mercoledì 7 febbraio 2024

Un intellettuale del territorio

 



In questi giorni ricorre il primo anniversario della scomparsa di Guido Masè, architetto, urbanista, docente di pianificazione all’Istituto Universitario di Architettura di Venezia. Colto, affabile, curioso, era un “intellettuale del territorio”, a favore di un’urbanistica democratica e a supporto di tutti i progetti che comportassero un uso sociale del territorio e una città a misura d’uomo, contro il loro utilizzo speculativo e il degrado ambientale. Lo ricordiamo per il ruolo che ha avuto nel sostenere gli ecomusei del Friuli Venezia Giulia e nel promuovere la legge regionale in materia partecipando alla sua attuazione.

Grande amico dell’Ecomuseo delle Acque, Guido è stato per noi una figura di riferimento come poche altre. Il suo contributo, autorevole e appassionato, si è dimostrato decisivo nella redazione dei progetti e nella definizione del modello da perseguire. Lo abbiamo ospitato a convegni e seminari, abbiamo pubblicato le sue relazioni e i suoi articoli sempre stimolanti. Se operiamo da oltre vent’anni, dipende anche dallo slancio e dalla visione che ci ha tramesso. Le sue parole d’ordine, che abbiamo fatto nostre: conoscenza, interpretazione, progettazione. Grazie Guido!

Guido Masè (1938-2023), è stato architetto, urbanista, docente di pianificazione urbanistica a Venezia dal 1976 al 2005, membro del Dipartimento di Analisi Economica e Sociale del Territorio dell’IUAV. Ha redatto piani urbanistici e territoriali, programmi di sviluppo e progetti di riqualificazione dello spazio pubblico e di percorsi storico-culturali. È stato tra i fondatori della sezione trentina dell’Istituto Nazionale di Urbanistica, membro del Consiglio direttivo nazionale dell’Ente dal 1986 al 1994. Protagonista delle battaglie di Italia Nostra per la salvaguardia del patrimonio ambientale e culturale del Trentino, si è occupato in particolare di pianificazione territoriale alle diverse scale, di salvaguardia e recupero dei centri storici, di tutela del paesaggio.

Nessun commento:

Posta un commento