Sono diciotto le aziende partecipanti
alla manifestazione che quest'anno si pone l'obiettivo di stimolare una forte riflessione
sulla crescita della reputazione del territorio sannita
Il sindaco Cutillo: «Attenzione
sull'Alta Capacità ferroviaria, per stimolare una risposta condivisa e capace
di cogliere le opportunità offerte dall'attraversamento di questa opera»
Pronto
ad alzarsi il sipario sulla quarantatreesima edizione di 'VinEstate', la
rassegna dedicata ai vini del Taburno, in programma da venerdì 1° a domenica 3
settembre a Torrecuso (Benevento). La manifestazione è organizzata dal Comitato
Vinestate con il Comune di Torrecuso, con il patrocinio della Regione Campania - Assessorato all'agricoltura, della Provincia di Benevento e della Camera di Commercio di Benevento e con la collaborazione
dell'associazione Aglianico del Taburno, dell'Ente provinciale per il turismo
di Benevento, della Scuola del Gusto, del Gal Taburno, del Sannio Consorzio
Tutela Vini, della Fondazione Italiana Sommelier, della Confraternita Misericordie di
Torrecuso, del Conservatorio statale 'Nicola Sala', del Forum dei giovani
torrecusano, del Nucleo Protezione civile comunale di Torrecuso, di Sannio Way
e dell'Associazione per lo sviluppo turistico e delle attività extra
alberghiere del Taburno.
Protagoniste
principali della rassegna saranno ancora una volta le etichette Aglianico del
Taburno Docg, la denominazione simbolo dell'eccellenza vitivinicola sannita. La
manifestazione si aprirà con una tavola rotonda (venerdì 1° settembre, ore
18.30, palazzo Caracciolo-Cito) promossa insieme alla Coldiretti di Benevento e
al Consorzio Sannio sul tema 'L'Aglianico del Taburno Docg come valore del
territorio'. Nell'ambito dell'incontro si svolgerà anche la quarta edizione del
'Premio Libero Iannella', istituito nel 2014, in occasione del decennale della
scomparsa del compianto sindaco di Torrecuso e rappresentante alla Rocca dei
Rettori, propulsore della manifestazione partita nel lontano 1973. Il Premio
lancia quest'anno la novità dell'istituzione di una borsa di studio dedicata
alla punta di diamante delle Denominazioni di origine sannita. Ancora di
Aglianico Docg si discuterà nell'ambito del focus 'Aglianico ieri, oggi e
domani: potenzialità di un grande vitigno in un terroir di eccezione' (sabato 2
settembre, ore 10, palazzo Caracciolo-Cito). Tra gli spazi dedicati alla
riflessione sul futuro del territorio del Taburno si segnalano l'incontro
dibattito 'Il primo piatto della Stazione Enogastronomica di Torrecuso è la
Formazione' (sabato 2 settembre, ore 18.30, palazzo Cito-Caracciolo) e il
convegno 'Alta Capacità - Stazione di Torrecuso: fermata obbligatoria per lo
sviluppo del Sannio' (domenica 3 settembre, ore 10.30, palazzo Caracciolo-Cito),
durante il quale si centrerà l'attenzione sull'attraversamento nella Valle del
Calore dell'importante opera ferroviaria, riflettendo sulle criticità e sulle
opportunità che il territorio del Taburno potrà cogliere dalla realizzazione di
questa infrastruttura.
'VinEstate'
si caratterizza come il momento più importante per poter apprezzare la ricca
offerta enologica dell'areale del Taburno. La collaudata formula della rassegna
propone negli angoli del suggestivo centro storico torrecusano l'offerta di ben
diciotto aziende del territorio, con la possibilità di poter apprezzare tante
chicche enologiche ottenute soprattutto da uve aglianico e falanghina ma anche da
tante altre varietà, come le uve coda di volpe, piedirosso, fiano e greco, solo
per citare i vitigni storici maggiormente coltivati nell'intero areale.
Altra
caratteristica della rassegna torrecusana è rappresentata dall'offerta musicale
e culturale. Tante le iniziative in programma. Da segnale le due mostre
allestite negli spazi di palazzo Palma-Cocchiaro: la mostra 'Flash City 4.0',
personale dell'artista sannita Leonardo Pappone 'Leopapp'; la mostra 'Verso il
sole', personale dell'artista lituano Valdemares Semeskas. Particolarmente
interessante si annuncia anche la mostra '... tutto iniziò così', una
carrellata tra immagini e documenti che offrirà una panoramica storica lungo il
percorso tracciato dalla Sagra del Vino - VinEstate. Articolata e variegata la
proposta musicale, con l'esibizione di tanti gruppi ed artisti che animeranno
le piazze ed i vicoli del suggestivo centro storico torrecusano.
A completare
il ricco piatto le degustazioni guidate curate dalla Fondazione italiana
sommelier (tutte le sere, ore 20.30, palazzo Caracciolo-Cito), gli stand
dell'artigianato e dei prodotti tipici del Taburno ed attrezzate aree
gastronomiche dove si potranno degustare i piatti del territorio abbinati ai
vini delle aziende partecipanti alla rassegna.
«L'intento
di questa ricca edizione di 'VinEstate' - dichiara Erasmo Cutillo, sindaco di
Torrecuso e presidente del comitato organizzatore - vuole essere soprattutto
quello di centrare l'attenzione sul vino inteso come motore di sviluppo e
opportunità di crescita del territorio. Come sempre, tante iniziative in
cartello nascono con l'intento di valorizzare, sostenere e diffondere sempre più la
conoscenza della ricchezza enologica di questo territorio, in primis dell’Aglianico
del Taburno Docg, un prodotto di eccellenza che già possiede una sua pregiata
dignità e importanti nicchie di mercato. Ma l'obiettivo che la festa si
prefigge quest'anno è quello di avviare un percorso che sia capace di
rafforzare, insieme agli altri soggetti del comparto, la reputazione del territorio. Nasce
soprattutto da questa esigenza la volontà di discutere su di un tema
importante, quale è quello della realizzazione della direttrice ferroviaria Napoli-Bari, con il raddoppio della linea Frasso Telesino-Vitulano. Parliamo di un'opera che avrà ovviamente un
forte impatto su questo territorio, in termini di moneta paesaggistica e
ambientale. Ma siamo fortemente consapevoli che se questo territorio si
mostrerà capace di affrontare la vicenda facendo rete, avanzando con una voce
unica e forte le richieste più valide ed efficienti da proporre alla Rete
Ferroviaria Italiana, si potranno cogliere anche gli indubbi vantaggi che questo
intervento, come ogni grande opera infrastrutturale, potrà incidere sul
territorio. Discutere, riflettere affinché il Taburno e il Sannio possano
trovare la strada più congeniale per far sì che l'Alta Capacità sia anche
un'opportunità da cogliere e non solo l'ennesima realizzazione di un'opera da
subire».
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