Mercoledì 27 maggio si è svolta
l’assemblea annuale dei soci del Consorzio
Vini di Romagna. Un’assemblea
particolarmente importante in quanto prevedeva
anche il rinnovo delle cariche per il triennio
2020-2022. Come da prassi è stato il Consiglio
d’Amministrazione appena eletto a nominare il
nuovo presidente. All’unanimità le preferenze sono
state espresse per Ruenza Santandrea, nome
noto e molto apprezzato nel panorama vinicolo
regionale, nazionale ed europeo per gli importanti
incarichi ricoperti in questi ultimi quindici anni
nel settore. La Santandrea, prima presidente donna
nella storia del Consorzio Vini di Romagna in 58
anni dell’ente (è stato fondato nel 1962), succede
a Giordano Zinzani, che lascia dopo quattro
mandati triennali consecutivi.
«Consapevole
di andare a ricoprire questo importante ruolo in
un momento storico decisamente complicato per il
vino romagnolo, e non solo, spero nell’impegno
di tutti per dare nuovo slancio al nostro
settore – dichiara la neo Presidente
Santandrea – Tutti possono fornire il proprio
contributo e assieme dobbiamo iniziare a
ragionare, da subito, su quali azioni e quali
strategie mettere in campo per promuovere i
nostri vini, figli di un territorio ricco di
cultura, tradizioni, gastronomia. Ringrazio
quindi per la fiducia espressa dal CdA nei miei
confronti e adesso al lavoro, uniti e compatti.
Solo così riusciremo a valorizzare i nostri
prodotti, ben oltre il Covid-19».
Ad affiancare la Santandrea nei
lavori del Consorzio Vini di Romagna saranno i
riconfermati Vice Presidenti Scipione
Giuliani (Poderi dal Nespoli, Civitella di
Romagna) e Mauro Sirri (Celli, Bertinoro) e il
nuovo Consiglio d’Amministrazione formato
da: Francesco Bordini (Villa Papiano, Modigliana),
Silvia Casali (Tenuta Casali, Mercato Saraceno),
Fabio Castellari (Cantina di Faenza, Faenza),
Andrea Achille Emiliani (Agrintesa, Faenza),
Riccardo Maraldi (Caviro, Faenza), Roberto Monti
(Cantina Forlì-Predappio, Forlì), Alessandro
Morini (Poderi Morini, Faenza), Marco Nannetti
(Terre Cevico, Lugo), David Navacchia (Tre Monti,
Imola), Alberto Perdisa (Insia – Palazzona di
Maggio, Ozzano dell’Emilia), Enrico Prugnoli
(Cantina Sociale di Cesena, Cesena), Daniele Rossi
(Cantina dei Colli Romagnoli, Faenza), Sandro
Santini (Tenuta Santini, Coriano), Roberto Sarti
(Caviro, Faenza), Matteo Vingione (Cavim, Sasso
Morelli).
Faentina, classe 1954, sposata, con
due figli e due nipoti, Ruenza Santandrea prima
di ricoprire il ruolo di Presidente del Gruppo
Cevico e delle società controllate dal 2005 al
2017, svolgeva attività professionale soprattutto
come consulente di direzione e di sindaco
revisore, collaborando alla costituzione di
importanti consorzi del mondo produttivo.
Durante la presidenza di Cevico, è
anche responsabile del settore vino nazionale
dell’Alleanza delle Cooperative, lanciando Vivite,
il festival del vino cooperativo, e promuovendo il
coordinamento europeo cooperativo del vino con
francesi e spagnoli.
Ha partecipato al gruppo dei cinque
esperti che hanno lavorato per il Ministero
dell’Agricoltura alla realizzazione del padiglione
vino di Expo Milano 2015. Inoltre, ha ricoperto
diversi ruoli in associazioni di sindacati
d’impresa, sia a livello territoriale sia
nazionale. Ha ricevuto il premio Romagna Wine
Festival di “Profeta in patria” e il premio “Voice
of Wine 2019” alla WBWE di Amsterdam per il lavoro
svolto a sostegno del mondo vinicolo europeo. Dopo
aver lasciato la presidenza di Cevico al termine
del quarto mandato, e con essa anche gli incarichi
collegati sia a livello societario sia sindacale,
ha ricoperto il ruolo di Presidente di “Bolè srl”,
società nata per produrre e lanciare lo spumante
ottenuto da Romagna Trebbiano DOC; incarico
tutt’ora in corso.
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