L’Aula della Camera del Parlamento Subalpino, l’unica aula parlamentare rimasta integra in Europa tra quelle nate con le rivoluzioni del 1848 e riconosciuta monumento nazionale dal 1898, si presenta al pubblico dopo i lavori di manutenzione straordinaria che l’hanno vista protagonista in questi mesi realizzati su impulso della Regione Piemonte e grazie al contributo di Fondazione Compagnia di San Paolo.
Il Parlamento Subalpino restaurato sarà infatti la straordinaria cornice in cui si svolgerà uno dei momenti clou del 2° Festival delle Regioni, organizzato a Torino dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome in collaborazione con la Regione Piemonte (tutto il programma su www.regioni.it). Il prossimo 3 ottobre, in occasione del 40º anniversario della Conferenza Stato-Regioni, si terrà infatti all’interno del Parlamento la prima seduta pubblica nella storia della Conferenza, alla presenza del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
Grazie a una ricognizione di questi delicatissimi spazi, realizzata anche attraverso l’utilizzo innovativo di un drone, è stata effettuata una mappatura completa dello stato di conservazione, che ha permesso di rilevare le situazioni più critiche e di mettere in sicurezza gli arredi di questo luogo unico. Attraverso due porte ai lati della scrivania del Presidente si accede all’aula che ospita 308 scranni lignei, laccati e dorati, disposti a semicerchio su otto ordini, con sedute rivestite di velluto color cremisi.
Degli interventi di manutenzione e restauro che hanno interessato in passato le superfici dell’ambiente, i più recenti e completi risalgono alla fine degli anni Ottanta del Novecento, ma la buona conservazione degli arredi originali è stata possibile grazie alla politica di gestione del bene che, inserito all’interno del percorso museale del Museo del Risorgimento di Torino, è stato sottoposto a puntuali campagne di conservazione (l’ultima nel 2010-2011) e a criteri molto prudenti di accesso della sala da parte del pubblico. Il nuovo intervento manutenzione straordinaria – con la direzione di Massimiliano Caldera della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Torino - ha avuto come obiettivo di preservare e ripristinare i suoi elementi storici originali per garantirne la conservazione e la fruibilità nel tempo.
Dopo una prima fase finalizzata allo studio e alla documentazione degli ambienti sia dal punto di vista dei materiali, sia delle condizioni ambientali ed espositive, l’attività del team multidisciplinare del Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale” è proseguita con le operazioni dirette sui beni - dalla pulitura agli interventi di consolidamento ad hoc per ristabilirne le caratteristiche di integrità materica e funzionale - calibrate secondo le tipologie di degrado presenti e condotte secondo i principi del minimo intervento, preservando i materiali originali anche nella scelta metodologica di restauro e delle tecniche di consolidamento. Il complesso progetto di manutenzione degli apparati decorativi dell’aula è stato inoltre un momento fondamentale per la verifica conservativa anche delle superfici decorate dell’architettura, che sono state ispezionate con utilizzo di drone per la comprensione più puntuale di alcuni fenomeni di degrado. La realizzazione degli interventi ha impegnato oltre 15 restauratori del CCR – coordinati da Roberta Genta (Laboratorio di Restauro Tessuti), Paolo Luciani (Laboratorio di Restauro Arredi lignei) e Marco Demmelbauer (Laboratorio di Restauro Metalli) – affiancati da studenti del Corso di Laurea Magistrale in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali dell’Università di Torino che, nell'ambito dei propri tirocini formativi curriculari, hanno potuto confrontarsi con le problematiche conservative di questo cantiere.
La collaborazione tra la Fondazione Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale”, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Torino e il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano, ha consentito di raggiungere questo importante risultato, un recupero che è stato possibile grazie all’intervento della Regione Piemonte e il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo.
Per permettere a cittadine, cittadini e turisti di respirare l’atmosfera originale che ha portato all’Unità d’Italia, il Museo propone per i suoi visitatori un’apertura straordinaria dall’Aula dal 6 all’8 ottobre (l’accesso al Parlamento sarà quindi compreso nel biglietto di ingresso al Museo). Sarà possibile entrare nell’Aula in piccoli gruppi di massimo 25 persone; all’interno dello spazio una guida del Museo e un restauratore racconteranno (circa 10 min per ogni gruppo) la storia di questo luogo straordinario e i lavori di ripristino e conservativi che sono stati realizzati. Sono anche previste, su prenotazione, visite guidate al percorso espositivo e al Parlamento Subalpino. |
Info sull’apertura straordinaria dal 6 all’8 ottobre Da venerdì 6 a domenica 8 ottobre, dalle ore 10 alle ore 19 (ultimo ingresso ore 18). Ingresso compreso nel biglietto del Museo (gratuito per Abbonamento Musei Torino e Torino+Piemonte Card) Visite guidate su prenotazione: dalle 10.30 alle 17.30, con partenza ogni ora.
Info: museorisorgimentotorino.it Prenotazioni visite guidate: 011 5621147 |
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