Progetto vincitore del Bando PNRR Borghi con un finanziamento di oltre 2 milioni di euro. |
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Qui Val di Fiastra è un progetto di rigenerazione culturale e sociale a cura del laboratorio di ricerca e progettazione Inabita, vincitore del Bando PNRR Borghi del Ministero della Cultura. Unico nella provincia di Macerata e tra i primi in italia, il progetto coinvolge tre soggetti attuatori, i comuni di Ripe San Ginesio, Loro Piceno e Colmurano, e l’intero territorio della vallata del Fiastra, con i comuni di Urbisaglia, Sant’Angelo in Pontano e San Ginesio.
L’iniziativa deriva da un innovativo processo partecipato avviato nel 2020 all’interno di Borgofuturo, Festival della sostenibilità a misura di borgo, e mira ad incentivare la partecipazione sociale e culturale attiva e di chi abita i luoghi e la generazione di una consapevolezza ambientale e quindi a contrastare l'abbandono dei piccoli comuni attraverso 15 interventi concreti sul territorio.
il progetto è realizzato con la collaborazione di tre università italiane. In particolare il Dipartimento di Architettura dell’Università di Bologna supporterà lo sviluppo di un Osservatorio del Paesaggio dove sono previste azioni di mappatura paesaggistica, in sinergia con la governance territoriale e l’apertura di uno sportello di cittadinanza. Attività di Educazione al patrimonio e al territorio con le scuole della vallata saranno co-progettate con l’Università di Macerata, dipartimento di Studi Umanistici. Infine la Scuola di Architettura dell’Università di Camerino collaborerà con una rete di oltre venti associazioni della Regione Marche per la progettazione e costruzione di Errante, un’Unità Mobile per i servizi socio-culturali in vallata.
Qui Val di Fiastra è vincitore, con un finanziamento di oltre 2 milioni di euro, del PNRR Borghi, bando del Ministero della Cultura finalizzato a promuovere piani per la rigenerazione, la valorizzazione e la gestione del grande patrimonio di storia, arte, cultura e tradizioni presenti nei piccoli centri italiani, integrando obiettivi di tutela del patrimonio culturale con le esigenze di rivitalizzazione sociale ed economica, di rilancio occupazionale e di contrasto dello spopolamento.
Il coordinatore del progetto e co-fondatore di Inabita Matteo Giacomelli racconta: “Sono molto importanti i processi culturali dietro alla rigenerazione dei territori. Al contrario di tanti progetti pensati ad hoc per bandi e opportunità di finanziamento, questo progetto locale parte dalla visione e immaginario per il luogo, fondamentali specialmente per i territori interni, che ha preso forma concreta grazie a coinvolgimento e partecipazione. Qui Val di Fiastra è nato dall’attivismo di appassionati, artisti e ricercatori ambientali ma è riuscito ad arrivare fin qua perché ha saputo coinvolgere pezzi diversi di comunità”.
IL PROGETTO E LA GENESI Qui Val di Fiastra nasce con Borgofuturo – festival della Sostenibilità a misura di borgo nato nel 2010 a Ripe San Ginesio – e in particolare all’interno di Borgofuturo+, iniziativa realizzata nel biennio 2020-2022 attraverso un’azione coordinata tra l’omonima associazione, le amministrazioni della Val di Fiastra e i ricercatori e progettisti di Inabita, laboratorio di rigenerazione territoriale. Attraverso Borgofuturo+ si è infatti avviato un processo di partecipazione condivisa tra le comunità del territorio, che hanno discusso e affrontato i temi della sostenibilità e della qualità della vita in maniera partecipata. All’iniziativa hanno collaborato oltre 100 realtà locali della vallata, e ne sono scaturite una serie di proposte finalizzate a favorire la rigenerazione locale, oggi alla base del progetto Qui Val di Fiastra.
Il processo culturale attivato e i risultati della partecipazione attiva di Borgofuturo+ sono stati il presupposto per concorrere al bando PNRR Borghi, e hanno rappresentato e sono tuttora il valore aggiunto di Qui Val di Fiastra. La relazione tra i vari interlocutori e il rapporto di questi con il territorio hanno permesso di individuare un sistema di valori condivisi e quindi definire quali sono i bisogni, le difficoltà e le aspettative delle persone coinvolte in questo processo di rigenerazione culturale e sociale, siano essi residenti o turisti.
L’obiettivo del progetto Qui Val di Fiastra è dunque quello di invertire la tendenza all’abbandono dei piccoli borghi attraverso la partecipazione attiva di chi abita i luoghi, le attivazioni culturali, la generazione di una consapevolezza ambientale e di opportunità occupazionali.
Paolo Teodori, Sindaco del Comune di Ripe San Ginesio capofila del progetto, afferma: "Qui Val di Fiastra rappresenta un punto di riferimento non solo per la sua portata culturale, ma anche per l'attenzione dedicata al sostegno alle imprese attraverso opportunità finanziarie concrete. Le risorse che stiamo introducendo sono fondamentali per rivitalizzare il territorio, le imprese e le associazioni no profit. Questo progetto è anche il frutto di un lungo percorso di esperienza sul campo fatta negli ultimi anni con il festival Borgofuturo".
GLI INTERVENTI DI RIGENERAZIONE Le richieste del bando Borghi PNRR sono state declinate in 15 interventi di rigenerazione e innovazione che hanno lo scopo di contrastare le principali criticità e vulnerabilità della vallata. Un’azione congiunta sul territorio che prevede, in primo luogo, l’attivazione di quattro spazi fisici destinati alla conservazione, valorizzazione e promozione del patrimonio locale immateriale, delle tradizioni produttive e artigianali e dei saperi del territorio. Strutture inclusive votate a un’azione perlopiù educativa-assistenziale e di apprendimento, promotrici di un costante dialogo intergenerazionale. A ciò si aggiungono delle infrastrutture territoriali, in particolare la creazione dell’unità mobile Errante che supporterà le attività socioculturali della vallata e della regione Marche, che verrà messa a disposizione di tutte le associazioni e realtà culturali che vorranno utilizzarla, e l’implementazione dell’Anello del Fiastra, un percorso di trekking culturale, di mobilità lenta e conoscenza territoriale che tocca i sei centri storici della Val di Fiastra. Alle infrastrutture territoriali si affiancano quelle immateriali, con la messa a punto di sistemi digitali e gestionali capaci di mettere in relazione luoghi e utenti della vallata. In particolare, la sperimentazione di un ecosistema di vallata che mira all’integrazione di servizi diversi in un’unica piattaforma per abitanti e visitatori e una rete museale per coordinare la gestione dei piccoli spazi museali locali. Infine, gli interventi di progetto verranno promossi attraverso l’attivazione di residenze artistiche ed eventi culturali nei diversi borghi, a cui si aggiungono attività formative che puntino alla riconnessione dei più giovani con il territorio attraverso l’apprendimento di valori, pratiche e conoscenze che ne garantiscano la valorizzazione e la preservazione nel tempo. Infine, un film documentario racconterà la storia di Borgofuturo, associazione e movimento che ha dato origine al progetto Qui Val di Fiastra.
Il senatore Guido Castelli, Commissario Straordinario del Governo per la Ricostruzione post-terremoto nelle Marche, ha dichiarato: "Abbiamo bisogno di più progetti come Qui Val di Fiastra. Per rigenerare il territorio e contrastare l’abbandono dei piccoli comuni è fondamentale riattivare quelle reti sociali e culturali che animano il quotidiano delle comunità di queste vallate. Di particolare pregio le attività rivolte ai più giovani: è attraverso la consapevolezza delle proprie radici che si sviluppa un sano e autentico amore per il territorio, capace poi negli anni di ispirare quella cura e quell'attenzione di cui l'Appennino centrale ha bisogno per proseguire nel segno della rinascita".
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