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mercoledì 29 agosto 2018

ISIA Faenza presenta la mostra Botanical Garden a cura di Silvia Cogo, Giovanni Ruggiero e Giorgio Francesco Calvi 1 settembre - 13 ottobre 2018





L’ISIA di Faenza - istituto di alta formazione nell’ambito del design e della comunicazione - partecipa ad Argillà 2018 presentando presso la sede faentina una nuova mostra dal titolo Botanical Garden, in cui saranno esposti manufatti in ceramica ispirati ad una leggenda, progettati dagli studenti del primo anno del triennio e sviluppati durante il corso di Metodologia della Progettazione I con Modellazione fisica, tenuto dai docenti Silvia Cogo e Giovanni Ruggiero. 
Piante di ceramica sopravvissute alla storia, una ricchezza costituita da venti specie botaniche che celano, forse, la verità ultima del creato. La leggenda attribuisce questo patrimonio a venerabili del passato quali Ermete Trismegisto, Agrippa e Paracelso. Esemplari che vengono da un tempo remoto, precedente la memoria umana, portate dalle epopee di esploratori cosmici che, sul loro cammino, incontrarono i resti di una civiltà antica denominata degli Anunnaki, un orto composto di piante ed erbe anch’esse di terra. 
Gli esploratori, allora, raccolsero quell’ultima testimonianza della creazione degli dei, della natura sublime di tutto ciò che sta nel cosmo ed ebbero cura di assicurarne la sopravvivenza, tramandola di epoca in epoca. Questo giardino botanico, giunto sino a noi, è la testimonianza dell’enigma dell’esistenza, della forza creatrice che tutto pervade, che illumina il genio dell’uomo e che ci rende unici davanti all’eterno
In occasione di Argillà ci sarà anche il finissage della mostra WORK, a cura di Andrea Anastasio, una mostra itinerante che, dopo essere stata ad aprile alla Milano Design Week e nell’istituto Faentino da maggio fino a settembre in occasione di Buongiorno Ceramica 2018 e Argillà 2018, arriverà anche alla Bologna Design Week presso la Quadreria di Palazzo Rossi Poggi Marsili. Sono esposti 15 progetti di 15 studenti del biennio specialistico e del terzo anno del triennio, che hanno partecipato al laboratorio di ceramica condotto da Anastasio. 
L’attività didattica e culturale dell’ISIA di Faenza è fortemente radicata nel territorio che la ospita e proprio per questo un importante spazio negli insegnamenti e nella vita degli studenti è dedicato alla ceramica, grazie anche ai laboratori pratici - un unicum delle università italiane, dove lo studio della progettazione va di pari passo con la realizzazione manuale e oggi anche digitale del prodotto.
Proprio per questo già dallo scorso anno accademico, grazie al nuovo corso intrapreso con la presidenza di Giovanna Cassese e la direzione di Marinella Paderni, è stato introdotto un nuovo corso in Design dei prodotti ceramici sia per il Triennio (equiparato alle lauree universitarie L3) che per il Biennio (equiparato alla laurea magistrale in design LM12).
La ceramica quindi è un elemento fondativo e identitario dell’unica istituzione universitaria italiana che rilascia un diploma accademico di studi in design del prodotto ceramico. Inoltre l’ISIA Faenza sta sviluppando un dialogo sempre più serrato tra formazione, ricerca, produzione e valorizzazione nell’ambito e per la diffusione della cultura del design nei campi più svariati, dal prodotto alla comunicazione, alla ceramica e alla moda, al design ambientale e ecosostenibile, al patrimonio culturale, fino alla digital fabrication e al fenomeno dei makers. Non solo didattica - teorica e pratica - per l’ISIA Faenza, ma un sistema consolidato di rapporti e relazioni che mettono in contatto gli studenti con tutti i player del sistema design, sia del territorio faentino che con designer e artisti italiani e internazionali, organizzando workshop, eventi e incontri, come, ad esempio, il ciclo di conversazioni In Between per riflettere su design, impresa 4.0 e le arti o ancora il prestigioso “Premio Nazionale delle Arti 2017 – Sezione design” dal titolo Future is Design, XII edizione, che si è tenuto lo scorso settembre presso l’Istituto faentino e che ha avuto grande successo di critica e di pubblico, con i suoi eventi collaterali la mostra Builders of Tomorrow al MIC di Faenza e il Convegno Oltre il confine, dialoghi e contaminazioni per un’estetica e una didattica del design del terzo millennio

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