Il Museo Bagatti Valsecchi avvia un importante progetto di studi e ricerca sulla vicenda Bagatti Valsecchi. A partire dal 25 settembre 2025 un ciclo di tre incontri aperti a tutti nelle biblioteche di Lambrate, Niguarda e Fra Cristoforo e la pubblicazione del nuovo volume di studi dal titolo Ripensare il Rinascimento. Il metodo Bagatti Valsecchi nella Milano di fine ‘800, che sarà presentato il 22 novembre nel Salone d’Onore del Museo.
Su uno dei portali d’accesso alla casa di via Gesù, sede del Museo Bagatti Valsecchi, ideata e realizzata dai fratelli Fausto e Giuseppe Bagatti Valsecchi a metà Ottocento, si legge Amicis semper libens pateboper sottolineare la volontà di rendere la dimora un luogo aperto sempre a tutti. Già nel 2024, in occasione del trentesimo anniversario dall’apertura del Museo, è nato il progetto culturale Museo oltre i confini, con attività didattiche e conferenze nelle scuole e nelle biblioteche di quartiere per portare l’identità del museo fuori dai propri spazi, facendo conoscere le attività a un pubblico sempre più vasto.
In questo ambizioso progetto di apertura, divulgazione e valorizzazione del patrimonio storico-artistico del Museo Bagatti Valsecchi, si inserisce quest' anno anche Ripensare il Rinascimento. Il metodo Bagatti Valsecchi nella Milano di fine ‘800, titolo del volume – reso possibile grazie al prezioso contributo di Regione Lombardia – attraverso saggi firmati da studiosi e rappresentanti di importanti istituzioni accademiche e museali, offre nuova linfa agli studi sulla vicenda Bagatti Valsecchi, arricchendone e ampliandone la prospettiva di ricerca. L’obiettivo è quello di valorizzare un ricco patrimonio ancora poco indagato, offrendo nuove prospettive interpretative sulla storia del Museo e contribuendo all’avanzamento degli studi storico-artistici su scala cittadina e regionale.
Ma non finisce qui, si terranno anche tre momenti di incontro in alcune biblioteche comunali situate in zone periferiche della città, con l’obiettivo di ampliare l’offerta culturale del Museo, raggiungere nuovi pubblici e valorizzare le biblioteche come luoghi di diffusione della conoscenza e di partecipazione culturale. Gli appuntamenti saranno il 25 settembre presso la Biblioteca di Lambrate, il 30 ottobre presso la Biblioteca di Niguarda e infine il 27 novembre presso la Biblioteca Fra Cristoforo.
Il volume Ripensare il Rinascimento. Il metodo Bagatti Valsecchi nella Milano di fine ‘800, che saràpresentato il 22 novembre al Museo Bagatti Valsecchi, raccoglie una serie di contributi che, da prospettive diverse, approfondiscono la storia e le peculiarità della dimora di via Gesù, restituendo tutta la ricchezza e la complessità della vicenda Bagatti Valsecchi.
Angelo Landi, professore di restauro dell’architettura al Politecnico di Milano, insieme ai suoi collaboratori, indaga la struttura architettonica dei soffitti, soffermandosi sull’uso e sul reimpiego di elementi provenienti da altre dimore storiche.
Ilaria de Palma, conservatrice di Palazzo Morando, concentra invece l’attenzione sugli artigiani che presero parte al progetto, con un focus particolare sui fratelli Mora, protagonisti nella realizzazione degli arredi.
Paola Venturelli dedica il suo contributo alla varietà degli oggetti di arte applicata presenti nella collezione, mettendo in luce la ricchezza dei manufatti che impreziosiscono la residenza e sottolineando, al contempo, la perizia degli artisti e il gusto dell’epoca.
Mario Marubbi, conservatore del Museo Ala Ponzone di Cremona, approfondisce le opere pittoriche di area cremonese conservate nella collezione, evidenziandone il legame con la tradizione artistica locale.
Aurora Ghezzi, collection manager del Museo Bagatti Valsecchi, affronta gli aspetti collezionistici, ripercorrendo le scelte di acquisto e le logiche di acquisizione che hanno contribuito a definire l’identità della raccolta.
Il direttore del Museo Bagatti Valsecchi, Antonio D’Amico, presenta e commenta un testo inedito di Pier Fausto Bagatti Valsecchi del 1953, offrendo una riflessione sul suo pensiero e sulla sua visione per la casa-museo.
Il Museo Bagatti Valsecchi riafferma così il proprio ruolo di promotore attivo della cultura, trasformando la ricerca storica in un’occasione di condivisione, confronto e crescita collettiva.
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