La prima personale milanese di Aldo Pallanza celebra come artista originale e straordinario l’uomo che ha portato nel mondo l’eccellenza italiana dell’industria artigiana calzaturiera.
L’esposizione milanese negli spazi di MyOwnGallery, con la curatela di Fortunato D’Amico, vuole essere un tributo a Aldo Pallanza in occasione del centenario della sua nascita e un omaggio alla sua capacità artistica e alla sua profonda ricerca sperimentale.
In mostra oltre quaranta opere che ripercorrono il percorso di crescita di Pallanza, da progettista di calzature di lusso a progettista di arte astratta con l’utilizzo di tecniche e materiali originali e inediti.
Designer calzaturiero di successo, amatissimo da Sofia Loren e altre donne iconiche dell’epoca, affianca al lavoro la grande passione per la pittura, per lungo tempo figurativa e in seguito, dalla seconda metà degli anni Ottanta fino alle ultime produzioni del 2014, a carattere astratto-figurativo.
Opere scultoree più che quadri pittorici che evidenziano le sue fini qualità di “progettista di arte”, suddivise in cicli: la città, il fantastico, il mito, la luce, la natura, l’astrattismo geometrico e materico, la pittura tridimensionale. A queste si aggiunge un’attenzione particolare dedicata al femminile che entra con vigore nell’arte di Pallanza a partire dagli anni Novanta. Designer calzaturiero di successo, ritrae la stessa donna elegante e sfuggente per la quale inventa scarpe raffinate. Un essere delicato, misterioso e inarrivabile, simbolo della sua personale ricerca della bellezza e dell’armonia.
Centrali e ricorrenti nelle sue opere la sua città natale, Vigevano: Pallanza evidenzia le sue grandi
capacità di controllo dello spazio architettonico e degli equilibri dei colori, dei pesi visivi e dei profili che danno vita e volto ai luoghi della sua città.
E ancora l’astrattismo geometrico e materico presente in numerose opere è un richiamo al mondo della decorazione applicata alla produzione industriale, con forme generate per dare identità e consistenza ai supporti utilizzati per le lavorazioni della scarpa, come pelli, tessuti, plastiche. La pittura tridimensionale è sperimentata dall’artista negli ultimi anni della sua attività artistica: la trasfigurazione del quadro avviene per più piani di lettura con metamorfosi e nuovi equilibri geometrici che “tradiscono” l’ideale astratto per trasformarsi in una nuova forma d’arte.
Non stupisce che alcune opere siano state esposte in importanti musei come lo Sharjah Art Museum (Emirati Arabi) e il MoMa di New York.
Catalogo della mostra edito da Editoriale Giorgio Mondadori.
www.aldopallanza.com
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