Il meteo non è una scienza esatta e così anche la data di inizio della vendemmia. Non si tratta di cabala o tirare a sorte, ma è necessario mettere insieme tutte le tessere del puzzle per avere la visione di insieme e poter fare una scelta ponderata, con l’obiettivo di valorizzare al massimo le uve, in vigna e in cantina.
“È stato un anno di grande sfida”, conferma Simone Salamone, agronomo dell’azienda Monteverro, tenuta gioiello dolcemente adagiata sulla Costa d’argento, in quella striscia di terra tra Capalbio e il mare, la maremma autentica, dove le vigne si estendono a vista d’occhio e raccontano di una terra autentica. “Abbiamo dovuto gestire le conseguenze della gelata del 8 aprile scorso che ha colpito alcune varietà, come lo Chardonnay per esempio”. Non Solo. “Abbiamo dovuto modulare il nostro lavoro in vigna a una primavera con livelli di siccità che non si vedevano da anni”. Il colpo di fortuna? “Un inizio estate non troppo caldo”, afferma Matthieu Taunay, enologo della cantina. “Al di sotto della media degli ultimi 5 anni. E dopo i 10 giorni di caldo intenso ad agosto abbiamo iniziato la vendemmia dei bianchi, il 17, con un ritardo di quasi 10 giorni rispetto agli anni precedenti. L’idea è quella di raccoglierlo con un’acidità ed una freschezza naturale che verrà a bilanciare questo vino di grande espressione”. Ancora qualche giorno dedicato alla raccolta dello Chardonnay e poi, nella tenuta di Capalbio, si inizierà quella dei rossi. “Partiremo dal Merlot”, conferma l’enologo.
La passione per i dettagli, l’amore per la terra, il legame con il territorio. E l’imprescindibile ascolto della natura con i suoi eventi meteo detta le regole: questi gli ingredienti della vendemmia 2021 di Monteverro che, a dispetto di gelate e siccità, non prevede nessuna distopia sul risultato. La voce è unanime – da nord a sud – “Sarà un’ottima annata”. E i tasselli del puzzle trovano tutti la loro posizione.
Alcuni cenni su Monteverro
Nasce agli inizi degli anni 2000 da un’idea visionaria del proprietario Georg Weber, alla ricerca del luogo ideale dove dar vita al suo progetto di produrre vini di eccellenza. La scelta è pressoché già scritta: un amore incondizionato lega Georg alla Toscana, ma la vera intuizione è aver eletto a sua nuova dimora un territorio un po’ al di fuori dei circuiti vinicoli tradizionali. Una terra autentica e naturale, ricca di tradizioni e genuinità.Un grande lavoro in vigna e scelte attente in cantina si ripetono da 13 vendemmie per dare vita alle 6 eccellenze di Monteverro: il capofila taglio bordolese Monteverro, il fratello minore Terra di Monteverro, uno Chardonnay in purezza e un intrigante Syrah Grenache chiamato Tinata e due vini di base, Vermentino e Verruzzo.
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