martedì 2 dicembre 2025

MADE IN ITALY: ‘MARCHIO ITALIA’ VALE 2.077 MILIARDI DI EURO, SETTORE FOOD PRIMO AL MONDO PER RICONOSCIBILITÀ

 


Oleificio Zucchi, con RE.NA.I.A., presenta la seconda annualità del progetto EVO Masterclass, accompagnata dai dati Censis e NielsenIQ sulla centralità della cultura alimentare in Italia

Roma, 2 Dicembre 2025 – Il ‘marchio Italia’ vale 2.077 miliardi di euro e colloca il settore del cibo al primo posto a livello mondiale per riconoscibilità; prodotti agroalimentari di qualità, specie l'Olio Extravergine di Oliva, sono un volano per tutto il Made in Italy, ma è importante farne cultura attraverso la formazione per preparare adeguatamente i giovani, cioè i loro futuri ambasciatori. È quanto emerso da ricerche firmate Censis e NielsenIQ presentate oggi presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) alla presenza del Ministro Adolfo Urso, in occasione dell'annuncio della seconda annualità del Progetto EVO MASTERCLASS, iniziativa di Oleificio Zucchi in collaborazione RE.NA.I.A. (Rete Nazionale Istituti Alberghieri).

Il progetto nasce dalla convinzione che la conoscenza sia uno degli strumenti più efficaci per tutelare e promuovere la qualità olearia di questo Paese. Forte di 215 anni di storia e di un impegno costante nel valorizzare la cultura dell'olio, Oleificio Zucchi considera la formazione dei giovani un investimento strategico: sono loro i futuri interpreti della cucina italiana nel mondo, coloro che avranno il compito di raccontare le eccellenze agroalimentari, simboli di territorio. In questo quadro, i dati degli studi offrono un contesto chiaro, evidenziando quanto la cultura, anche alimentare, continui a essere un elemento determinante nelle scelte dei consumatori e un driver di crescita per tutto il comparto.

Secondo le ricerche di Censis e NielsenIQ, realizzate in collaborazione con Oleificio Zucchi, infatti, il marchio "Italiavale 2.077 miliardi di euro e colloca il settore del cibo al primo posto a livello mondiale per riconoscibilità. Nel 2024, il Made in Italy ha generato 785 miliardi di euro di fatturato contro i 376 miliardi provenienti dall'export e più di 237mila imprese attive coinvolte. La cultura alimentare è percepita come un fattore decisivo: il 42,8% degli Italiani la considera "molto” importante, mentre solo il 5% la ritiene "poco” importante. Tra i giovani dai 18 ai 34 anni, il 30% la rileva come "molto” importante. Le percentuali crescono ulteriormente nelle fasce successive: tra i 35 e i 64 anni il 42% la valuta "molto" significativa. Oltre a ciò, si è evidenziato come, nell'ultimo anno, i segmenti premium abbiano registrato una crescita più rapida rispetto all'anno precedente, sia in valore che in unità.

L'olio è uno dei prodotti che meglio rappresentano tale identità culturaleIn Italia sono attive 30.595 imprese agricole dedicate alla coltivazione di frutti oleosi, con quasi 50mila addetti (base Istat). Le imprese industriali della produzione di olio d'oliva sono 2.521, per circa 7.000 lavoratori. Nel 2024, il valore dell'export dell'olio ha raggiunto 3,091 miliardi di euro, di cui 2,496 miliardi relativi al solo all’olio extravergine. Gli Stati Uniti si confermano il primo paese importatore dall’Italia con 948,5 milioni di euro (30,7%), seguito dalla Germania (434,5 milioni – 14,1%) e dalla Francia (194,9 milioni – 6,3%). Completano le prime cinque posizioni Giappone (151,3 milioni – 4,9%) e Spagna (136,3 milioni – 4,4%). Il patrimonio nazionale delle Denominazioni rimane particolarmente ricco: la rielaborazione di Censis dei dati del MASAF 2025 evidenzia la presenza di 42 oli e grassi DOP e 8 IGP, con Sicilia, Campania e Puglia tra le regioni più rappresentative. Anche NielsenIQ conferma la crescita del valore dell'olio italiano all'estero, soprattutto negli Stati Uniti, dove il valore di vendita raggiunge 2.069 milioni di euro.

Se la cultura alimentare è un elemento centrale nelle scelte degli italiani, è fondamentale trasferirla a chi lavorerà domani nel mondo dell'enogastronomia. EVO Masterclass propone un percorso triennale rivolto alle classi del triennio degli indirizzi di Enogastronomia e Servizi di Sala e Vendita degli Istituti Alberghieri aderenti a RE.NA.I.A. L'obiettivo è fornire agli studenti strumenti tecnici, culturali e professionali per valorizzare l'olio in cucina, nel servizio e nella narrazione. In un panorama globale, in cui la cucina italiana continua a essere tra le più amate, il progetto rappresenta un'occasione per integrare tradizione, competenza e innovazione, formando professionisti capaci di diventare ambasciatori dell'olio italiano nel mondo.

"Le ricerche del Censis e di NielsenIQ confermano che l'olio extravergine di oliva è un volano importante per il Made in Italy di qualità. Il progetto EVO Masterclass rappresenta un'opportunità concreta per unire tradizione e sostenibilità, offrendo agli studenti un percorso formativo unico. Anche quest'anno siamo orgogliosi di mettere a disposizione la nostra esperienza per supportare le nuove generazioni nel diffondere la cultura dell'olio EVO italiano", dichiara Alessia Zucchi, Presidente e AD di Oleificio Zucchi S.p.A. S.B.

"EVO Masterclass rappresenta una straordinaria occasione per i nostri studenti di conoscere a fondo un'eccellenza della cucina italiana. Grazie alla passione dei docenti e alla collaborazione con Oleificio Zucchi, potremo trasmettere valori di tradizione, innovazione e qualità ai futuri operatori del settore", afferma Vito PecoraroPresidente RE.NA.IA.

Alla giornata, hanno preso parte anche rappresentanti del mondo accademico, scientifico e della ristorazione, tra cui Ettore Capri (Università Cattolica Piacenza), Eleonora Formisano (NielsenIQ), Paolo Gori (Trattoria Da Burde Firenze), Edoardo Manca (CENSIS) e Carlo Alberto Pratesi (Università Roma Tre).

 


 

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