Da Gino De Dominicis a Lucio Fontana,
da Jackson Pollock a William Kentridge,
da Nam June Paik a Fabrizio Plessi,
e ancora Mario Schifano, Studio Azzurro, Grazia Toderi, Bill Viola e molti altri,
per una mostra che indaga la relazione tra disegno e videoarte.
21 ottobre 2023 - 7 gennaio 2024
Nam June Paik, »TV Story Board«, from the series »V-IDEA«, 1984, etching on paper, 47,3 x 54,6 cm, collection: ZKM | Center for Art and Media.
© Nam June Paik; Foto © ZKM | Zentrum für Kunst und Medien, Foto: ONUK
Fondazione Ragghianti
Complesso monumentale di San Micheletto
Via San Micheletto 3, Lucca
Lucca, 28 luglio 2023 - Dal 21 ottobre 2023 al 7 gennaio 2024 la Fondazione Centro Studi sull’Arte Licia e Carlo Ludovico Ragghianti di Lucca presenta la mostra “Pensiero video. Disegno e arti elettroniche”, a cura di Andreina Di Brino, studiosa di estetiche e linguaggi dell’immagine multimediale e docente all’Università di Pisa.
Tra disegni, video e videoinstallazioni di artisti nazionali e internazionali – tra cui anche la straordinaria Little Italy (1990) di Nam June Paik, padre nobile della videoarte e dell’arte performativa e tecnologica – la mostra propone un racconto che si snoda nella storia espositiva della Fondazione, che, sotto la pionieristica direzione di Vittorio Fagone, rivolse una specifica attenzione alle arti elettroniche e alla videoarte, ma anche nel quadro delle riflessioni di Carlo Ludovico Ragghianti sulla necessità di sottolineare l’importanza del disegno come medium sostanziale del processo creativo.
“Pensiero video. Disegno e arti elettroniche” presenta opere di Gino De Dominicis, Lucio Fontana, Hans Namuth - Paul Falkenberg - Jackson Pollock, William Kentridge, Nalini Malani, Nam June Paik, Fabrizio Plessi, Quayola, Michele Sambin, Mario Schifano, Studio Azzurro, Grazia Toderi, Gianni Toti, Giacomo Verde, Bill Viola, Wolf Vostell: artisti scelti dalla curatrice, affiancata dal Comitato scientifico della Fondazione Ragghianti, presieduto da Sandra Lischi e composto da Fabio Benzi, Paolo Bolpagni, Martina Corgnati e Davide Turrini.
Un progetto che si inserisce nello spirito di ricerca che caratterizza la Fondazione, per la quale ogni mostra è occasione e strumento di conoscenza e approfondimento su tendenze e generi non indagati sufficientemente, o su aspetti meno noti dell’attività degli artisti.
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