A veces ya no puedo moverme: concerto Sabato 23 novembre, h.17.00
Fabbrica H3, ex-Chiesa dei Santi Cosma e Damiano Giudecca, Venezia
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Massimo Bartolini, A veces ya no puedo moverme, 2024. Courtesy l’artista, Massimo De Carlo, Frith Street Gallery e Magazzino. Foto © Agostino Osio per AltoPiano |
DUE QUI / TO HEAR Padiglione Italia Esposizione Internazionale d’Arte - La Biennale di Venezia 20.04 – 24.11.2024 Tese delle Vergini, Arsenale, Venezia Commissario: Angelo Piero Cappello Curatore: Luca Cerizza Artista: Massimo Bartolini
Sabato 23 novembre 2024 ore 17:00, Concerto di Gavin e Yuri Bryars Fabbrica H3, Ex chiesa dei SS Cosma e Damiano S. Cosmo, 624, Giudecca, Venezia 3 minuti a piedi dalla fermata vaporetto Giudecca Palanca |
L’esperienza di Due qui / To Hear di Massimo Bartolini volge al termine con un ultimo appuntamento realizzato nell’ambito del Public Program del Padiglione Italia alla Biennale Arte 2024: sabato 23 novembre 2024 alle ore 17.00, negli spazi di Fabbrica H3 nell’ex-Chiesa dei Santi Cosma e Damiano (Giudecca), si terrà il concerto di Gavin Bryars (1943, Regno Unito) e Yuri Bryars (1999, Canada), artisti che presentano live una nuova versione – per due contrabbassi e due boombox – di A veces ya no puedo moverme (Certe volte non riesco più a muovermi).
Commissionato da Massimo Bartolini in occasione del progetto per il Padiglione Italia e scritto da Yuri e Gavin Bryars, esponente del minimalismo e dell’avanguardia musicale di fine anni Sessanta, il brano è stato registrato negli stessi spazi di Fabbrica H3 nell’ex-Chiesa dei Santi Cosma e Damiano per poi essere trasposto da Massimo Bartolini in un’installazione sonora che ha occupato in questi mesi il Giardino delle Vergini, parte integrante di Due qui / To Hear. La composizione, risultato della trasformazione in musica di una poesia dello scrittore argentino Roberto Juarroz, racconta di un essere umano che si percepisce come un albero connesso al mondo tramite delle radici, e parla di un rapporto osmotico con l’altro, delle possibili relazioni che si creano tra uomo e ambiente e dell'uomo come ambiente.
Questa nuova forma di relazione suggerita da A veces ya no puedo moverme conferma lo stretto rapporto con la natura e il paesaggio che Bartolini mantiene dagli esordi del suo percorso artistico, come le opere create già a partire dai primissimi anni ’90 nelle quali “piantava” se stesso e alcuni performer alla ricerca di un rapporto di “ascolto” il più possibile diretto con l’elemento naturale.
Il concerto è realizzato nell’ambito del Public Program del Padiglione Italia alla Biennale Arte 2024, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura e curato da Luca Cerizza con il progetto di Massimo Bartolini.
La partecipazione è gratuita con registrazione obbligatoria qui. |
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