Adattamento per voce sola e coro ispirato all’omonima commedia di Carlo Bertolazzi Un progetto triennale di arte partecipata a cura di ATIR e Teatro Carcano Ideato e diretto da Serena Sinigaglia Con Lella Costa e un coro di cittadini milanesi Il terzo e ultimo capitolo del progetto di arte partecipata El Nost Milan vuole essere un omaggio al Bertolazzi e alla sua opera, fonte e ispirazione di questo viaggio triennale dentro il cuore di Milano. Se i precedenti capitoli hanno cercato di mappare la città per come si mostra oggi, nei suoi luoghi topici di povertà e di ricchezza, quest’ultimo capitolo vuole mostrare la città come si mostrava agli occhi del poeta a fine dell’800. La lingua, il dialetto milanese, e gli scenari che essa evoca, saranno protagonisti di quest’ultimo capitolo, una sintesi dei precedenti, un ritorno all’origine. Il dialetto a Milano quasi nessuno lo ricorda, ancora meno lo parla. Questo contrasta con altre città d’Italia dove il dialetto contribuisce a conservare un’identità forte, precisa, un comune “appartenere”. Milano è città di tutti e di nessuno, terra di passaggio, terra di grandi affari, dove si intersecano le vite di milioni di persone, tutte spesso di passaggio, tutte pronte ad abbandonarla ad affare concluso. Chi però ci vive, ha fame di conoscere il passato, di rivendicare un’identità che sotto traccia esiste e che opere come El Nost Milan contribuiscono a definire. Depositaria dell’opera del Bertolazzi e della sua lingua sarà Lella Costa. Accanto a lei, un gruppo di adolescenti, persone con diverse abilità, drag king, anziani, adulti, bimbi, insomma un gruppo di cittadini milanesi che andrà a rappresentare la Milano di oggi a confronto con quella del passato. Un coro che è specchio di tutti noi, un frammento della città, una piccola parte esemplificativa della grande comunità che ha condiviso il percorso straordinario di questi tre anni.
IL PROGETTO EL NOST MILAN
El Nost Milan: Terza Parte è l’esito di un progetto triennale di teatro partecipato, figlio a sua volta di un percorso di lunga durata, cominciato circa trent’anni fa quando ATIR, compagnia teatrale nata con la vocazione di produrre e distribuire spettacoli, ha cominciato ad affiancare alla progettualità artistica laboratori rivolti a persone di ogni età, abilità, e appartenenza culturale, insomma a tutte le anime di questa città. Dal 2007 al 2017 ATIR ha avuto la fortuna di gestire un teatro di periferia, il Ringhiera, che nel suo essere ai confini della città, ha permesso di dar vita ad un progetto culturale libero e innovativo. Sono stati anni di grandissima vitalità in cui arte e passione sociale hanno danzato insieme: non c’era festa, evento, iniziativa o spettacolo che non vedesse convivere pacificamente la diversa umanità coinvolta attraverso i laboratori. Quando il teatro è stato improvvisamente chiuso, grazie alla capacità di visione di Serena Sinigaglia, ora co-direttrice artistica del Carcano, ma prima ancora alla guida di ATIR, di cui è tutt’ora anima insostituibile, è nata l’idea di un progetto che facesse da casa a questa variegata comunità che altrimenti si sarebbe dispersa. Così è nato il primo progetto di teatro partecipato di ATIR e Carcano, Odissea - Storia di un ritorno, che non a caso aveva come opera guida il testo omerico che canta il travagliato viaggio di Odisseo per tornare a Itaca, a casa. Odissea ha debuttato al teatro Carcano nel novembre del 2021, sul finire del covid e ha visto in scena 89 cittadini, tra bimbi, anziani, disabili, adulti e adolescenti. La sala era gremita. Il progetto aveva fatto davvero da casa per molti e quando una casa è solida invita ad essere abitata! Così, quando Carcano ed ATIR hanno deciso di realizzare una nuova opera di teatro partecipato, è stato naturale aprirsi anche a nuove e determinanti collaborazioni. L’idea stessa di El Nost Milan è nata dal confronto creativo con altre tre compagnie teatrali milanesi, Proxima Res, Eco di Fondo e PEM e sono tantissime le realtà culturali e del terzo settore, gli enti di formazione, i professionisti e i cittadini che hanno aderito al progetto permettendone la realizzazione. Qualche numero può aiutare a farsene un’idea: 5 partner del privato sociale (Cooperativa sociale Comunità Progetto, Associazione Amici di Edoardo - Teatro EDI Barrio’s, Associazione Aiutiamoli, Associazione Aiutility, CAG CD Giambellino), gli studenti di tre accademie di belle arti (Accademia Santa Giulia di Brescia, NABA e Accademia di Belle Arti di Brera) e di un’università (Bicocca - Dipartimento di scienze umane per la formazione Riccardo Massa), 70 operatori tra staff artistico, tecnico, organizzativo ed educativo, ma soprattutto 160 cittadini partecipanti a 12 laboratori in 7 differenti zone/quartieri di Milano (Stadera, Chiesa Rossa, Gratosoglio, Crocetta, Vigentino, Barona, Giambellino). Del resto quale testo e progetto migliore per i cittadini, anziani e giovani, abili e disabili, riconosciuti e non? Appena usciti dalla pandemia, in una Milano sempre più frammentata, dove lo slogan corrente era quello della città a 15 minuti, i partecipanti ai diversi laboratori sono stati invitati ad uscire dalla sala prove per andare a scoprire Milano, anche fuori dai propri territori di appartenenza, a esplorarne i luoghi di povertà il primo anno e di lusso estremo il secondo, utilizzando l’opera del Bertolazzi (divisa in due atti, La povera gent e i Sciuri) come pretesto per conoscere e raccontare la nostra città di oggi. Così gruppi di anziani sono andati a trascorrere una giornata al servizio mensa dell’Opera San Francesco e il secondo anno a visitare la Borsa, gruppi di disabili sono stati in fila al Pane quotidiano per poi entrare l’anno dopo nella suite di un albergo di lusso… E negli spettacoli ad esito dei primi due anni del progetto hanno raccontato tutto questo. Un percorso dunque di formazione alla cittadinanza attraverso il teatro. È proprio grazie alla consapevolezza costruita fin qui, che non si esaurisce nell’andare in scena, che oggi è possibile approdare ad una nuova struttura per l’ultima parte di El Nost Milan, che racconterà l’opera originale del Bertolazzi: sul palco non saranno più tutti i partecipanti ai tantissimi laboratori, ma un coro di 30 cittadini selezionati dai diversi gruppi, voce dell’intera comunità che ha partecipato negli anni ai processi creativi del progetto di cui resta parte irrinunciabile, testimone e cantrice. Nadia Fulco - Responsabile Progetti Sociali ATIR Il ricavato della vendita dei biglietti per la recita del 6 dicembre sarà devoluto a Banco dell'energia, Ente Filantropico che sostiene le persone in situazioni di vulnerabilità economica e sociale, con particolare attenzione alla povertà energetica. Per saperne di più: www.bancodellenergia.it NOTE DI REGIA
Ed eccoci giunti al terzo ed ultimo capitolo del progetto El Nost Milan, un'opera di teatro partecipato liberamente ispirata al capolavoro di Carlo Bertolazzi. Il testo debuttò al Teatro Carcano nel 1893. Fu poi riallestito da Giorgio Strehler nel 1955 al Piccolo Teatro di Milano. Una messa in scena memorabile che aprì il passo ai successivi capolavori del grande regista, scritti da Brecht. El Nost Milan è uno spaccato crudo e poetico della Milano di fine '800. Bertolazzi, considerato uno dei massimi esponenti del verismo italiano, riesce a descrivere Milano con una vividezza e una concretezza che non possono lasciarti indifferente. E la Milano che descrive, e qui sta il paradosso, assomiglia così tanto alla nostra, a quella che viviamo tutti i giorni, oggi. Non sembra scritto più di un secolo fà. È così, El Nost Milan merita a pieno titolo di essere considerato un classico della drammaturgia e come tutti i classici tocca quell'universalità che trascende il tempo e lo spazio. Tanto forte è il suo influsso che, partendo dal testo, abbiamo potuto viaggiare per tre anni. Il primo anno, ispirandoci alla prima parte del testo, quella della Povera Gente, siamo andati in giro per i luoghi di povertà oggi a Milano, traendone una narrazione originale che riportava sul palco l'esperienza vissuta. Il secondo anno, ispirandoci alla seconda parte, quella dei Signori, abbiamo cercato di penetrare il segreto della vera ricchezza a Milano. Alcuni luoghi ci hanno aperto le porte, ma sempre con grande cautela, la maggior parte si è rivelata inaccessibile. Da questa inaccessibilità siamo partiti per scrivere il secondo capitolo. Sul palco più di 170 cittadini che hanno seguito un percorso laboratoriale annuale come attori e che hanno partecipato con l'aiuto di registi, attori, formatori, educatori, drammaturghi, ai vari percorsi di esplorazione della città. Eccoci, dunque, al terzo capitolo. L'ultimo, come si diceva. La lunga premessa era necessaria perché conoscere tutto ciò che precede questo capitolo, aiuta senz'altro a comprenderlo meglio. A capire l'enormità dell'impresa compiuta, grazie agli sforzi di ATIR, di Carcano, di tutti i cittadini e di molti altri che sarebbe lungo elencare ma che potete trovare nei materiali promozionali. Una città che si racconta alla città. Milano che racconta Milano, un modo per definirsi, riconoscersi, un vero e proprio processo identitario. Ecco cos'è stato fin qui il nostro El Nost Milan. E ora? Ora è giunto il momento di tornare all'origine, di onorare il testo che così fortemente ci ha illuminato il cammino. È venuto il tempo di raccontare il testo del Bertolazzi. La sua storia, la sua straordinaria lingua: il dialetto milanese. Ecco quello che faremo. Vi racconteremo El Nost Milan del Bertolazzi, la Milano d'allora, la Nina, il Peppon, il Togasso, la Bella Helen, il Marchese Riccardo e ancora il lotto, le cucine economiche, il Tivoli, squarci di una città e dei suoi abitanti, che scopriremo in fondo non così diversi da oggi. Sul palco 30 cittadini che sono stati scelti tra coloro che hanno partecipato alle esperienze precedenti. Un gruppo integrato di attori composto da anziani, bambini, adolescenti, diversamente abili, amatori, drag king. Essi interpreteranno le diverse scene corali che il testo prevede. A unirle e a condurci all'interno della trama e del racconto del Bertolazzi sarà Lella Costa, compagna e interprete dei capitoli precedenti, qui impegnata a restituirci il dialetto milanese, la lingua del testo, e insieme gli snodi fondamentali della storia. Vedremo, come in un sogno, effimera come trasfigurata dal tempo, la Milano di fine '800, con quel sapore del teatro di un tempo, con le quinte e i fondali dipinti a descrivere gli ambienti e a segnare i cambi scena. Un ricordo di quello che fu e che, malgrado tutto, sempre sarà. I poveri, i ricchi, un disperato bisogno di equità sociale che sembra impossibile realizzare. Insomma quella insensata fatica di essere "umani". Serena Sinigaglia - regista e codirettrice Teatro Carcano NOTE DI DRAMMATURGIA
La creazione di un “teatro città”, sorto grazie al lavoro triennale su tutto il territorio milanese ha dato vita a tre distinti eventi di impatto cittadino, diretti dalla stessa Sinigaglia, andati in scena al Carcano tra novembre 2022, 2023 e il prossimo dicembre 2024, con protagonisti i cittadini e le cittadine dei laboratori che hanno potuto raccontare della gente senza nome o senza volti, ma della quale rimane l'eco, da fine ‘800 in cui debuttò l’opera e fino ai giorni della nostra Milano. I primi due anni il lavoro svolto è stato fondato su interviste e ricordi e la scoperta di luoghi simbolici di povertà e ricchezza. La città è stata idealmente sezionata in 12 parti, con altrettanti laboratori, che mappavano i luoghi sensibili al nostro racconto, capitanati da Serena Sinigaglia e da diversi drammaturghi/e. Le esperienze sul campo dei laboratoristi sono state trasformate in testi teatrali e poi messi in scena, raccontando idealmente una giornata milanese di due realtà così opposte, ma abitanti dello stesso luogo, in modo da confluire in uno spettacolo unico nel suo genere, con le parole e le esperienze proprio dei cittadini/testimoni del nostro tempo e della nostra città. Il terzo anno, invece, verrà messo in scena il testo originale del Bertolazzi, attraverso il perno narrante della storia affidato ad una milanese d’eccellenza, Lella Costa, con anche un coro composto da una parte di cittadini che in questi tre anni hanno seguito l’intero progetto. Attraverso Lella, seguiremo le vicende dei protagonisti della storia, Nina, Peppon, il Togasso e poi Riccardo e La bella Elène, che parlano ancora il milanese, che si intrecciano alle esperienze del Coro di cittadini, per far parte di in una storia vecchia come la lingua che qui si parlava fino a pochi decenni fa, dura e struggente, affascinante e forte, come solo Milano può essere, piena di contraddizioni, piena di antico e colma di futuro. Tindaro Granata - drammaturgo
“Bellissimo, commovente e divertente, sono tornata a casa con tanti pensieri in testa… questo è un teatro necessario!" Giornalista “Un’opera colossale umana e coraggiosa diretta da Serena Sinigaglia con la collaborazione di un’equipe in ascolto della voce umana” Spettatore “Grande immersione nella realtà milanese, ampia ma di cui non si parla. Ce n’è un gran bisogno, ne sono uscita con rinnovato desiderio di darmi da fare. Il teatro utile, quello che mi piace” Spettatrice
EL NOST MILAN – TERZA PARTE
Adattamento per voce sola e coro ispirato all’omonima commedia di Carlo Bertolazzi Un progetto triennale di arte partecipata a cura di ATIR e Teatro Carcano Ideato e diretto da Serena Sinigaglia Con Lella Costa e un coro di cittadini milanesi partecipanti ai laboratori di ATIR Adattamento Tindaro Granata e Serena Sinigaglia Traduzione dal dialetto milanese Domenico Ferrari Scene Maria Spazzi Costumi Paola Giorgi Luci Roberta Faiolo Consulente musiche Sandra Zoccolan Direzione tecnica Christian Laface Tecnica video Fabio Brusadin Coordinamento sociale Nadia Fulco e Massimiliano Pensa Direzione coro Valeria Fornoni e Virginia Zini Educ-attrice Valentina Ledono Spettacolo realizzato con la collaborazione di Cooperativa Sociale Comunità Progetto, Associazione Amici di Edoardo onlus, Aiutiamoli, Associazione Aiutility Onlus Una produzione Teatro Carcano e ATIR Con il contributo di Fondazione Cariplo Il ricavato della vendita dei biglietti per la recita del 6 dicembre sarà devoluto a Banco dell'energia, Ente Filantropico che sostiene le persone in situazioni di vulnerabilità economica e sociale, con particolare attenzione alla povertà energetica. Per saperne di più: www.bancodellenergia.it
PREZZI Poltronissima Intero € 38,00 Ridotto under 30 / over 65 € 27,00 / Ridotto under 18 € 19,00 Poltrona/balconata Intero € 30,00 Ridotto under 30 / over 65 € 24,50 / Ridotto under 18 € 19,00 ORARI 5, 6 dicembre ore 19.30 / 7 dicembre ore 20.30 / 8 dicembre ore 16.30 VENDITE ONLINE www.teatrocarcano.com TEATRO CARCANO corso di Porta Romana, 63 - 20122 Milano MM3 Crocetta, MM4 Sforza Policlinico info@teatrocarcano.com | www.teatrocarcano.com |
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