La spazio della Galleria Milano si presenta come un essere bicefalo, una testa a destra, una a sinistra ed il mezzo il corpo, lo spazio dell’azione.
Subito, dopo l’apertura della porta, ci si immette in una corrente, percorsa per anni da destra a sinistra e viceversa. Un flusso necessario in cui hanno continuato a scorrere come pesci in una corrente oceanica, oggetti, opere, persone, pensieri, libri, fogli sparsi, voci.
Niente/Qualcosa, oltre ad originarsi dal contesto spaziale topografico della galleria, tocca un tema con il quale ci confrontiamo molto spesso, quando un pensiero, allo stato intuitivo, ancora informe, viene scelto dalla nostra volontà per formarsi e diventare limpido, comunicabile; quando un’idea, tra decine, diventa opera; quando un’intenzione diventa progetto. C’è una soglia che divide i diversi stadi, che separa l’essere niente dall’essere qualcosa. Il progetto prevede la presenza di alcune sculture e un’azione realizzata dall’art-performer e coreografa Claudia Caldarano. L’azione coreografica si incentra sull’eco delle infinite possibilità a cui bisogna rinunciare quando la nostra volontà sceglie una forma piuttosto che l’altra, un gesto piuttosto che l’altro.
Manuela Cirino è da sempre interessata ad una indagine sull’idea di scultura declinata in forme aperte e multidisciplinari. Ha esposto in numerose collettive in Italia e all'estero e tra le galleria che le hanno dedicato mostre personali si ricordano Valeria Belvedere, Milano, Galleria Neon, Galleria Ciocca, Milano, Galleria Martano, Torino e la Galleria Milano.
Claudia Caldarano, art performer selezionata come coreografa per Nid Platform e come regista per Biennale College Teatro. Danza per Virgilio Sieni, è attrice del Teatro dei Gordi e cura il Deep Festival con mo-wan teatro. Si è diplomata in “Grafica d’Arte Incisoria” al Bisonte (2017), “Attrice” alla Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi (2010), “Assistente Coreografa” con Micha e Marina Van Hoecke (2006).
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