In questi giorni ricorre il primo anniversario della scomparsa di Guido Masè, architetto, urbanista, docente di pianificazione all’Istituto Universitario di Architettura di Venezia. Colto, affabile, curioso, era un “intellettuale del territorio”, a favore di un’urbanistica democratica e a supporto di tutti i progetti che comportassero un uso sociale del territorio e una città a misura d’uomo, contro il loro utilizzo speculativo e il degrado ambientale. Lo ricordiamo per il ruolo che ha avuto nel sostenere gli ecomusei del Friuli Venezia Giulia e nel promuovere la legge regionale in materia partecipando alla sua attuazione. |
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Grande amico dell’Ecomuseo delle Acque, Guido è stato per noi una figura di riferimento come poche altre. Il suo contributo, autorevole e appassionato, si è dimostrato decisivo nella redazione dei progetti e nella definizione del modello da perseguire. Lo abbiamo ospitato a convegni e seminari, abbiamo pubblicato le sue relazioni e i suoi articoli sempre stimolanti. Se operiamo da oltre vent’anni, dipende anche dallo slancio e dalla visione che ci ha tramesso. Le sue parole d’ordine, che abbiamo fatto nostre: conoscenza, interpretazione, progettazione. Grazie Guido! |
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Guido Masè (1938-2023), è stato architetto, urbanista, docente di pianificazione urbanistica a Venezia dal 1976 al 2005, membro del Dipartimento di Analisi Economica e Sociale del Territorio dell’IUAV. Ha redatto piani urbanistici e territoriali, programmi di sviluppo e progetti di riqualificazione dello spazio pubblico e di percorsi storico-culturali. È stato tra i fondatori della sezione trentina dell’Istituto Nazionale di Urbanistica, membro del Consiglio direttivo nazionale dell’Ente dal 1986 al 1994. Protagonista delle battaglie di Italia Nostra per la salvaguardia del patrimonio ambientale e culturale del Trentino, si è occupato in particolare di pianificazione territoriale alle diverse scale, di salvaguardia e recupero dei centri storici, di tutela del paesaggio. |
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