Si opta di vendemmiare dopo il tramonto le uve dei rossi autoctoni piemontesi per preservarne in massimo grado l’integrità, i profumi e la concentrazione in vista di un’annata che potrebbe essere tra le migliori di sempre
Montalbera (Asti), 17 settembre 2025 - «Anche quest’anno abbiamo optato per la vendemmia notturna per due dei nostri vini a bacca nera quali il Ruchè ed il Grignolino, per preservare in massimo grado tutte le caratteristiche precipue in quanto ad integrità, profumi e concentrazione. In questo modo gli acini arriveranno in cantina all’apice della loro maturazione, in condizioni perfette. Ci aspettiamo infatti che questa vendemmia 2025 potrà dar vita ad un’annata che si annuncia tra le migliori di sempre, paragonabile alla 2015 che fu strepitosa. La vendemmia notturna è per noi però anche una forma di welfare aziendale, perché con essa cerchiamo di mettere tutti i nostri collaboratori nelle migliori condizioni possibili per operare, senza i picchi di forte caldo che vi sono nelle ore diurne», lo ha dichiarato Franco Morando, Direttore Generale di Montalbera, tenuta che si estende fra i territori del Monferrato e della Langa piemontesi. «Non è la prima volta che organizziamo la vendemmia notturna. Negli scorsi anni si è rivelata una scelta azzeccata. Considerato il grande successo ottenuto, abbiamo deciso di riproporre un’iniziativa che favorisce la qualità delle uve, ma anche aiuta i nostri ragazzi a lavorare con temperature più miti”, ha proseguito Morando. Il motivo principale della vendemmia notturna nel 2025? Franco Morando ha le idee molto chiare a riguardo: “Vogliamo preservare gli acini per il nostro amato e rinomato Ruchè ma anche per il Grignolino, un vino che il mitico Luigi Veronelli definiva “il più bianco dei rossi ed il più rosso dei bianchi”. L’obiettivo è quello di stressarli il meno possibile per portare a casa risultati ottimali all’insegna della qualità più elevata». La vendemmia dopo il tramonto permette in tal modo di produrre vini d’eccezione come il «Ruchè riserva ‘Il Fondatore’ oppure il Grignolino vinificato sia in acciaio sia in anfora.
Dedichiamo questa vendemmia notturna a mio nonno, Enrico Riccardo Morando, fondatore dell’azienda Montalbera che acquistò la tenuta e che fin dai primi anni si è sempre impegnato molto nella valorizzazione dei vitigni autoctoni piemontesi come il Ruchè ed il Grignolino. Oggi in Montalbera produciamo il 60% di tutto il Ruchè che ha origine nelle colline del Monferrato, patrimonio dell’UNESCO. Il Ruchè è il nostro principe rosso e noi vogliamo valorizzarlo al meglio possibile attraverso la nostra eccezionale Riserva de “Il Fondatore”», ha dichiarato Franco Morando, Direttore Generale della Tenuta Montalbera che oggi conta oltre 130 ettari di appezzamenti a Castagnole nel Monferrato. «Siamo fieri che il Ruchè prodotto nelle nostre vigne sia il più bevuto al mondo. Ma riteniamo che anche il Grignolino meriti di essere riscoperto perché, se di qualità, è un vino che può riservare delle piacevoli sorprese. Proprio per questo, in Montalbera ne realizziamo due diverse interpretazioni, una tradizionale vinificata in acciaio ed un’altra, più originale ed inusuale, vinificata in anfora, utilizzando un metodo antico di secoli che aiuta a svelarne gli aspetti più reconditi e spiccatamente caratteristici.>>
MONTALBERA (GRUPPO MORANDO) - Il Gruppo Morando, tra i leader in Italia nella produzione di alimenti per cani, gatti e cavalli, con importante diversificazione di business anche nel settore vitivinicolo (Montalbera appunto) ed immobiliare, nel 2024 ha registrato un fatturato di oltre 250 milioni di euro, con un’importante crescita a doppia cifra (+16%) rispetto al 2023, con l’export che ha registrato un aumento del +12%. La Famiglia Morando crede fermamente nella continua ricerca per il benessere dei nostri amici a 4 zampe, e supporta tale missione con significativi investimenti in innovazione tecnologica e ricerca & sviluppo, senza mai condurre test sugli animali.
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