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domenica 14 luglio 2024

NEWS DAL CONSORZIO VINI OLTREPO' PAVESE

 Torrazza Coste (PV), 12/07/2024 — Filiera, qualità, trasparenza. Sono le tre parole d’ordine emerse dall’ultimo CdA del Consorzio Vini Oltrepò Pavese, che lo scorso 11 luglio ha accolto cinque nuovi consiglieri. 

Tutti nomi importanti e stimati sul territorio: si tratta di Cristina Cerri Comi, quinta generazione alla guida della Tenuta Travaglino, Stefano Dacarro, titolare con la sorella dell’azienda La Travaglina di Santa Giuletta, Alessio Brandolini, dell’omonima cantina di San Damiano al Colle, Edoardo Scanavino, enologo della storica Azienda Agricola Montelio, e Stefano Torre, enologo di uno dei brand più forti del territorio quale Monsupello della famiglia Boatti.

I nuovi consiglieri — imbottigliatori, ma anche rappresentanti dell’intera filiera — sono ulteriore conferma della politica di valorizzazione della qualità e di tutte le fasi produttive, dalla vigna alla bottiglia, intrapresa dalla nuova Presidenza per ridare valore al territorio e ai suoi vini.

La loro cooptazione è avvenuta, all’unanimità e approvata dal Collegio Sindacale, durante la prima riunione utile del CdA, in applicazione delle norme dello statuto in caso di dimissioni irrevocabili presentate da consiglieri eletti, consentendo così la continuità operativa del Consorzio.

In coerenza con il mandato elettorale che solo pochi mesi fa — a febbraio 2024 — ha visto la nomina dell’attuale presidente Francesca Seralvo, il Consorzio ha avviato in questi mesi i primi passi verso un rafforzamento delle politiche di valorizzazione dell’intera filiera produttiva dei vini a denominazione in Oltrepò Pavese, segnando una cesura netto con un passato che ha trascinato il territorio in una situazione non degna delle potenzialità di una delle aree storicamente più vocate d’ Italia e a cui sin dall’800 tutti hanno sempre guardato per la qualità indiscussa delle sue uve, specialmente per la base spumante.

Il Consiglio dell’undici luglio, inoltre, è stata l’occasione per votare — sempre all’unanimità — l’applicazione di un codice etico per promuovere principi di lealtà, collaborazione e coesione tra i membri, altro segnale che consolida le fondamenta del nuovo Consorzio.

«Puntare sulla filiera nella sua interezza» ha dichiarato Seralvo «è la migliore garanzia per una gestione trasparente e nell’interesse di tutte le aziende del comparto. Valorizzare la filiera, infatti, significa investire sulla qualità in maniera trasversale. È su queste premesse che, in piena condivisione, abbiamo rinnovato la governance del Consorzio e, in queste settimane, stiamo lavorando sulla sua operatività, a partire dalla direzione, per dare un segno di discontinuità rispetto al passato e puntare con decisione su un Consorzio più attuale, performante e dedicato alla valorizzazione del prodotto e del territorio».

Durante l’incontro, il Consiglio di Amministrazione ha confermato la propria fiducia alla presidente e ha dato un segnale forte alle imprese del settore vitivinicolo oltrepadano: non si torna indietro. L’obiettivo è ridare prestigio all’intero comparto e all’Oltrepò, introducendo strumenti nuovi e più coerenti con le dinamiche di mercato, anche rivedendo le strategie di promozione non sempre mirate e che infatti non hanno dato risultati.

Tra pochi giorni, l'incontro programmato con Regione Lombardia rappresenterà un passo decisivo nella strategia di rinnovamento intrapresa dal Consorzio. Siamo certi che la politica e le istituzioni regionali appoggeranno con entusiasmo il progetto, riconoscendone il valore per i produttori e per il territorio nel suo complesso.

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