martedì 13 maggio 2025

70 ANNI DI ECCELLENZA CASEARIA: IL CASEIFICIO TOMASONI CELEBRA L’ANNIVERSARIO GUARDANDO AL FUTURO

 


Obiettivi importanti per la storica azienda di Breda di Piave fondata negli Anni Cinquanta da Primo Tomasoni. Un “romanzo” di famiglia che ha radici profonde nel territorio veneto e che oggi, sotto la guida della terza generazione, registra risultati record.

Breda di Piave (TV), maggio 2025 – Una storia di impegno, determinazione, coraggio e amore per il territorio. Il Caseificio Tomasoni di Breda di Piave celebra 70 anni di attività sotto il segno del cambiamento e dell’evoluzione. Nata nei primi Anni Cinquanta da una piccola latteria turnaria, oggi l’azienda, pur mantenendo salde le radici artigianali che hanno contribuito a scriverne il successo, si presenta in veste completamente rinnovata rispetto al passato e prossima a tagliare il traguardo dei 18 milioni di fatturato.

Merito del lavoro di squadra in primis, ma anche di un passaggio generazionale strutturato e a lungo studiato, a sua volta frutto di una strategia efficace e condivisa che ha visto in Eva Tomasoni, attuale Amministratore Delegato, e successivamente anche in sua sorella Laura, le principali artefici di un incremento esponenziale di più del 60% in appena quattro anni. A parlare sono i numeri: se nel 2020 il caseificio registrava guadagni per 10,5 milioni di euro, nel 2024 il volume d’affari ha raggiunto quota 17 milioni di euro.

L’apice della crescita è coinciso con l’immediato post Covid, tra il 2022 e il 2023, e con un implemento annuo di quasi tre milioni di euro. E proprio gli anni difficili dell’emergenza sanitaria che hanno messo in ginocchio tante realtà nel nostro paese, hanno invece segnato un punto di svolta positivo per il caseificio, grazie ad alcune scelte di investimento apparentemente azzardate che tuttora stanno dando ottimi frutti.

Spiega Eva Tomasoni: «Ci siamo presi dei rischi importanti negli ultimi anni, ma la crescita che ne è derivata ha ampiamente premiato e ripagato il nostro coraggio. In un momento storico delicatissimo come quello dell’emergenza sanitaria da Covid 19 abbiamo fatto esattamente il contrario rispetto a tante altre realtà che, all’approssimarsi della crisi globale, hanno preferito mantenere un basso profilo e limitare gli investimenti. Sapevamo che inizialmente avremmo perso margine, ma eravamo altresì certi che lo avremmo poi recuperato e così è stato».

Determinanti per gli ottimi risultati sono stati poi anche altri fattori: dal riassetto dell’area commerciale, con il recupero di figure chiave come Antonio Mazza che hanno supportato in maniera importante l’exploit del 2022, alla già citata impronta “di squadra” che si è deciso di valorizzare al massimo, dalla volontà dei vertici di implementare la propria presenza “mettendoci personalmente la faccia” con clienti e dipendenti, alla scelta di puntare soprattutto sulle risorse interne, passando per la capacità di saper intercettare e ottimizzare le nuove tendenze di mercato modificando di fatto l’asset produttivo, precedentemente incentrato al 90% sulla commercializzazione di formaggi freschi, e che oggi include anche formaggi caprini,  spalmabili e semi stagionati, particolarmente apprezzati dai clienti.

Conclude Eva Tomasoni: «Negli ultimi anni abbiamo scelto di aprirci ai nuovi scenari di mercato ampliando la nostra visione interna con l’introduzione di strategie di business più orientate al marketing e alla comunicazione. Senza ovviamente rinunciare a quell’artigianalità che costituisce da sempre il nostro marchio di fabbrica, ma con lo sguardo rivolto alle sfide future, in primis quella della sostenibilità. Perché l’obiettivo è continuare a crescere nel pieno rispetto dei valori che hanno accompagnato fino a qui la nostra storia e che nel tempo ci hanno consentito di fidelizzare tanti clienti».

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Una storia lunga 70 anni

La storia del Caseificio Tomasoni inizia agli albori degli anni Cinquanta quando il fondatore Primo Tomasoni lascia la sua terra d'origine nel bresciano per prestare servizio di leva in provincia di Treviso. Affascinato dai paesaggi della Marca, decide di stabilirvisi e, dopo aver fatto esperienza presso una latteria turnaria locale, nel 1955 rileva l'antica latteria a Campagne di Breda di Piave, aprendo l'azienda che ancora oggi porta il suo nome.

Nel 1966 inaugura un nuovo stabilimento produttivo, seguito nel 1992 dall'apertura di ulteriori impianti. Oggi, con oltre 50 dipendenti, il Caseificio Tomasoni rappresenta un punto di riferimento nel panorama lattiero-caseario italiano, mantenendo una produzione e una filiera quasi a chilometro zero, caratterizzate da scrupolosi controlli e da una particolare sensibilità verso la riduzione degli sprechi.

Nel 2024 Eva e Laura Tomasoni, nipoti del capostipite Primo, rilevano formalmente le quote societarie delle zie Paola e Nicoletta, figlie di quest’ultimo, completando un processo di successione accuratamente pianificato che oggi le vede alla guida dell'azienda di famiglia insieme al padre Moreno.

 


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