La Fondazione di Piacenza e Vigevano e XNL Piacenza sono lieti di annunciare Futuri Sportivi, un progetto espositivo ideato e prodotto da XNL Arte con la direzione artistica di Paola Nicolin e 2050+ e promosso da Rete Cultura Piacenza, la realtà che vede coinvolte tutte le principali istituzioni per promuovere le arti, la conoscenza e il territorio.
Futuri Sportivi aprirà al pubblico da marzo a luglio 2025, ed è frutto di un lavoro di ricerca e riflessione sullo sport come fatto culturale totale, proposto come tema aggregante delle attività di XNL Piacenza per l’anno a venire. Attraverso le opere di numerosi artisti, artiste, collettivi italiani e internazionali ed artefatti presi in prestito direttamente dello sport, analizzerà i legami tra arti, sport e società come traiettorie parallele dalle avanguardie ai nostri giorni.
Fenomeni mediatici nonché megafono di questioni sociali, politiche, tecnologiche, ecologiche ed economiche del nostro tempo, le arti e lo sport sono solo apparentemente percepiti come entità distanti e incompatibili. Legate le prime alla contemplazione e al pensiero e il secondo alla azione e alla fisicità, arti e sport si contaminano da sempre proprio come lati della stessa medaglia. Il corpo, lo sforzo, il dominio di un atleta, la grandezza della sua vittoria o il pathos della sua sconfitta, il luogo sociale in cui si esibisce sono stati e sono tuttora soggetti per artisti e artiste di ogni generazione e provenienza.
In occasione dello storico passaggio del Tour de France nella città di Piacenza, XNL Arte annuncia in anteprima il progetto che vedrà impegnata l’istituzione nel 2025 e per farlo saluta il pubblico, gli sportivi e le sportive agghindando il palazzo con i ritratti di tre figure dello sport e dell'arte internazionali legate al territorio. Andrea Dallavalle, saltatore, Savina Nicelli, arrampicatrice e Giacomo Rovero, danzatore, hanno generosamente offerto la loro immagine per una prima iniziale comunicazione di un progetto profondamente orientato alla trasmissione della cultura dello sport come fatto artistico.
Una sequenza dei loro corpi in azione, intenti a celebrare la performatività quasi coreografica insita negli sport, verrà esposta sulle facciate di Palazzo XNL affinché la città e i suoi visitatori possano segnarsi in calendario quel “futuro sportivo” di cui il progetto vuole raccontare storie e percorsi tra arti e società.
Il salto come gesto, la salita come metafora della conoscenza di sé e del proprio limite e la potenza della danza come atto epico sono d’altra parte alcune delle caratteristiche che accomunano questi sportivi ai linguaggi delle arti. Questa prossimità è il cuore dell’esposizione che il progetto fotografico, realizzato da Luca Santese - fotografo e fondatore del collettivo Cesura che torna a collaborare con l’istituzione dopo l’esperienza di Perimetro Piacenza -, continuerà a raccontare sino alla sua apertura, invitando sempre nuovi artisti e atleti a farne parte.
“L’arrivo del Tour de France a Piacenza è sempre stata per la Fondazione la data da non mancare per l'annuncio di questo progetto espositivo, che è destinato a connotare nel prossimo anno la programmazione della nostra istituzione”, commenta il presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano Roberto Reggi. “La mostra "Futuri Sportivi" nasce infatti dal desiderio di offrire una riflessione ampia sui legami tra arti e sport, dalla prossimità dei loro linguaggi alla capacità di riflessione sulla idea di bellezza e inclusività, nella consapevolezza della centralità dello sport nei processi di educazione e formazione della società. In queste settimane così intense per la nostra città e il territorio, XNL saluta il pubblico e gli sportivi del Tour con i primi tre drappi dedicati a tre figure dell'arte dello sport, che hanno generosamente prestato la loro immagine per inaugurare la campagna fotografica che proseguirà sino a marzo 2025, mese di apertura della mostra”.
Lo sport e la cultura dello sport hanno nell’epoca moderna offerto chiavi di interpretazione della nostra mutante società, come forme di aggregazione, sviluppo delle competenze ed elaborazione di equilibri psicofisici nonché identitari. Nel perimetro di uno stadio o di un palazzetto dello sport, così come in un oratorio o in un parco urbano, si manifestano ogni giorno nuovi modelli progressisti di intendere i corpi, le identità, le comunità, la relazione con le tecnologie e l’ambiente; allo stesso tempo, questi stessi spazi possono generare nuove dinamiche di esclusione e discriminazione e quindi rafforzare lo status quo.
In Italia e nel mondo, d’altra parte, lo sport ha assunto negli ultimi anni una centralità, una consapevolezza e un impatto non solo come industria dell’immagine e della comunicazione, ma soprattutto come cantiere di sperimentazione e discussione di modelli di vita. La forma della vita sportiva modella il ritmo del nostro tempo a tal punto da utilizzare per esempio la parola performance come indice di valutazione del nostro operato nel campo di ogni lavoro o occupazione, pubblica e privata.
Inoltre, la rivoluzione digitale, l’economia dei dati e i processi di archiviazione delle “prestazioni” sono un bacino inesauribile di informazioni destinate a plasmare un essere vivente e un immaginario globale pervasivo e perennemente esibito dai molteplici linguaggi della contemporaneità.
Responsabili della produzione di immaginari che hanno contribuito alla sportivizzazione della società contemporanea, arti e sport condividono d’altra parte maniere di creare sistemi di rappresentazioni, linguaggi e codici di comportamento; la produzione simbolica di oggetti e di estetiche di cui sono campioni indiscussi è anche fabbrica di desideri e valori, a loro volta agenti di trasformazioni degli spazi sociali e dei loro criteri di organizzazione. Viviamo in una epoca dove al binomio arte e vita si è spesso sostituito il binomio arte e sport, riconoscendo a quest’ultimo la capacità di essere da un lato enzima delle nostre emozioni e detonatore dei nostri fallimenti, dall’altro potente strumento di organizzazione economica, capace di plasmare, anche in relazione alle nuove pervasive tecnologie digitali, le politiche di una nazione e l’effigie di auto-rappresentazione e di “soft power” che questa vuole mostrare nelle vetrine internazionali di diplomazia culturale.
Futuri Sportivi è un progetto espositivo che desidera analizzare come artisti e artiste abbiamo attinto dal mondo dello sport – e dal suo vocabolario di forme, azioni, storie e spazi – per parlare di temi universali quali il limite, la violenza, la competizione, il gioco, i diritti civili, la resistenza, la solidarietà, lo spazio pubblico, la propaganda, l’edonismo, la mutazione e più di recente il potere dei dati, l’inclusività, l’accessibilità, la sostenibilità.
Il progetto conferma le linee guida della programmazione di XNL Arte fondate sulla relazione tra produzione di saperi e loro trasmissione innovativa delle conoscenze diverse.
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