giovedì 4 febbraio 2021

GIOCHI DI PACE: L'OBIETTIVO E' COSTRUIRE PRESENTATO IL VIDEOGIOCO: “DISCOVERING DIVERSITY - SULLE TRACCE DELLA DIVERSITÀ”

 



Costruire e non distruggere, questo sarà l'obiettivo di chi si cimenterà nel videogioco: “Discovering
Diversity - sulle tracce della diversità”, presentato il 1 febbraio alla stampa. Non un gioco di guerra, ma di pace
che utilizza uno dei linguaggi preferiti dai giovani per educare alla diversità umana.
E' stato creato un gruppo di lavoro composto da ragazze e ragazzi provenienti da culture e religioni
differenti compresi in una fascia d'età che va dai quattordici ai trent’anni, che rappresentano il 50% del
gruppo di lavoro che per l'altra metà è composto da religiosi, rappresentanti delle istituzioni che
promuovono il progetto e figure professionali come comunicatori, pedagogisti, esperti di cultura e turismo.
Monsignor Melchor Sanchez de Toca, Sotto-Segretario Pontificio Consiglio della Cultura, ha dichiarato:
“Papa Francesco nella sua enciclica Fratelli tutti ha rivolto a tutti un invito a costruire una fratellanza umana
a partire dalla diversità. Secondo la Scrittura, la Sapienza creò il mondo giocando (Prv 8,32), e solo giocando
saremo capaci di rifarlo”.
La trama del videogioco vede come protagonisti alcuni adolescenti di religioni e culture differenti, alcuni
anche con disabilità, che vengono invitati dai loro insegnanti a fare una ricerca su un territorio, alla scoperta
delle bellezze del patrimonio culturale, sia materiale che immateriale.
Il Rabbino Emerito Umberto Piperno si è così espresso: “Con questo strumento di educazione alla Pace, al rispetto
reciproco ed alla diffusione del diritto di ogni persona alla fruibilita’ dei territori, alla conoscenza di una
storia bimillennaria di cooperazione ed integrazione, ITRIA vuole coinvolgere persone di tutte le eta’ alla
formazione di giovani professionisti e cittadini in una avventurosa scoperta del passato per guardare al
futuro. Il gioco multimediale corrisponde al significato biblico del nome Isacco, colui che ridera’, superando
i drammi del presente.”
I primi due episodi saranno dedicati rispettivamente al territorio del Molise e a quello della Basilicata, ma il
format prevede episodi in tutto il territorio italiano e successivamente coinvolgerà l'Europa ed il resto del
mondo.
“Si tratta di un'iniziativa lungimirante e innovativa che ben si integra con altre nostre attività di promozione
della Basilicata - ha dichiarato Antonio Nicoletti - Direttore Generale Agenzia Promozione Territoriale della
Basilicata - Abbiamo voluto esserne parte sia per sostenere l’integrazione tra culture, sia per favorire la
conoscenza del nostro patrimonio e la promozione del territorio, indirizzando l'attenzione a quella fascia di
giovane età che si raggiunge con nuovi linguaggi di comunicazione come il fumetto e come il gaming che
rappresentano ormai una importante industria della comunicazione. A ciò si aggiunge l’attenzione
all’accessibilità al nostro patrimonio e questa iniziativa si affianca alle altre che in questa direzione stiamo
realizzando.Venosa infine per noi è un simbolo, per la sua storia e per la sua vocazione al racconto, oltre
che per la bellezza del borgo.”
Nel gioco, incentrato sui temi dell'accessibilità universale, del dialogo interreligioso, dell'interculturalità,
della rigenerazione dei borghi, della valorizzazione dei paesaggi, i ragazzi e le ragazze incontreranno molte
persone reali e attraverseranno diversi luoghi (beni artistici, archeologici, ambientali, paesaggistici,
etnoantropologici, enogastronomici, luoghi di fede, fatti e personaggi storico-letterari, siti ed aspetti
connessi all'identità locale, produzioni ed eventi anche perduti e da recuperare, attività di svago e tempo
libero purchè fortemente connesse al contesto territoriale).
"Il videogioco è uno strumento di facile diffusione, con un linguaggio ideale per veicolare ai giovani temi
importanti e nello stesso tempo valorizzare e conoscere luoghi e territori. Siamo felici di ospitare a Castel
del Giudice i primi episodi. Da anni portiamo avanti un progetto di intercultura con ITRIA e con le Diocesi equesta iniziativa ci consente di dargli continuità" – ha dichiarato Lino Gentile, sindaco del Comune di Castel
del Giudice (IS).
Come ogni videogioco che si rispetti, in ogni scena ci saranno da trovare soluzioni, scoprire tradizioni e
oggetti, risolvere enigmi, affrontare sfide... In particolare i primi due episodi si svolgeranno nello splendido
Comune di Castel del Giudice (IS) a BorgoTufi e a Venosa (PZ) nello stupefacente scenario delle catacombe
ebraiche e nel suo centro storico.
Il videogioco “Discovering diversity“ sarà scaricabile gratuitamente da Playstore o dall'App store e da casa ognuno potrà
scegliersi il proprio personaggio (Avatar) e vivere la sua avventura in Molise e Basilicata.
Per superare i vari livelli e trovare le soluzioni in ogni scena, in alcuni casi, sarà necessario recarsi
fisicamente nei luoghi interessati dal videogioco e trovare un indizio, parlare con una persona del luogo,
oppure individuare un elemento che consenta di proseguire nel gioco stesso. Sarà quindi una modalità
interessante per valorizzare e promuovere le straordinarie (e a volte sconosciute) ricchezze del territorio
molisano e lucano.
" Chiunque potrà giocare, indipendentemente dalle sue caratteristiche fisiche, sensoriali, anagrafiche,
linguistiche, culturali e religiose. anche attraverso l’utilizzo della sottotitolazione multilingua, la possibilità di
selezionare l’interprete della propria lingua dei segni, di regolare la luminosità, il campo visivo, le palette
cromatiche, i livelli audio, la velocità del gioco, la semplificazione dei comandi e molto altro ancora. Il
videogioco è anche un formidabile strumento per educare alla diversità umana come una grande
opportunità, per favorire l'incontro fra culture e religioni, per recuperare il dialogo
intergenerazionale e per affermare il diritto alla bellezza per tutti. Il videogioco è uno straordinario
laboratorio etico all’interno del quale ci si diverte anche affrontando tematiche e sfide complesse " sottolineano Dino Angelaccio e Nunzia Lattanzio di Itria, ideatori del progetto.

I promotori del progetto sono:
Itria ( Itinerari turistico religiosi interculturali e accessibili )
Fondazione Giovanni Paolo II
CEAM ( Conferenza Episcopale Abruzzo e Molise )
ICOMOS Italia
CIA Abruzzo ( Confederazione italiana Agricoltori )
Consiglio d’Europa Ufficio di Venezia
ENAT ( European Network for accessible tourism )
APT Basilicata
Comune di Castel del Giud

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