In occasione di Vinitaly 2022, Vinophila e Serena Wines 1881 hanno riunito esperti di vino e tecnologia per discutere del futuro del settore tra strumenti pionieristici e sostenibilità
Lunedì 11 aprile ha avuto luogo il convegno L'innovazione digitale al servizio del settore vitivinicolo: dal vigneto al consumatore, organizzato da Vinophila, il primo metaverso dedicato al vino e alle bevande alcoliche, in collaborazione con l’azienda vinicola Serena Wines 1881, introdotta dall’AD Luca Serena.
Nel Palaexpo di Veronafiere si è riunito un panel di specialisti appartenenti al settore vinicolo e tecnologico
per discutere dell'importanza strategica dell'apertura al digitale da
parte delle cantine. Tra le diverse esperienze e visioni proposte, sono
emerse posizioni comuni relative alla capacità della digitalizzazione di
aprire nuove e concrete strade verso la sostenibilità e il coinvolgimento dei consumatori, con particolare attenzione a millennials e generazione Z.
“Nel
corso degli ultimi due anni l'utilizzo degli strumenti digitali è
entrato a far parte della vita quotidiana di ognuno di noi – ha
dichiarato Lorenzo Biscontin, fondatore di Vinophila –
In questo scenario l’innovazione tecnologica di tutti gli operatori è
ormai una necessità, più che un'opportunità. Da qui è nata l’idea di una
tavola rotonda per presentare alcune delle innovazioni digitali più
avanzate a disposizione del settore, caratterizzate dalla facilità di
utilizzo per l’utente”.
A moderare l’incontro il giornalista Fabio Piccoli, Direttore Responsabile di Wine Meridian,
che ha accolto i presenti con una provocazione riguardante la profonda
trasformazione culturale che il mondo vitivinicolo è chiamato ad attuare
per fare spazio al digitale e diventare realmente sostenibile.
Provocazione raccolta in prima battuta dal sommelier, critico
enogastronomico e ristoratore Andrea Gori, che ha
esordito parlando di “morte della ristorazione”, nel senso tradizionale
del termine, a favore di una ristorazione come processo che assolve “su
misura” i bisogni del consumatore, in termini di luoghi, tempistiche e
convivialità. Un’esperienza che unisce virtuale e fisico, dal delivery
con droni all’acquisto di pietanze e vini sotto forma di NFT (non-fungible token). Prospettive potenzialmente destabilizzanti ma affrontabili attraverso la remediation,
neologismo che indica come i nuovi media non eliminino i vecchi bensì
si “aggiustino” a vicenda, in un processo di riorganizzazione continua.
Conclusioni riprese da Daniele De Vecchi, project manager di Saturnalia,
spin-off dell’Università di Pavia supportata dall’Agenzia Spaziale
Europea, che dal 2017 unisce spazio e vigna. Attraverso l’intelligenza
artificiale e l’analisi di dati satellitari, Saturnalia fornisce a
utenti B2B e B2C rilevazioni indipendenti utili a monitorare l’andamento dei vigneti e prevedere la qualità dei prodotti vinicoli che ne nasceranno. A seguire Paolo Masoero, imprenditore informatico e ideatore di SmartBlockChainGateway®,
piattaforma cloud collaborativa che aiuta le aziende a rivedere il
proprio modo di comunicare con il mercato: passare dallo storytelling al
fact-telling, certificando su blockchain gli elementi
che le contraddistinguono in termini di origine, tracciabilità e
sostenibilità delle materie prime utilizzate. Infine Alessio Tonin, Marketing & Communication Specialist di Serena Wines 1881,
ha sottolineato l’importanza degli strumenti di marketing predittivo,
utili a toccare tutti i touchpoint che creano e rafforzano il rapporto
tra cliente e azienda.
Un
esempio di touchpoint è proprio Vinophila, fiera digitale che si propone
come strumento complementare, non sostitutivo, dell’evento in presenza,
capace di raggiungere e incuriosire un pubblico più ampio, dalla
generazione Z ai baby boomers.
In occasione del convegno, è stata lanciata la versione mobile di Vinophila, dal 9 aprile disponibile per dispositivi Android e iOS.
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