mercoledì 30 marzo 2022

TAKE #1 VINO: PRESENTATO VINITALY CON L’EDIZIONE PIÚ ATTESA DI SEMPRE. DAL 10 AL 13 APRILE

 

DANESE (PRES. VERONAFIERE): NUMERI PRE-PANDEMIA NON SCONTATI.
VINITALY CENTRALE PER BUSINESS
 
MANTOVANI (DG VERONAFIERE): ALLEANZA SEMPRE PIÙ STRETTA CON IL SETTORE,
COMINCIA IL VINITALY DEL FUTURO
 
(Roma, 30 marzo 2022). Un quartiere espositivo al completo, crocevia internazionale delle tendenze e del business per 4.400 aziende da 19 nazioni. Torna in presenza, dopo due anni di stop forzato, l’edizione più attesa di Vinitaly, a Veronafiere dal 10 al 13 aprile. E lo fa, per la rassegna numero 54 presentata oggi a Roma, incrementando ulteriormente il proprio posizionamento sui principali mercati della domanda di vino italiano, a partire da quelli più maturi fino agli emergenti. Infatti, i top buyer da 50 Paesi già accreditati a Vinitaly sfiorano quota 700, con in testa la delegazione dal Nord America. Una mappa, quella prevista dell’ingente piano di incoming realizzato dalla SpA veronese e da Ice Agenzia, che copre le aree più strategiche dall’Atlantico al Pacifico fino all’Europa e, da quest’anno, anche all’Africa; una campagna che nel corso dei mesi ha dovuto tener conto sia dell’evoluzione sanitaria che dell’inaspettato scenario geopolitico.

TAKE #2
SERVIZI, INCOMING, DIGITALE: IL PIANO DEL NUOVO VINITALY PER FAVORIRE IL BUSINESS IN FIERA

E LA CULTURA DEL VINO IN CITTÀ
 
MANTOVANI (DG VERONAFIERE): NUOVE LINEE DI SVILUPPO A BREVE-MEDIO TERMINE.
PRESENZA BUYER ESTERI E NAZIONALI È PUNTO DI FORZA DI VINITALY
 
(Roma, 30 marzo 2022). Crescita internazionale e perfezionamento qualitativo dei buyer, ulteriore riduzione selettiva di wine lover in fiera, maggior diffusione degli strumenti online in favore del b2b, miglior adeguamento dei servizi logistici della città che resta – a detta degli espositori – valore aggiunto imprescindibile per la manifestazione. È una sorta di piano industriale a tutto business quello che Vinitaly si appresta a varare in parte già dalla prossima edizione; una svolta “pro” dell’evento clou del vino italiano generata anche dall’ascolto di centinaia di imprese espositrici messa a punto in 2 anni di lavoro dal management della Spa scaligera con la consulenza di Roland Berger. “Lo stop forzato ci ha permesso di inquadrare nel migliore dei modi lo scenario evolutivo di Vinitaly – ha detto il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani –. Lo abbiamo voluto fare anche attraverso la condivisione e l’ascolto dei nostri partner storici: le aziende, i consorzi e le organizzazioni del settore. Il risultato, dopo il test della Special edition di ottobre scorso, è un giro di boa – ha proseguito Mantovani – che avvieremo tra 10 giorni e completeremo nel biennio successivo, con un Vinitaly fortemente rafforzato nelle aree a maggior tasso di sviluppo potenziale. Secondo l’indagine commissionata, tra i principali punti di forza della manifestazione – conclude il direttore generale – emerge quello relativo alla presenza di buyer esteri (76%) e nazionali (53%)”. 

TAKE #3
VINO (OSS. Vinitaly-Nomisma Wine Monitor): 9 ITALIANI SU 10 LO CONSUMANO, IN CRESCITA SUL PRECOVID

AUMENTA PLATEA GIOVANI (RESPONSABILI), VINO ROSSO SIMBOLO DEI BABY BOOMERS, SLANCIO DEI MIXATI
 
(Roma, 30 marzo 2022). Come prima, più di prima: il gradimento degli italiani per il vino rimane altissimo, ancora più alto rispetto all’ultimo periodo pre-Covid. Nell’ultimo anno l’89% degli italiani ha infatti bevuto vino - dato in crescita rispetto a tre anni fa - per effetto soprattutto di un’impennata della platea di giovani maggiorenni, protagonisti di un approccio moderato e consapevole. Lo dice l’ultima indagine “Gli italiani e il vino”, presentata oggi a Roma alla conferenza stampa della 54ª edizione di Vinitaly dall’Osservatorio Vinitaly-Nomisma Wine Monitor, che ha voluto confrontare il rapporto tra gli italiani e il vino con un sondaggio molto simile a quello realizzato nel 2019.

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