Nello Petrucci, La Danza dell'Abisso, 2024, dettaglio |
In occasione della 60° edizione dell’Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia, il Padiglione del Grenada presenta il progetto No man is an island, a cui prendono parte dodici artisti internazionali, tra cui l’italiano Nello Petrucci.
«Nessun uomo è un’isola» sono i versi del poeta John Donne, da cui prende ispirazione il titolo del progetto di quest’anno del Padiglione del Grenada, che raccontano di un’umanità̀ legata da una trama di racconti, a tal punto che la morte di un uomo diventa lutto collettivo, comunitario. Il tema dell’edizione della Biennale 2024 “Stranieri ovunque” viene così interpretato dal curatore del Padiglione del Grenada Adriano Pedrosa, che riflette sul tema dell’estraneità di ogni individuo, che attraverso la conoscenza dell’altro diventa parte di una comunità. Viene così presentato al pubblico un percorso espositivo in cui la centralità̀ della “relazione” viene identificata come presupposto fondamentale per una crescita individuale e collettiva.
Nello Petrucci, classe 1981, artista e filmmaker italiano, con la sua scultura in resina su specchio La Danza dell’Abisso (2024), si inserisce in questa riflessione attraverso la figura simbolica del clown. L'artista conduce il visitatore in un percorso tra le molteplici sfaccettature dell'esperienza umana, esplorando la dualità che è insita nell’uomo. Il clown, icona del divertimento e dell'umorismo, diviene il mezzo attraverso cui l'artista esplora la complessità dell’identità umana. Quella del clown è una figura contraddittoria, che ben rispecchia le sfaccettature dell’uomo. Attraverso il potente valore simbolico dello specchio, con la sua capacità di riflettere e duplicare l'immagine e di mostrare le cose per come la mente le percepisce, viene rappresentata visivamente la divisione interna all’uomo, tra ciò che si mostra al mondo esterno e ciò che si cela. Lo specchio, simbolo anche di distorsione, porta il visitatore a riflettere su sé stesso e sulla propria complessa interiorità.
La Danza dell'Abisso tratta la dualità dell'essere umano, offrendo uno sguardo attraverso il quale contemplare la complessità della nostra esistenza e la fugacità della nostra identità. Il clown protagonista dell’opera, scelto da Petrucci come emblema ironico e filosofico al tempo stesso, è metafora dell’esistenza umana, come lui stesso afferma “nonostante le maschere che possiamo indossare, siamo ovunque stranieri di noi stessi nella danza dell’esistenza”.
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