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martedì 20 agosto 2024

SANDRO BOTTEGA: 'VANNACCI? AZIENDE SONO PER NATURA SCHIERATE CON INTEGRAZIONE E ACCOGLIENZA'

 


"Nessuna polemica personale con il parlamentare europeo Roberto Vannacci che ha comunque raccolto 500 mila voti e rappresenta un pezzo importante del paese. Ma ci tengo a fare presente che le aziende sono per natura internazionali, puntano a un mercato globale e hanno necessità di leggi che facilitino l'integrazione e l'accoglienza fra i popoli o le nazioni", ha dichiarato Sandro Bottega, imprenditore del vino a capo della storica azienda Bottega SpA di Bibano (TV), tra i leader in Italia per la produzione di Prosecco. "Il localismo per le PMI italiane sarebbe una condanna a morte e meno che mai possiamo permetterci di escludere dai mercati alcuni paesi in base al colore della pelle dei suoi abitanti. Non entro nel dettaglio delle questioni politiche perché non mi compete, ma ritengo importante far presente un problema burocratico legato all'integrazione dei dipendenti e delle visite della clientela. Un problema infatti esiste. Se la nostra azienda deve invitare clienti che, come avviene spesso, provengono da paesi lontani e che hanno bisogno di un visto del nostro Consolato, la procedura è lunga, burocratica e complicata e si corre il rischio di avere un'immagine di paese non aperto al mondo e al mercato internazionale e che quindi di fatto chiude le barriere ai nostri prodotti. Proprio in questi giorni ci interfacciamo con un invito di alcuni clienti di Dubai che valgono parecchie centinaia di migliaia di bottiglie, ma che non riescono, a due mesi di distanza, ad ottenere il visto che dovrebbe arrivare dal nostro Consolato. Siamo intervenuti anche noi di Bottega spa in prima persona per sollecitare, ma non abbiamo ancora ricevuto alcuna riposta. Pensate poi alle difficoltà che abbiamo quando dobbiamo cercare lavoratori: oggi risulta praticamente impossibile! Il mondo, che si voglia o no, andrà comunque verso uno spirito di globalizzazione e, anche se è fondamentale che ogni nazione e popolo mantenga la propria identità, dobbiamo guardare il lato positivo dello spirito di integrazione che fa parte anche di noi italiani perché noi stessi siamo il risultato di un susseguirsi di invasioni che hanno portato alla ricchezza del nostro paese e della nostra cultura. Forse dobbiamo pensare di più al fatto che potremmo essere migliori tra 100 anni, avremo le nostre radici ben salde e arricchite da culture di popoli che hanno saputo dare il proprio contributo come per esempio, l'intelligenza e organizzazione degli americani, la lealtà e etica dei nordeuropei, la gentilezza e il savoir-faire degli asiatici e magari anche la determinazione dei popoli africani che conoscono la fame e l'umiltà. E noi, allo stesso modo, insegneremo molto anche a loro: dall'arte alla filosofia, dalla storia alla cucina, dal rispetto per l'ambiente al design e tecnologia. Oggi, infatti, mangiamo sushi e beviamo birra, cose che un tempo non esistevano, usiamo i telefonini prodotti in Cina e inventati dagli americani e così via", ha chiuso Bottega.

 

 

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