I cjarsòns
sono il piatto simbolo della Carnia e come la Carnia, verdissima e
incontaminata montagna del Friuli, hanno una sorprendente molteplicità
di aspetti, tant’è che se ne contano una cinquantina di versioni. Sorta
di grandi ravioli in cui salato e dolce si miscelano armoniosamente, il
loro ripieno varia non solo da paese a paese, ma anche da famiglia a
famiglia. La ricotta che ne
costituisce la base, infatti, viene impastata con una ricchissima
varietà di ingredienti: spezie, frutta secca, uva sultanina, aromi
orientali, erbe aromatiche, mele, mentuccia, erbe primaverili… Tocco finale, il condimento, uguale per ogni versione: una semplice spolverata di scuete fumade (ricotta affumicata) e ont (burro fuso).
La loro origine è legata ai cramârs,
i venditori ambulanti di spezie che, dal ‘700, attraversavano a piedi
le Alpi per vendere nei paesi germanici la loro preziosa ed esotica
mercanzia acquistata a Venezia e riposta nella crassigne, una sorta di piccola cassettiera di legno che portavano a mo’ di zaino sulle spalle. Quando tornavano a casa, era festa grande e le donne preparavano i cjarsòns, unendo alla ricotta quanto rimaneva sul fondo dei cassetti della crassigne. Ovviamente, gli ingredienti variavano di volta in volta, di anno in anno, di casa in casa.
A questo gustoso piatto è dedicato una grande festa, I Cjarsòns, la tradizione della Carnia, che animerà domenica 4 giugno l’incantevole borgo di Sutrio. 10 i punti di degustazione
allestiti negli angoli più caratteristici del paese, dove si potranno
gustare i sapori inconsueti di questo cibo d’origine sicuramente povera,
ma complesso e ricco d’ingredienti quanto un piatto di alta
ristorazione. 10 i paesi di tutte le vallate della Carnia coinvolti, che proporranno ognuno la propria ricetta. Si potranno così mangiare cjarsòns
salati o dolci, insaporiti da erbe primaverili o da piccole scaglie di
cioccolato, con melissa e cipolla oppure con pere secche e carrube,
accompagnati ai più pregiati vini di grandi aziende friulane,
selezionati per l’occasione.
Per chi vorrà poi imparare a preparare i cjarsòns,
sabato 3 saranno organizzati un’escursione guidata per raccogliere e
conoscere e le erbe che ne comporranno il ripieno e un corso di cucina
con una signora di Sutrio che insegnerà come fare al meglio i “Cjarsòns di Sudri”.
Per
vivere a pieno la festa, si può alloggiare a Sutrio a Borgo Soandri,
l’albergo diffuso con le stanze (o meglio mini appartamenti con cucina
arredati di tutto punto) ricavate dalla ristrutturazione di antiche case
del paese. Il pacchetto weekend di due notti in B&B, compresi il corso di cucina del sabato e il voucher per la degustazione domenicale dei cjarsòns e dei vini, viene 100 euro a persona. Info: www.albergodiffuso.org.
Per informazioni: Carnia Welcome
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