lunedì 2 settembre 2019

A Parma con le “mani in pasta”: segreti e ricette da scoprire




Parma 7 agosto 2019_Lunga o corta, liscia o rigata, all’uovo o secca, industriale o artigianale: la pasta è nel dna degli italiani. Se il culto dello spaghetto fosse la nostra religione nazionale – e in un certo senso, laicamente, lo è – San Pietro si troverebbe a Parma. Sono tanti i luoghi che rivendicano un legame speciale con la pasta, ma è lei, la capitale della Food Valley Città creativa Unesco per la Gastronomia, il vero baricentro della produzione. 
Una visita a Parma e dintorni permette di addentrarsi in un territorio votato alla pasta in tutte le sue forme, misure, particolarità. Soprattutto se si sceglie l’inizio dell’autunno: venerdì 27 settembre la città ospiterà il Pastaria Festival 2019, l’evento gratuito dedicato all’aggiornamento professionale nel ramo della pasta organizzato dalla rivista Pastaria in collaborazione con associazioni, università, ordini professionali, aziende ed esperti. Tra convegni, workshop, laboratori e presentazioni, il festival è un vero punto di riferimento per tutto il settore. 
Un pellegrinaggio nella terra della pasta parte dal Museo ad essa dedicato, a Collecchio, nel cuore del parmense. Bontà e bellezza vanno decisamente d’accordo, perché per raccontare la regina della tavola italiana è stato scelto un luogo come la Corte di Giarola, splendido complesso monastico sulle sponde del Taro, punto di passaggio della via Francigena. I visitatori viaggiano nel tempo, dalla preistoria ai giorni nostri, fino a scoprire le tecnologie produttive più moderne. Il Museo della Pasta condivide la location con il Museo del Pomodoro: una scelta molto saggia, se si pensa all’alchimia speciale che si crea tra questi due prodotti. Già nel 1913 Antonio Bizzozero, pioniere della modernizzazione dell’agricoltura parmense, dichiarava: «state pur certi che i maccheroni al sugo con pomidoro, col relativo condimento di burro di pura panna e Parmigiano stravecchio, diverranno due istituzioni mondiali». Panna a parte, la profezia si è avverata. 
Pasta Made in Parma, le esperienze da provare
La pasta è di casa a Parma, ma appartiene a tutti coloro che la amano, italiani e non. È una tradizione fatta di gesti antichi che si tramandano ancora – imparare a tirare la pasta è un must – e di ricette legate a doppio filo al territorio. Per scoprire questo patrimonio è il caso di “mettere le mani in pasta” e imparare dai maestri legati a Parma City of Gastronomy. 
Ogni giorno, dal lunedì al venerdì, dalle 16 alle 18, si entra in cucina per apprendere i segreti della pasta con Tasty Cook di Maestro Travel Experience. Uno chef locale anima una lezione di gruppo – da 1 a 12 persone – in italiano e inglese, preparando ricette tipiche del territorio come i tortelli d’erbetta, la pasta ripiena con ricotta e bietole, le tagliatelle fresche. Prima si cucina insieme, poi si cuoce, si mette in tavola e infine si degusta, accompagnando i piatti con ottimo vino locale. Si torna a casa con un ricordo meraviglioso, tante ricette da riproporre agli amici e un grembiule in omaggio. 

Tra le esperienze che si possono vivere a Parma anche un’immersione nel regno della pasta senza glutine e dei prodotti adatti a diete particolari: ci pensa una food blogger come Ilaria Bertinelli, vera autorità in materia. Cresciuta in una famiglia di imprenditori e produttori di formaggio Parmigiano Reggiano, è impegnata in prima persona nella diffusione di corsi di cucina gluten free e nell’elaborazione di menù bilanciati realizzati con materie prime locali e dop con l’azienda di servizi Interconsul. Ogni giorno, su prenotazione, può organizzare cooking class in italiano e inglese per piccoli gruppi, da 1 a 6 persone, modulabili per quanto riguarda la durata. La lezione termina con una bella cena in compagnia. 


A Parma il legame tra prodotti, artigiani del cibo e territorio è più forte che mai. Stefania Bertaccini, guida ambientale escursionistica, propone un’esperienza speciale dal punto di vista dell’incontro: apre la porta di casa sua e invita a cucinare con lei, creando un menù a scelta che sicuramente include la pasta fatta in casa. Segue la cena, il momento di condividere con la famiglia i frutti del proprio lavoro, assaporando l’atmosfera conviviale e calorosa di una casa parmigiana. Stefania Bertaccini inoltre propone un programma di esplorazioni del territorio, un viaggio nel gusto e nei prodotti, tra le filiere e i musei del cibo. 

Infine, vale sicuramente la pena di bussare alle porte della Commanderia del Gusto, sui colli di Fidenza, B&B dove si organizzano degustazioni ed eventi, per seguire un corso di cucina. Dietro i fornelli, nei panni dell’insegnante, Ivana Brambilla, chef appassionata e narratrice, che tra una ricetta e l’altra racconta aneddoti, storie, curiosità e personaggi di Parma e provincia, trasformando ogni cooking class in un’esperienza davvero memorabile. Un’immersione nella “parmigianità” che segue il fil rouge di un menù particolare – ne sono proposti 3, legati alla storia del territorio, alla tradizione locale o alle specialità di stagione – ma si possono scegliere altri temi, con ricette vegetariane, menù di soli dolci e così via. Il tutto abbinabile a una degustazione di vini. L’esperienza si conclude, naturalmente, con una cena. 

 
Per informazioni: www.parmacityofgastronomy.it

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