Roberto Broglia: “È una soddisfazione immensa essere inseriti
tra i migliori vini del Piemonte e ai vertici dell' enologia italiana”
Milano,
4 maggio 2017 – Può una sola azienda vitivinicola esprimere due
grandissimi vini con la medesima DOCG? Non è facile, ma la Cantina
Broglia testimonia che ciò è possibile. Nel mese di aprile, infatti, le
etichette di punta della prestigiosa maison hanno conseguito due
importanti riconoscimenti a livello internazionale: i 90 punti di Wine Spectator per La Meirana e il 5Star Wine Award di Vinitaly 2017 per Bruno Broglia, entrambi Gavi DOCG del Comune di Gavi.
“Avere ottenuto i 90 punti da Wine Spectator con La Meirana
2015, ma soprattutto essere stati inseriti nella classifica dei
migliori vini del Piemonte, addirittura tra i vini raccomandati da un
grandissimo opinion maker come Bruce Sanderson, ha commentato Roberto
Broglia, è una soddisfazione immensa: questa importante segnalazione è
una ulteriore conferma di quanto La Meirana sia considerato
sinonimo di altissima qualità! E tutto questo è sicuramente dovuto al
grande lavoro che è stato fatto sia nel vigneto sia in cantina, per il
quale sono grato a tutti i nostri collaboratori e in particolare il
Centro Enosis del professore Donato Lanati.”
“L’assegnazione del 5Star Wine Award a Vinitaly 2017 alla selezione Bruno Broglia,
prosegue Roberto Broglia, ci ha reso ulteriormente felici, perché
dimostra come questo grande vino sia ai vertici dell’enologia italiana!”
Ricavato da uve Cortese di Gavi in purezza, La Meirana
è il prodotto più rappresentativo e classico dell’Azienda e per questo
motivo riporta in etichetta il nome stesso della Tenuta. Vinificato in
acciaio, di colore paglierino brillante, fermenta a una temperatura tra
12°C e 16°C, per esaltarne i profumi, freschi e fruttati, di pera e
pompelmo rosa. Con il suo tipico retrogusto di mandorle, esprime appieno
le eccezionali caratteristiche della zona di Gavi (freschezza, finezza e
una decisa nota minerale) proponendosi meravigliosamente in abbinamento
a piatti a base di pesce o carni bianche.
Il Gavi DOCG Bruno Broglia
(che prende nome dal fondatore dell’Azienda agricola) è ottenuto da
vigneti impiantati nella prima metà degli anni Cinquanta, con una resa
media di circa 40 quintali per ettaro. La ricchezza di struttura e
l’acidità delle uve (100% Cortese di Gavi) permettono di avere un vino
adatto alla conservazione, mantenendo negli anni profumi e freschezza.
Di colore giallo paglierino con riflessi verdolini, brillante, Bruno Broglia
presenta un bouquet fine molto persistente e fruttato. È stato il primo
vino bianco italiano a essere servito in un pranzo ufficiale del G20,
nel 2013 a San Pietroburgo.
“La
filosofia della nostra Azienda, spiega Roberto Broglia, è sempre stata
quella di produrre vini di altissima qualità, rappresentativi del
territorio del Gavi. Fin dai primi anni Ottanta iniziammo a utilizzare
esclusivamente vasche in acciaio inossidabile, per esaltare le
caratteristiche di mineralità e sapidità del Gavi DOCG:
fin dal principio abbiamo avuto un occhio di riguardo per
l’innovazione, in vigneto e in cantina. Fondamentale è stato il ruolo
svolto da Donato Lanati, membro dell’Organizzazione Internazionale della
Vigna e del Vino, così come importante è stato anche il rapporto con le
Università: in collaborazione con l’Università di Torino sono stati
ricercati nuovi cloni in vigneto, mentre con l’Università di Milano (in
particolare con il professor Attilio Scienza) è stato condotto uno
studio antesignano in cantina sulla realizzazione di vini bianchi senza l’aggiunta di anidride solforosa”.
La
nascita dell’Azienda Agricola del Gr. Uff. Bruno Broglia, imprenditore
del tessile, risale al 1972, anno in cui fu acquistata la Tenuta La
Meirana. Nel 1974 (anno in cui al Gavi fu concessa la DOC), fu
imbottigliato il primo vino con etichetta Broglia. Nel 1983 fu costruita
la nuova cantina e furono ampliati i terreni vitati. Alla fine degli
anni Novanta, il successo del Gavi sui mercati internazionali impose la
necessità di raddoppiare gli spazi di cantina e di aumentare gli
impianti a vigneto: attualmente l’azienda si estende su 100 ettari di
cui 65 a vigneto. Oggi,
il millenario nome della Meirana è gestito dalla terza generazione
della famiglia Broglia: Roberto e Filippo, figli di Piero (Deputato
nella XII legislatura, membro della Commissione Agricoltura della
Camera, e, per due mandati, Presidente del Consorzio di Tutela del Gavi)
e Bruno, figlio di Paolo.
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