoli in un
esercizio di immaginazione ispirato al Teatro dell’Oppresso.
Il secondo atto intitolato Sull’Esilio
(2018) riflette in modo complesso sulle idee di patria, radicamento e
lavoro. Basato su un’opera sonora realizzata da Husni-Bey nel 2013, la
performance coinvolge alcuni residenti del centro di accoglienza per
migranti presso l’ex-caserma Montello di Milano: tre coppie composte da
un insegnante di italiano e da una persona recentemente migrata in
Italia, leggono una serie di testi scritti da esiliati. Durante la
lettura affiora il rapporto tra l’insegnante, che rappresenta il paese
“d’accoglienza”, e la persona “esiliata” che chiede supporto nella
lettura. Gli autori dei testi includono figure storiche quali lo
scrittore palestinese Samih al-Qasim, l’agitatrice anarchica Emma
Goldman e il poeta elegiaco Ovidio, attraversando così epoche e
territori diversi.
Il terzo e ultimo atto, intitolato Azione per una Catena Umana
(2011), prende spunto dalla costruzione dei muri anti-inondazione e
vede protagonisti due gruppi di performer che lottano per la
realizzazione della propria barriera di protezione, senza mai riuscire
nel loro intento.
Ispirata in parte al saggio Reflections on Exile
(2002) in cui Edward W. Said afferma che “tra il nazionalismo e l’altro
c’è la proscrizione - il ‘fuori’, dove chi non è benvenuto viene
dimenticato. Questo è il pericoloso territorio della non-appartenenza”, Frangente/Breaker
– termine dal molteplice significato che indica sia un’onda che la sua
estensione, sia una barriera che una situazione difficile o una
circostanza rischiosa – è un percorso all’interno delle dinamiche
sociali e politiche che regolano la nostra relazione con l’“altro”, un
invito a riflettere sulle nozioni di nazione, comunità e dislocamento
all’interno del complesso scenario della contemporaneità.
Adelita Husni-Bey. Frangente/Breaker è il terzo appuntamento di Furla Series #01 - Time after Time, Space after Space,
un programma dedicato alla performance che, attraverso cinque focus su
altrettanti artisti di generazioni e provenienze differenti, presenta
una pluralità di approcci a questa forma espressiva.
La
programmazione, iniziata nell’autunno 2017 con i due eventi dedicati a
Simone Forti e ad Alexandra Bachzetsis, prevede altri due appuntamenti
con Paulina Olowska (6 marzo 2018) e Christian Marclay (13-14 aprile
2018).
Si
ringraziano Zona 8 Solidale e il gruppo di teatro migranti Macao per la
partecipazione alla performance. Zona 8 Solidale è una rete composta da
associazioni, partiti, sindacati e singole persone con l’obiettivo di
costruire un modello di accoglienza aperto e favorire lo scambio di
esperienze dentro e fuori la caserma Montello di Milano, centro di
accoglienza temporaneo per circa 270 richiedenti asilo, recentemente
smantellato. Zona 8 Solidale si è opposta allo sradicamento dei
residenti della Montello dal loro contesto lavorativo, sociale e
culturale adottivo.
Adelita Husni-Bey. Frangente/Breaker
17 e 18 gennaio 2018
ore 19.00
Museo del Novecento, Milano
Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria, fino a esaurimento posti
Le prenotazioni verranno aperte mercoledì 10 gennaio
Registrazioni a questo link
https://www.eventbrite.it/d/italy--milan/furla-series-#01/?crt=regular&sort=best
Le prenotazioni verranno aperte mercoledì 10 gennaio
Registrazioni a questo link
https://www.eventbrite.it/d/italy--milan/furla-series-#01/?crt=regular&sort=best
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