Dal 1 giugno al 6 ottobre il MIC organizza una mostra unica sugli ultimi 30 anni di produzione dell’artista spagnolo 
Dal 1 giugno al 6 ottobre il Museo 
Internazionale delle Ceramiche in Faenza dedica una grande personale 
all’artista spagnolo Miquel Barceló uno dei massimi protagonisti della 
scena contemporanea internazionale.
La mostra faentina, a cura di Irene Biolchini e Cécile Pocheau Lesteven,
 è la prima vera antologica in Italia dedicata alla sua produzione 
ceramica, dagli esordi ai giorni nostri, e vede nascere un progetto 
speciale realizzato dall’artista appositamente per il MIC di Faenza in 
dialogo con le opere della storia della ceramica esposte nel più grande 
museo al mondo dedicato a questo linguaggio.
Per il MIC di Faenza l’artista ha creato un’installazione all’interno 
della sezione dedicata alle ceramiche faentine. L’artista ha posizionato
 le sue ceramiche, dai primi lavori in argilla della fine degli anni 
Novanta ai giorni nostri. Inoltre, in tributo alla storia del MIC, 
selezionerà per affinità alcuni pezzi chiave della collezione in maniera
 mimetica, in un racconto autobiografico in cui l’elemento privato si 
mischia alla storia.
La mostra prosegue negli spazi destinati alle mostre temporanee del museo.
Barceló, artista poliedrico capace di coniugare diversi linguaggi 
artistici è soprattutto noto al grande pubblico per la sua ricerca 
pittorica gestuale e la vicinanza al gruppo della Transavanguardia 
italiana e i Neo Espressionisti tedeschi. Alla metà degli anni ’90, 
durante i suoi numerosi soggiorni in Mali, inizia il suo avvicinamento 
alla ceramica realizzando le prime terrecotte con l’antica tecnica 
dogon. Dal 1996 riprende la produzione ceramica nella sua isola natale, 
Mallorca, dove ancora oggi realizza i propri lavori.
Il legame con l’Italia è una costante nella sua ricerca, dai primi 
viaggi a fine anni Settanta al soggiorno in Campania su invito di Lucio 
Amelio per l’organizzazione della grande mostra Terraemotus. In
 Italia, e più in particolare a Vietri, l’artista è tornato all’inizio 
del 2000 quando con Vincenzo Santoriello ha realizzato il monumentale 
rivestimento per la Cattedrale di Palma di Mallorca: una cappella 
totalmente ricoperta di ceramica, uno degli interventi artistici più 
grandi al mondo in questo materiale.
L’artista, che ha esposto nei più prestigiosi musei del mondo, ha 
presentato le proprie ceramiche in Italia nel 2009 nel Padiglione 
Spagnolo della Biennale di Venezia in un dialogo tra pittura e scultura 
ceramica.
A quasi un ventennio da quell’evento l’artista torna in Italia con una 
mostra antologica sulla propria produzione ceramica e lo fa scegliendo 
il MIC e la sua collezione, unica al mondo.
Visite guidate
In occasione dell’apertura al pubblico, il 31 maggio, alle 17, e il 1 
giugno alle 10.30 e alle 17, il Museo Internazionale delle Ceramiche di 
Faenza propone tre visite guidate speciali (incluse nel prezzo del 
biglietto) condotte, del tutto in via eccezionale, dalla curatrice Irene
 Biolchini.
Poi ogni martedì di giugno e luglio (tranne il 23 luglio), alle 18, sarà
 comunque possibile usufruire di una visita guidata  gratuita (inclusa 
nel prezzo del biglietto).
Info e prenotazioni: 0546 697311, info@micfaenza.org
Sponsors: Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, Regione Emilia-Romagna e Confindustria Ceramica.
Partner Tecnico: Galerie Bruno Bischofberger Switzerland
Scheda tecnica
Titolo: Miquel Barceló
Sottotitolo: “Il tempo è un fiume che mi trascina, ma io sono il fiume” J.L. Borges, “La nuova Confutazione del tempo” (1946)
Dove: MIC – Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza, viale Baccarini 19 – 48018 – Faenza (RA)
Periodo: 1 giugno – 6 ottobre 2019
Apertura: mar-dom 10-19, chiuso i lunedì non festivi e il 15 agosto
Ingresso: 14 euro (intero), 10 euro (ridotto), 7 euro (faentini).
Info: 0546 697311, www.micfaenza.org
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