Il Premio Osvaldo Licini by Fainplast presenta la mostra “Fare Spazio: Progetti e Disegni di Alfredo Pirri”, presso le sale dello Spazio Premio Licini. Questo evento rappresenta un’ulteriore tappa del percorso avviato lo scorso anno con la mostra dedicata a Maurizio Mochetti, approfondendo ulteriormente la ricerca sulle radici della produzione artistica dei grandi maestri italiani. In particolare, il ruolo del disegno come elemento fondamentale e motore ispiratore del processo creativo artistico.
Lo Spazio Premio Licini vuole integrare e potenziare il Premio stesso, presentando autorevoli esponenti dell’arte italiana con più di 64 anni, per mantenere viva l'eredità artistica di Licini e promuovere il disegno, un'arte che ha sempre occupato un posto centrale nella sua opera e nella sua estetica, ma anche organizzando incontri e dibattiti utili ad avvicinare il pubblico all’arte.
L’esposizione dedicata ad Alfredo Pirri (Cosenza, 1957) vuole proprio presentare disegni e progetti, all’indomani anche del conferimento all’artista della Laurea Honoris Causa in Architettura, durante la quale lui stesso ha sottolineato come il disegno non solo è utile a superare le difficoltà tecniche e concettuali, ma funge anche da custode dell'opera stessa, svolgendo un ruolo fondamentale nella sua preparazione.
Il disegno e la progettazione rivestono un ruolo cruciale per Pirri, il quale, sin dagli anni '80, ha esplorato una vasta gamma di linguaggi artistici. La capacità di sintesi del disegno permette all'artista di stabilire connessioni tra pittura e scultura, architettura e installazione.
Il titolo della mostra, "Fare Spazio", evoca l'idea che attraverso l'arte si possa espandere sia lo spazio fisico che quello mentale, contribuendo alla formazione e alla definizione della nostra identità.
Il percorso espositivo vuole sintetizzare le tre fasi essenziali della creazione artistica: l'ideazione, la progettazione e la realizzazione. L'ideazione viene manifestata attraverso una serie di bozzetti, acquerelli e appunti. La progettazione, con il suo sviluppo tecnico, è rappresentata da disegni tecnici e plastici. La fase di realizzazione e il suo processo creativo sono visibili attraverso video e fotografie che offrono una lettura approfondita delle opere e nella sorprendente installazione luminosa intitolata "All'imbrunire". Quest'ultima, posizionata nella parte più alta del palazzo, sul terrazzo, interagisce direttamente con la città attraverso la luce, creando un magnifico equilibrio tra gli spazi pubblici e privati.
In mostra sono presenti quattro disegni in bianco e nero della serie "Passi", opere che mostrano grandi installazioni composte da specchi collocati sul pavimento in diversi luoghi della penisola, in cui Pirri riesce a rendere visibili e udibili i passi e l'esperienza del camminare, sottolineando la relazione tra la nostra identità con i luoghi che normalmente non riusciamo a percepire.
Parlando sempre di luoghi, della Sala Cielo, un luogo posto all'ultimo piano del Teatro Kursaal di Bari, edificio risalente agli anni '20, opera complessa capace di creare relazioni tra il mare, la città e il cielo sono esposti alcuni acquerelli preparatori e un grande dipinto su carta utilizzato per realizzare i motivi stampati sulle vele di copertura dell'edificio
Sono esposti anche una selezione di materiali che comprendono disegni preparatori, i quaderni con le idee e due plastici concepiti per la realizzazione dell'installazione "Compagni e Angeli", pensata per diverse sedi a Turi (Bari), Tirana e Roma. Quest'opera prende il titolo da una celebre lettera di Antonio Gramsci scritta dal carcere. Si tratta di un lavoro architettonico che evoca un senso di ascensione e fuga, in contrasto con le condizioni carcerarie in cui Gramsci trascorse oltre cinque anni.
Di fronte a questi elementi, si trovano disegni preparatori inediti, alcuni acquerelli e le foto dell'installazione temporanea "Fuoco-Cenere-Silenzio", presentata al Circo Massimo di Roma tra la notte del 31 dicembre 2020 e il primo dell'anno successivo. Le sei torri in cemento bucato, simili a tubazioni fognarie, si trasformarono in fornaci durante quella notte solitaria, nel pieno del lockdown e senza spettatori.
La mostra si conclude con una serie di opere che precedono l'intervento installativo sulla copertura del Teatro del Maggio Fiorentino a Firenze, denominato "Prospettive con Orizzonti": cinque grandi acquerelli che evidenziano il ritmo musicale dei volumi e le variazioni cromatiche determinate dalla luce nel corso della giornata, insieme a progetti preparatori e tecnici.
Le opere di Pirri trasportano il visitatore in un viaggio attraverso il tempo e lo spazio, connettendolo alle radici profonde dei luoghi che abita. Attraverso i progetti e i disegni esposti in questa mostra, è possibile afferrare un frammento della vasta narrazione dell'artista, che abbraccia la storia dei luoghi e la nostra personale storia, intrecciandole in un delicato equilibrio tra memoria e visione futura.
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