Courmayeur, 1° febbraio 2024_Nell’epoca dell’instant celebrity pochi fenomeni sopravvivono nel tempo. Il Super G è una felice eccezione che conferma la regola, sovvertendola. Nato nel 2013 a Courmayeur, il primo Italian Mountain Club delle Alpi si è imposto cavalcando il cambiamento, anticipandolo e perfino indirizzandolo. Il nome è “rubato” dalla disciplina dello slalom gigante, ma in questi 10 anni il club ha arricchito il campo semantico del Super G, che ora rappresenta l’emblema di una metamorfosi culturale che contribuisce a ridefinire il lifestyle in alta quota, rivoluzionando l’immaginario tradizionale della montagna a partire dai desideri delle nuove generazioni. Il fenomeno di costume che ha trovato terreno fertile al Super G non è limitato a Courmayeur, si espande anche sul lato francese delle Alpi, confermando che una prospettiva innovativa sulla montagna non è più un’eccezione ma un megatrend globale. Il clubbing sulla neve ormai si avvicina a quello delle località estive più glamour, offrendo show, musica, performance daylight tra paesaggi e location mozzafiato.
L’Après-ski diventa clubbing
Sulla carta l’Après-ski è un tradizionale aperitivo a conclusione di una giornata sulle piste: in tuta da sci ci si concede una birra, mentre la neve si scioglie sotto gli scarponi. Nulla di più differente da ciò che offre il Super G: quello che era un momento distensivo a conclusione dell’esperienza sulla neve, ora è il motivo per cui i giovanissimi, ogni weekend, viaggiano in direzione Courmayeur. Lo sci perde centralità e subentrano nuovi riti collettivi. Non siamo su una terrazza, ma su un palcoscenico con stage ipertecnologico, dove per tutto l’inverno dal primo pomeriggio vanno in scena a rotazione format artistici accompagnati da line up musicali di assoluto livello. Tra gli artisti ingaggiati, Il Pagante, Manuelito, Miles, Gregor Salto, Damianito, Nitro e – in arrivo a febbraio – Benny Benassi. Uno show potente che esplode ben prima del tramonto, scardinando anche le abitudini del “popolo della notte”. Il clubbing si sposa con l’aria pulita di montagna, le luci della golden hour si fondono con il light design, la neve scende e i decibel salgono verso il cielo. Questo approccio orientato all'intrattenimento daylight sta influenzando anche altre strutture, spingendole a reinventare le proprie offerte e a considerare vette, valli e pendii come il teatro naturale per esperienze di socializzazione alternative e accessibili, coerenti con la domanda di un mercato internazionale in forte ascesa. Un trend confermato oltralpe dal successo di rifugi come La Folie Douce in Val d'Isere o Le Cap Horn a Courchevel.
Una generazione allo specchio: Alpha e Zoomers in prima fila
Non è la posizione – sulle piste di Courmayeur – e neppure il palinsesto artistico il vero segreto del Super G. Il Club è stato adottato dalle generazioni Alpha e Z alla ricerca di un’esperienza identitaria che crea intimità e connessioni emotive, di un love brand fatto di relazioni, che fonde espressione estetica e desiderio di appartenenza.
I giovanissimi vengono da Roma, Milano, Torino, St Moritz, Madonna di Campiglio, appositamente per entrare in questa dimensione ibrida, per metà legata alla neve e per metà alla musica. Anche solo per un giorno. Perché il Super G è il place to be dove vivere esperienze uniche e memorabili, rigorosamente da immortalare con lo smartphone e condividere live online. L’intrattenimento daylight, infatti, ha aiutato in qualche modo ad “accorciare” le distanze fisiche e mentali che separano la città dalla montagna: si raggiunge Courmayeur nell’arco della mattinata, si raggiunge il Club in pochi minuti di funivia e si dedica il pomeriggio al divertimento, per poi rientrare a casa in serata, senza fare le ore piccole.
La struttura è una vetrina di visibilità per talent, influencer e artisti, e di conseguenza prenotare un tavolo o accedere al club diventa sinonimo di esclusività e status. Soprattutto se i propri vicini di tavolo sono influencer di fama come Alessia Lanza, Cecilia Rodriguez, Ignazio Moser, Emily Pallini o Nicola Ventola, o ancora dj e producer come Rondo da Sosa, Artie 5ive, Ludwig: tutti sono stati avvistati tra i tavoli del Super G. La presenza online, alimentata da piattaforme social come Instagram e TikTok, contribuisce a proiettare il Super G di Courmayeur nell'orbita della popolarità: gli indicatori di performance segnalano una crescita evidente. Se su Instagram si contano più di 650mila visualizzazioni per i reels, più di 12mila interazioni con i contenuti, 15.900 follower (3000 in più dall’ultima stagione invernale) e almeno un milione e 300mila account raggiunti, TikTok è un altro terreno di conquista: l’account, aperto il 31 ottobre del 2023, ha già registrato 17mila like e 226mila visualizzazioni dei video. Numeri che raccontano non solo di un luogo diventato iconico, anticipatore di tendenze, ma di un vero e proprio fenomeno di costume che collega le generazioni Alpha e Z a un nuovo modo di vivere la montagna.
Anche la capsule collection firmata Super G diventa un must-have, perché indossare questi capi rinforza il senso di appartenenza alla community dell’Apres Ski.
Tessuti morbidi e volumi oversize si combinano al glamour da sfoggiare nelle migliori occasioni in città, mentre accessori da montagna e dettagli fashion convivono armoniosamente in un nuovo stile reso possibile solo da questo contesto.
Super G & Friends
Attraverso l’intrattenimento per i giovani non si promuovono solo i consumi, ma si ha l’opportunità di creare cambiamenti culturali e sociali duraturi, incidendo sugli stili di vita. Un messaggio game-changing per il turismo e l’industria del Made in Italy. Per questo motivo in 10 anni il Super G ha attirato l'attenzione di importanti gruppi multinazionali disposti a sostenere il progetto al di là della semplice prospettiva commerciale. I partner offrono supporto finanziario, ma soprattutto costruiscono vere e proprie collaborazioni sinergiche, intervenendo nella definizione dei format musicali e nella sperimentazione di soluzioni tecnologicamente avanzate. Questa forma di partecipazione attiva conferma il Super G come soggetto cruciale e autorevole per l’individuazione dei valori sociali emergenti e delle scelte di consumo delle nuove generazioni.
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