Cultura, formazione, consapevolezza: tutti obiettivi fondamentali del talk che ha inaugurato la Festa del Raccolto e che proprio nella filiera ha trovato il suo fil rouge.
Una filiera, quella di Molini Fagioli, compatta, unita, che a sua volta si lega esternamente, ad un territorio, in questo caso l’Con questa terra il nostro gruppo ha inaugurato un nuovo modo di fare impresa, stabile e collaborativo - ha dichiarato Giorgio Agugiaro, presidente di Agugiaro&Figna, realtà a cui Molini Fagioli fa riferimento - OIRZ è creata a quattro mani con l’Umbria, e questo significa rispetto per la terra, per il cibo, per chi lavora in questa filiera e in questa regione”.
Ma cosa rende così centrale e importante una filiera? A spiegarlo è Michele Fino, professore di Diritto all’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, che parte dalla definizione della Esistono i singoli, poi le associazioni” di singoli lavoratori, settoriali, per così dire “e, infine, le organizzazioni interprofessionali, la forma giuridica della filiera, quella stessa forma che l’UE incentiva e tutela”.
L’importanza dell’organizzazione interprofessionale, come quella a cui ha dato vita Molini Fagioli, sta principalmente in due elementi In primis, attraverso l’organizzazione interprofessionale, i produttori parlano tra loro. Così facendo possono fare strategia insieme. In secondo luogo, organizzazioni professionali come Molini Fagioli non danno garanzia solo sul processo di produzione, ma anche sul prodotto finale. Per dirla in maniera chiara, va bene che un prodotto sia italiano, ma se è a residuo zero e viene da una filiera controllata, io mi fido molto di più”.
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