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martedì 28 agosto 2018

CHRISTIAN LAPIE Le songe d’Icare / Il sogno di Icaro OPENING: 13 SETTEMBRE 2018 dalle 18.30 PERIODO: 14 SETTEMBRE – 5 NOVEMBRE 2018 ORARI: LUNEDI’ – VENERDI’: 11.00–19.00 – Sabato su appuntamento SEDE: Via Goito 7 Milano





Mimmo Scognamiglio Artecontemporanea presenta la prima personale in Italia dell’artista francese Christian Lapie. Le sue opere sono metamorfosi, concetto che ha a che fare senz’altro con la tecnica scultorea di trasformazione della materia, ma anche con il processo di cambiamento che mettono in atto con il luogo per cui sono concepite. Le sculture di Lapie quindi trascendono in qualche modo se stesse e si mettono in dialogo con l’ambiente che le accoglie, instaurando ogni volta connessioni e sinergie sempre diverse, dalle infinite potenzialità e configurazioni mentali ed emozionali.

Dalla Champagne, sua regione d’origine impregnata di una storia fatta di sangue e battaglie, ha imparato come nutrirsi della memoria dei luoghi e ha sentito l’esigenza di aprire il suo lavoro ad una geografia fluida, senza confini, che potesse raccontare una storia che dall’esperienza personale diventa universale. Per questo Lapie si può definire un artista nomade, che risponde al richiamo dei luoghi e si mette in ascolto di quello che hanno da raccontare. Nascono così delle sculture monolitiche e ibride tra lo stato umano e quello vegetale, delle foreste, perché proprio dai tronchi degli alberi hanno origine e traggono la loro ispirazione. Sono ieratiche, imponenti, solo apparentemente spettrali perché vogliono instaurare con lo spettatore un rapporto pacifico e rassicurante, come quello che ci comunica la natura che ci sovrasta e protegge allo stesso tempo.

Lapie parte da tronchi d’albero e le sue sculture in bronzo hanno la stessa matericità grezza. Una pasta nera viene usata per rivestirle rendendole più umane e donandogli una atemporalità pacifica che incarna la memoria e diventa testimone e custode del passato. In occasione della mostra Lapie creerà una foresta anche negli spazi della galleria Mimmo Scognamiglio Artecontemporanea, mostrando e dimostrando come anche uno spazio espositivo possa raccontare qualcosa di sé e diventare un altrove in cui rifugiarsi, riflettere, ma anche mettersi in discussione. Faranno da contraltare alla foresta di sculture, dei disegni anch’essi monumentali che riprendono i soggetti scultorei formando dei dittici contemporanei in cui le due facce speculari si generano e distruggono incessantemente. 

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