Il
museo contemporaneo Smo di San Pietro al Natisone presenta al pubblico una
nuova installazione scultorea che si aggiunge alla collezione di opere
interattive permanenti.
Meja, confine, è una
video installazione tridimensionale di grandi dimensioni (circa 4 mq ) che
mostra la trasformazione nel tempo, dal VI sec ad oggi, del confine orientale
d’Italia.
Il
racconto sulla mutevolezza del confine nel tempo si può vedere in proiezione su
una maquette che riproduce l’orografia del territorio. Sono riconoscibili le
cime delle montagne, le valli e i fiumi che le percorrono, il mare e la costa. Il
racconto dispiega gli eventi che segnano le trasformazioni dei confini nel
tempo.
Il
museo SMO, inaugurato a fine 2013, ha la particolarità di raccontare il
territorio di confine che corre dal Mangart al golfo di Trieste e il paesaggio
culturale che lo caratterizza, attraverso sorprendenti installazioni d’arte che
narrano la densità e la stratificazione della presenza culturale slovena nel
tempo lungo il margine orientale.
Allo
SMO il confine è il fil rouge delle narrazioni che su diversi piani indagano la
dimensione storico-antropologica del territorio e l’unicità della sua cultura.
Come
scrive Claudio Magris, I confini muoiono
e risorgono, si spostano, si cancellano e riappaiono inaspettati. Segnano
l’esperienza, il linguaggio, lo spazio dell’abitare, il corpo con la sua salute
e le sue malattie, la psiche con le sue scissioni e i suoi riassestamenti, la
politica con la sua spesso assurda cartografia, l’io con la pluralità dei suoi
frammenti e le loro faticose ricomposizioni, la società con le sue divisioni,
l’economia con le sue invasioni e le sue ritirate, il pensiero con le sue mappe
dell’ordine.
Il
confine quindi non è solo una linea che marca una separazione, ma è un luogo,
un paesaggio che intreccia storia e cultura.
Stare sul confine,
vivere la liminarità, richiede a ciascuno di noi la disponibilità e la volontà
di compiere un’esperienza di apprendimento oltre le abitudini, al di là delle
convenzioni e dei preconcetti che ciascuno di noi può avere (Piero Zanini)
Il
lavoro di ricerca (che ha messo a confronto tante fonti spesso contradditorie o
lacunose) intrapreso per realizzare Meja,
ha ricostruito nel dettaglio i tracciati di confine nell’arco di 1400 anni, per
poterli mostrare oggi sul grande plastico del territorio regionale.
Le
invasioni e le scorribande, di qua e di là, i domini che si sono succeduti fino
alle ultime vicende che hanno cambiato il volto all’Europa sono esposti allo
sguardo in una animazione video.
Meja arricchisce il museo
di un nuovo tavolo di contenuti, uno strumento unico e utilissimo per
comprendere la storia d’Europa e la multiculturalità del Friuli Venezia Giulia.
Dedicato a tutti coloro che vogliono conoscere il confine e sciogliere il gelo
che aveva trasformato un territorio, una storia, in una dimensione off-limits.
La
nuova scultura interattiva occupa uno spazio centrale e accoglie il visitatore.
Realizzata
dallo studio italo-spagnolo Out Of Format è stata portata a termine nell’anno
della pandemia che ha reso molto più complessa la sua realizzazione. L’opera,
come le altre installazioni del museo, è pensata per lo sviluppo futuro di
altri contenuti tematici.
Tante
sono le suggestioni che brillano tra i pensieri dei curatori, ma anche
suggerimenti e consigli lasciati negli anni dai visitatori attenti e curiosi
che visitano lo SMO.
Meja scultura multimediale
dedicata ai confini
Ideazione e coordinamento: Donatella Ruttar
Ricerca storica: Giorgio Banchig
Progetto dell’installazione
multimediale: Out Of Format
Tecnico elettronico multimediale:
Valerio Bergnach
Meja
La video installazione consente
all'utente di contemplare l’insieme dell’area geo-fisica con grande dettaglio e
fruire di una fedele presentazione tridimensionale del territorio.
Il visitatore sarà in grado di
interagire con alcuni elementi fisici - monete - che attivano percorsi e
narrazioni riferiti ai diversi periodi storici: dal VI sec. ai giorni nostri
L’installazione consiste in due
videoproiezioni sincronizzate: la prima è su un modello topografico
tridimensionale del territorio, su questo modello fisico sono proiettati gli
spostamenti dei confini che si sono succeduti nel corso degli anni e vengono
evidenziati alcuni punti di interesse, luoghi significativi o accadimenti
rilevanti.
Una seconda videoproiezione sulla
parete frontale fornisce al visitatore dettagli, approfondimenti e suggestioni
legati alla fase storica attivata dall'utente.
L’apparato interattivo fa sì
che il tocco delle monete di diverse epoche storiche, inneschi la partenza del
contenuto video sia sul modello topografico che sulla parete frontale.
L’ambiente sonoro ed i suoni
concreti che lo formano, sincronizzati con il racconto delle immagini,
contribuisce ad accrescere il carattere immersivo dell’esperienza.
Progetto dell’installazione
multimediale: Out Of Format
Mery Glez _ Creative
Technologist & Video Designer
Paolo Solcia
Interaction Designer & Musician
L’installazione
è stata realizzata con il contributo della Regione Friuli Venezia Giulia
Slovensko
Multimedialno Okno
SMO
Museo
di Paesaggi e narrazioni
Ogni giorno dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.30 alle
17.30
Vsaki dan od 10.00 do
13.00 in od 14.30 do 17.30
Tel. 0432 727490
e-mail: isk.benecija@yahoo.it
https://www.smo-center.eu
https://www.mismotu.it/mi-smo-tu/smo/
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