La Tenuta del Buonamico è una autentica realtà vitivinicola
situata a Montecarlo, nel cuore della verde campagna lucchese. Dopo oltre 50
anni di storia, la cantina è un esempio e un vanto del territorio, oggi di
proprietà dalla famiglia Fontana e guidata, nello specifico, dal titolare
Eugenio, un imprenditore capace di “sfruttare” al meglio il potenziale della
zona.
Infatti, Eugenio Fontana, è considerato uno dei fautori del
“rinnovamento della tradizione” che ha coinvolto la Tenuta, partendo dalla
considerevole espansione degli impianti vitivinicoli grazie all’introduzione
delle nuove barbatelle (si è passati da una superficie di 20 a 45 ettari) per
arrivare all’ampliamento dell’intera struttura, comprese la barricaia e la
sezione d’imbottigliamento con la costruzione della nuova cantina.
Quello della famiglia Fontana è un progetto di grande
respiro, diretto a sviluppare il potenziale della Tenuta e capace d’imprimere
una visione originale a un’area che resta comunque legata a una forte
storicità. Ne è un esempio l’impiego di vitigni semi aromatici quali il
Sauvignon e il Pinot Bianco, coltivati per bilanciare l’eleganza severa e
generosa del Trebbiano Toscano.
Eugenio Fontana dal 2008 – anno dal quale è alla guida del
Buonamico – intende fare qualcosa di originale, attraverso un piano di lavoro
che richiede impegno e tempo: oggi, infatti, c’è molta sperimentazione in vigna
e in cantina, anche con la ricerca di nuovi vini che possano essere testimoni
di qualità e di quello che, un tempo, era chiamato lo Chablis di Montecarlo.
Questa “nuova stagione” della Tenuta del Buonamico ha inizio
proprio dalla vocazione di Montecarlo per quei vini bianchi protagonisti della
cosiddetta “anomalia lucchese” un periodo che ha visto in queste terre l’arrivo
di vitigni stranieri a partire dalla seconda metà dell’Ottocento.
Gli obiettivi della famiglia Fontana partono dal desiderio e
dall’impegno di rinnovare – senza trasformare – l’attitudine della Tenuta di
lavorare Pinot Bianco, Sauvignon, Roussanne, Sémillon, Vermentino, in piccola
parte Viogner e, ovviamente, Trebbiano Toscano. A queste uve a bacca bianca si
affiancano Sangiovese, Canaiolo, Syrah, Merlot e Cabernet Sauvignon. Un blend
fortunato e produttivo di vitigni autoctoni e stranieri che ha saputo dar vita
a vini di charme, adatti per incuriosire e soddisfare i palati più poliedrici,
consolidando così l’unicità di un territorio come quello della Doc Montecarlo.
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